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Fratelli (d'Italia) coltelli

Consiglio Provinciale di Vercelli: Marchetti eletto, Lifredi trombato

Tutto come previsto: 8 membri alla destra e 2 al Pd. Entra il sindaco di Cigliano, resta fuori il vicesindaco di Crescentino.

Consiglio Provinciale di Vercelli: Marchetti eletto, Lifredi trombato

Diego Marchetti, sindaco di Cigliano, e Luca Lifredi, vicesindaco di Crescentino

VERCELLI. Nella giornata di oggi, domenica 3 marzo, si sono tenute, nei seggi di Vercelli e Borgosesia, le elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale. Elezioni di secondo grado, in cui sono andati alle urne (in pochi, meno del 65%: 589 votanti su 909 aventi diritto) sindaci e consiglieri di tutti i Comuni di Vercellese e Valsesia.
Il risultato, visti i rapporti di forza nei Consigli comunali e il diverso “peso” dei voti a seconda della popolazione dei Comuni rappresentati, era scontato: e infatti, come previsto, sono stati eletti 8 consiglieri della lista di centrodestra (63.868 voti) e 2 di quella di centrosinistra (16.604).

Nel centrodestra - lista “La casa dei Comuni - Gilardino presidente” - il più votato è stato il leghista Alessandro Montella (10.816), vicesindaco di Arborio e già vicepresidente della Provincia, seguito a ruota da Massimo Camandona (10.440), sindaco di San Giacomo Vercellese. Poi altri due leghisti, il sindaco di Tronzano Michele Pairotto (7.230) e Gianna Poletti (6.742), assessore a Borgosesia; eletti anche Tatiana Bernardi, borgosesiana di Fratelli d’Italia (6.336), il sindaco di Borgo d'Ale ed esponente di Forza Italia Pier Mauro Andorno (5.944), e altri due Fratelli d'Italia: il sindaco di Cigliano Diego Marchetti (5.768) e la consigliera di Vercelli Margherita Candeli (5.608). Restano fuori il vicesindaco di Crescentino Luca Lifredi (4.904), anch'egli di Fratelli d'Italia, e Maria Cristina Patrosso (80), consigliera a Postua.

Se la Patrosso evidentemente non era interessata allo scranno e non ha cercato voti, così non si può dire per Lifredi, unico candidato dell'ampia area sud della provincia (Crescentino, Saluggia, Livorno Ferraris, Lamporo, Fontanetto Po, Palazzolo, Trino), che aspirava ad entrare in Consiglio: evidentemente non basta prendere all'ultimo la tessera di Fratelli d'Italia per essere eletti.
La stessa Margherita Candeli, unica candidata di destra del capoluogo (ex leghista, ora meloniana), è stata eletta per il rotto della cuffia, decima di dieci: è chiaro che molti consiglieri di Vercelli città - dove Fratelli d'Italia ha un'ampia rappresentanza in Consiglio - anziché puntare su di lei hanno dirottato i loro “pesanti” voti su candidati dei centri più piccoli.
La Lega, pur ridimensionata rispetto a cinque anni fa, riesce comunque a piazzare i suoi tre (Montella, Pairotto e Poletti), mentre Forza Italia avrà in Consiglio il solo Andorno, confermato.

L'altra lista, “La Provincia dei Comuni”, promossa dal Partito Democratico, vede eletti - com'era previsto - Alberto Fragapane, capogruppo in Consiglio comunale a Vercelli (6.954) e Mattia Beccaro, vicesindaco di Santhià (5.694).

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