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Lutto
02 Marzo 2024 - 15:02
Il funerale di Andrea Vincenzi allo stadio Bertolini di Gassino
Anche la pioggia si è fermata tra le 10,30 e le 11,30 di sabato 2 marzo. Tutta la collina si è riunita allo stadio Bertolini di Gassino per dare l’ultimo saluto al piccolo Andrea Vincenzi, il 12enne morto mercoledì 21 febbraio.
“Siamo sconvolti, arrabbiati, increduli - ha detto uno dei dirigenti dell’Usd Gassino Sanraffaele intervenuti al microfono alla fine della cerimonia - non riusciamo a dare una spiegazione a quello che è successo. Bisogna trovare la persona giusta che ti fa sopravvivere, ora si cercherà un colpevole, a cosa servirà?”
La bara bianca, un tenero cuscino di fiori, la maglia da portiere del Torino con il nome “Andrea” e la sciarpa del GassinoSanRaffaele. Accanto, un grande cuore reca la scritta «Ciao Andrea», affiancato da due palloni, simboli dell’amore e della passione del giovane atleta.
Circa mille persone, tra cui i compagni di scuola dell’istituto Enrico Fermi di Castiglione, hanno partecipato all’addio commovente ad Andrea Vincenzi, tragicamente scomparso a causa di una probabile infezione da polmonite la sera del 21 febbraio presso l’ospedale Regina Margherita. La notizia è stata ancor più dolorosa considerando che Andrea aveva ricevuto tre dimissioni dall’ospedale di Chivasso nelle 48 ore precedenti al suo decesso.
La cerimonia funebre è stata intensamente partecipata, con i compagni di squadra seduti in prima fila sulle panchine del campo sintetico, accanto al Settore Giovanile del GassinoSanRaffaele.
La società dilettantistica, in collaborazione con il Torino Calcio, ha dimostrato il suo sostegno con la presenza di dirigenti e uno stendardo nel corso del funerale.
Nella toccante predica, Don Martino ha espresso il desiderio che fosse “un giorno buono”, sottolineando l’immenso vuoto lasciato dalla prematura perdita di Andrea Vincenzi nel cuore della comunità sportiva e scolastica.
Non solo, Don Martino ha spiegato poi l’imprevedibilità della vita: “È un po’ come nel calcio, il pallone non sai mai dove va a finire, nel bene e nel male”.
Alla fine della cerimonia tantissimi sono intervenuti al microfono: compagni di squadra, membri della società, le maestre Elena e Silvia, tutti con la voce rotta da un dolore grandissimo, immenso.
“Vince non è solo un soprannome dato a caso, è ciò che sei, un ragazzo determinato che vince, continuo ad essere il nostro purti, sarai sempre con noi, sarai il 12esimo uomo in campo”.
“Ciao Andre, ti saluta tutta la nostra squadra. Sei sempre stato per noi un nostro amico e sempre lo sarai”. La toccante cerimonia si è conclusa con la canzone di Irama, “Ovunque sarai”, tra le lacrime e con un lungo applauso per l’ultimo saluto ad Andrea Vincenzi. Ciao Andrea!
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