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Traffico lumaca sul ponte dell'autostrada A5: forse c'è una soluzione

Si viaggia a 10 chilometri orari e il Comune non ha i soldi per fare i lavori, Ativa se ne lava le mani: allora interviene Città Metropolitana

Traffico lumaca sul ponte pericoloso: forse c'è una soluzione

Traffico lumaca sul ponte sulla Dora

Il ponte sulla Dora, quello che collega all'autostrada A5 Torino Aosta e Quincinetto al resto del territorio, è pericoloso. I giunti si stanno staccando. A dirlo sono le perizie che in questi anni hanno continuato ad accumularsi mentre era in atto il braccio di ferro tra il Comune e la società che gestisce l'autostrada per stabilire a chi spettasse fare i lavori.

Già nel 2018, il sindaco Clapetto aveva sollevato l'allarme sulla pericolosità della struttura, denunciando la mancanza di interventi di manutenzione adeguati. La vicenda ha visto il Comune di Quincinetto impegnato in una lunga battaglia legale contro la ditta Ativa, responsabile della gestione dell'autostrada all'epoca dei fatti.

La controversia ha acquisito un nuovo sviluppo quando la giudice Chiara Comune ha rigettato il ricorso del Comune di Quincinetto, a causa della misteriosa scomparsa della copia originale della convenzione del 1959 che assegnava ad Ativa la responsabilità della manutenzione del ponte.

Di fronte all'impasse, il sindaco Clapetto ha deciso di adottare provvedimenti immediati per garantire la sicurezza degli utenti. Attraverso un'ordinanza datata 7 febbraio, è stato stabilito che la ditta Cogeis ha installato una grande piastra di metallo presso il giunto numero 8 del ponte, accompagnata da tutta la segnaletica necessaria.

Da quel momento, lungo il ponte si viaggia a 10 chilometri all'ora in entrambe le direzioni, giorno e notte.

"Ma se continuiamo così lo chiuderò proprio - dichiara il sindaco -. Altri giunti si stanno rompendo. Se non si trova una soluzione, non avrò alternative".

Nelle scorse ore, una luce si è accesa infondo al tunnel.

La Città metropolitana di Torino è disponibile a prendere in carico il ponte sulla Dora Baltea e sull’autostrada A5 che, a Quincinetto, collega il paese alla Statale 26.

È questo l’esito più importante dell’incontro che, nell’ambito dell’iniziativa “Comuni in linea”, il vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici e alle infrastrutture Jacopo Suppo ha avuto nel pomeriggio del 5 marzo con il sindaco di Quincinetto, Angelo Canale Clapetto.

Com’è stato sottolineato nel corso dell’incontro, a cui hanno partecipato anche il dirigente e un tecnico del Dipartimento Viabilità e Trasporti della Città metropolitana, in caso di chiusura dell’autostrada Torino-Aosta per una qualche emergenza, il ponte, che è oggetto di un contenzioso legale tra il Comune e la concessionaria autostradale ATIVA, sarebbe l’unico collegamento tra Quincinetto e il resto del territorio metropolitano.

L’infrastruttura necessita di interventi a seguito dell’usura patita da alcuni giunti di dilatazione ed è attualmente oggetto di una limitazione nel transito dei veicoli pesanti, anche se un esperto del Politecnico, a seguito di una perizia, ha escluso pericoli per la stabilità del manufatto. 


Il sindaco Canale Clapetto e il vicesindaco metropolitano Suppo hanno convenuto sul fatto che la manutenzione ordinaria e straordinaria del ponte è un onere troppo pesante per le casse del Comune.

Trattandosi di un’infrastruttura di rilevanza sovracomunale, è giusto che la Città metropolitana la prenda in carico, insieme al tratto di viabilità che raccorda il ponte alla diramazione 1 della Strada Provinciale 69. - sottolinea Suppo – È un onere che il nostro Ente può accollarsi, per sgravare il Comune da un impegno finanziario che va oltre le sue possibilità”.


Il confronto riguarda anche la ripartizione delle spese per la manutenzione ordinaria e lo sgombero della neve sulla strada comunale che collega il capoluogo alla borgata Santa Maria.

Il Comune chiede alla Città metropolitana di continuare ad accollarsi una parte delle spese. Le due amministrazioni studieranno una soluzione che consenta all’Ente di area vasta di fare ancora la sua parte per garantire la viabilità che serve una zona in cui sono presenti numerose abitazioni e alcune aziende agricole. 

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