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Favria
29 Febbraio 2024 - 19:29
Basta un po' di pioggia, neppure tanta, che le strade del Canavese iniziano a sgretolarsi. Succede un po' ovunque, ma poi ci sono casi talmente evidenti da sollevare i malumori non solo dei cittadini, ma direttamente del sindaco.
Parliamo della Strada Provinciale 13, quella che collega Favria, dal suo centro storico, a Rivarolo. Ecco, questa strada è un colabrodo, tutta un rappezzo pronto a sbriciolarsi appena inizia a piovere un po'. Figuriamoci dopo giorni e giorni di pioggia!
"I cittadini si lamentano a buon diritto - ammette il sindaco Vittorio Bellone - ed io come amministratore pubblico mi faccio carico del coro di proteste pubblicate sui social dai favriesi e le faccio mie, sperando che Città Metropolitana ascolti".
La competenza, infatti, è dell'ex Provincia in capo alla quale c'è la maggior parte della rete viaria canavesana.
"E' da sei anni e mezzo, da quando sono stato eletto, che cerco un dialogo con loro, sia parlando con la parte politica che con gli uffici - spiega Bellone -. Capisco che siano interventi costosi e che queste situazioni siano segnalate un po' ovunque, ma qui ora ne va davvero dell'incolumità dei cittadini".
I disagi iniziano a notarsi camminando per il centro storico di Favria. Lungo via Caporal Cattaneo, che altro non è che il tratto cittadino della Provinciale 13, ci sono buche ovunque: "Per ogni buca, una pozzanghera e le auto che passano provocano schizzi che bagnano le persone e sporcano i muri delle case. Per i residenti il disagio è davvero notevole".
Il tratto cittadino della Provinciale 13
Continuando a percorrere la Provinciale verso Rivarolo, iniziano i pericoli. In molti punti l'asfalto è ceduto sgretolandosi. In queste buche si rischia di piegare un cerchione o addirittura rompere la ruota dell'auto. Ma oltre a questo, la ghiaietta che si forma rappresenta un vero e proprio pericolo per ciclisti e motociclisti. Le strade, infatti, diventano sdrucciolevoli.
"Da anni andiamo avanti a rattoppi - dice il sindaco -. E in emergenza non si può fare altro. Anzi, ringrazio di cuore i cantonieri di Città Metropolitana che intervengono in tutte le condizioni meteo. Li vedo lavorare con la loro mantellina sotto la pioggia per bloccare buche e voragini. Mettono sacchi di asfalto, ma sacchi su sacchi rappresentano un impiego di lavoro e soldi che non risolvono il problema".
Eppure un anno e mezzo fa, il rifacimento della strada sembrava essere tra le opere da eseguire: "Purtroppo ci fu uno stop perché arrivò una comunicazione dell'imminente inizio di lavori relativa ad una linea elettrica di media tensione che sarebbe dovuta passare proprio di là. Peccato che quei lavori non siano ancora iniziati e non si sia saputo più nulla".
E se la situazione, oggi, è questa, in gran parte è a causa dei cantieri aperti in passato: "Circa nove anni fa, lungo questo strada era passata la fibra ottica. Un lavoro importantissimo. Peccato, però, che le tracce vennero chiuse in maniera provvisoria. So che era stato aperto anche un contenzioso tra Città Metropolitana e Telecom a tal riguardo, ma non so come sia andata a finire".
Quel che è certo è che la situazione continua a peggiorare.
"Parliamo di una strada molto trafficata: da qui passano da 20mila a 25mila auto al giorno. Abbiamo un contatore con sistema di rilevazione targhe a dircelo con esattezza. Lungo questa Provinciale, che per noi è un'arteria di collegamento, transita chi va a lavorare, chi vive in paese, chi abita su questa strada. Ecco perché è così importante intervenire. Ne va della sicurezza di moltissime persone".
Da rifare sarebbe tutto il tratto che va dal centro del paese fino al passaggio a livello al confine con Rivarolo: "E' circa un chilometro e mezzo di strada - precisa Bellone - perché dal passaggio a livello in poi, la via diventa del Comune di Rivarolo. Era stata acquisita da Città metro anni fa. E bisogna riconoscere che da quel punto in poi le condizioni sono di gran lunga migliori rispetto al tratto di competenza metropolitano".
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