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15 Febbraio 2024 - 22:47
Succede che ti telefona "Pinuccio" di "Striscia la Notizia" il celebre Tg satirico di Canale 5 per avere maggiori informazioni su un articolo pubblicato sul sito www.giornalelavoce.it diventato virale sulla rete.
Titolo: "U-power e pubblicità occulta. Tutto vero! Ecco le prove...".
Che cosa abbiamo raccontato di diverso rispetto a quanto già si stava scrivendo in lungo e in largo sui giornali e sui social di mezza Italia? Semplicemente a poche ore dal fattaccio abbiamo fornito le prove che di "pubblicità" si trattava.
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Non un caso. Non un'invettiva. Non illazioni. Le prove vere.
Nello specifico abbiamo parlato di un pieghevole di U-Power in cui si annunciava una “comparsa speciale” al Festival di Sanremo, stampato e distribuito parecchi giorni prima. E poi di un paio di messaggi whatsapp degli agenti U-Power inviati il 1 febbraio ai rivenditori per annunciare la presenza di John Travolta a Sanremo.
“Non sarà una semplice comparsa - scrivevano - ma sarà invitato a ballare da Amadeus e Fiorello. Lo sketch è previsto attorno alle 23!”.
ECCO IL DEPLIANT DELL'AZIENDA IN CUI ANNUNCIA LA PRESENZA DELL'ATTORE AMERICANO A SANREMO
ECCO I MESSAGGI WHATSAPP INVIATI DA UN AGENTE AI RIVENDITORI IL 1° FEBBRAIO
Insomma c'era qualcosa che non andava e la verità era lì davanti agli occhi di tutti. Noi l'abbiamo presa e fatta conoscere al mondo, grazie ad uno di quei commercianti che aveva ricevuto il messaggio.
"Oggi si è parlato tanto, secondo me forse troppo, di John Travolta - s'era lamentato Amadeus, dal palco del teatro Ariston, in apertura della terza serata del Festival di Sanremo, riferendosi alle polemiche per le scarpe dell'attore, forse un caso di pubblicità occulta al marchio - e credo non si sia dato il giusto spazio alla straordinaria testimonianza del maestro Giovanni Allevi”.
E avrebbe potuto infischiarsene, così come si fa con i meme, con gli sbeffeggiamenti sui social, con le critiche all'imbarazzante 'qua qua dance' fuori dall'Ariston.
Eppure no! Amadeus non ce l'ha fatta a starsene zitto anche perchè l’esibizione di John Travolta a Sanremo stava diventando un vero e proprio caso politico.
Insomma si sapeva tutto. Tutti sapevano tranne la Rai, Amadeus e Fiorello.
A sollevare i primi dubbi sulla possibile pubblicità occulta al marchio delle scarpe di cui l'attore di Pulp Fiction è testimonial e che indossava alla serata festival di mercoledì, è stata Selvaggia Lucarelli del Fatto Quotidiano mettendo in fila una serie di perplessità: in prima fila, dietro il direttore d'orchestra, c'era Franco Uzzeni, proprietario di U-Power; dal sito Raiplay sono stati rimossi i video con Travolta; l'attore aveva un paio di scarpe con il logo diverso dal solito, nero su bianco e quindi più visibile.
S'aggiungeva - e questo lo hanno detto in tanti - che uno dei pay-off del marchio "Don't worry be happy!" è stata l'espressione usata da Amadeus per lanciare il ballo del qua qua. Infine che, proprio per consentire un bell'inquadramento alle scarpe, Amadaues si era seduto sulla gradinata.
Solo un caso, aveva replicato lui: "Don't worry, be happy l'ho presa dalla canzone. Non ne avevo la più pallida idea. Mica mi scrivono i copioni parola per parola".
Quanto basta per far scoppiare la polemica, toh guarda, a pochi giorni dalla pronuncia del Tar che aveva confermato la multa da 175mila euro inflitta dall'Agcom alla Rai per la promozione occulta a Instagram al festival 2023.
"Con Travolta non c'era un accordo di carattere commerciale", aveva ribattuto a stretto giro il direttore Intrattenimento Prime Time della Rai, Marcello Ciannamea.
L'attore, aveva precisato, "non ha preso un cachet ma solo un rimborso spese. Anche basso. Altro non c'è".
"Solo un accordo editoriale. Non c'è stata nessuna volontà di fare inquadrature particolari sui piedi", aveva aggiunto la vicedirettrice Federica Lentini, che ammetteva però "l'errore di non oscurare le scarpe": "c'è un assistente accanto al palco e forse per un motivo di soggezione non ha ritenuto di coprire con lo scotch il marchio".
Quanto ai video... "Travolta ha firmato un contratto con una serie di diritti solo per la diretta", aveva precisato Lentini.
"Non so neanche la marca delle scarpe, come potete immaginare che io faccia promozione a un paio di scarpe di Travolta? Il Fantasanremo è questo", aveva sbottato Amadeus.
"Tutto questo dramma su Travolta... non sta succedendo niente, sta andando tutto bene, dove possiamo andare a trovare una stronzata che fa venire voglia di polemizzare? È stata una gag divertente, poi lui non l'avrà gradita, ci avrà ripensato... Se uno dicesse: ha preso 400 mila euro per fare quella cagata lì, lo capirei, ma è venuto a rimborso spese", aveva ribadito spazientito.
Amadeus ci aveva anche spiegato spiega che l'attore era stato "avvisato di tutto: non c'è stato nessun tranello, non è stato costretto a fare nulla, di tutto quello che è accaduto era a conoscenza e lo ha condiviso".
E che la performance sarebbe stata un ballo, "era previsto nel contratto".
Accanto a lui Teresa Mannino aveva provato a stemperare la tensione con una battuta: "Sono le uniche parole di inglese che conosce".
Da parte sua anche la U-Power, l'azienda produttrice delle scarpe e che dall'estate scorsa ha inserito Travolta nella pattuglia dei testimonial, con Gerard Butler, Diletta Leotta e Charles Leclerc, aveva precisato che la partecipazione dell'attore al festival "era frutto di un accordo tra la Rai e l'attore del quale U-Power non era in nessun modo parte in causa".
C'è chi parlava di un cachet da 200mila euro e chi - come il Corriere della Sera - di un milione che sarebbe stato sborsato dall'azienda pur di assicurarsi visibilità.
L'unica cosa certa è che davanti alla tv, durante la performance, c'erano 11,8 milioni di spettatori pari al 60% di share. Tra loro anche tutti i rivenditori U-Power informati da U-Power, attraverso i propri agenti, di una "comparsata".
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