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Quando il navigatore impazzisce... scene da incubo nel centro di Chiaverano

Circa un Tir a settimana resta incastrato in via Ivrea ed è costretto a tornare indietro in retromarcia

Quando il navigatore impazzisce... scene da incubo nel centro di Chiaverano

Ha fatto il giro del web l'immagine del Tir rimasto incastrato tra i muri a secco di via Ivrea a Chiaverano.

Ma chi abita qui è rassegnato a sene di questo tipo. "Succede una volta a settimana. Quando va bene, ogni due" commenta scoraggiato il sindaco Maurizio Fiorentini.

Il problema è stato segnalato alla Città Metropolitana più e più volta, ma l'ente non ha mai alzato un dito: "Forse per loro non è una priorità - allarga le braccia Fiorentini -. Per loro essendoci i cartelli è a posto così. Se poi vengono puntualmente ignorati, non è più affar loro".

Il problema nasce quando gli autisti di questi mezzi provenienti da Ivrea e diretti nella maggior parte dei casi all'Alpe Guizza di Donato, nel biellese, impostano il navigatore seguendo l'itinerario più breve che indica la Statale 419, verso la galleria. Ignorando i cartelli che vietano il transito, i Tir proseguono per via Ivrea che inizia come una via larga e poi si trovano incastrati poco prima di raggiungere il centro del paese.

"A quel punto non resta che inserire la retromarcia e tornare indietro alla velocità di pochi centimetri alla volta. Per raggiungere il cimitero e far manovra, ci impiegano più di mezz'ora. E nel frattempo il traffico nel centro del paese resta paralizzato".

Non che in questi 15 anni di amministrazione, il sindaco Fiorentini non abbia provato a trovare delle soluzioni.

"Ne abbiamo proposte molte a Città metropolitana che però non so cosa aspetti. Il morto?".

Il sindaco Maurizio Fiorentini

Visto che i cartelli di divieto non bastano, si è pensato a mettere un portale che limiti fisicamente l'accesso a quella strada: "Peccato che poi in quel modo non passino neppure più i pullman di linea della Gtt e i mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco" spiega il sindaco.

Di proposta ce ne sarebbe anche un'altra: "Siccome stiamo rifacendo l'illuminazione pubblica e stiamoprovvedendo ad un impianto di videosorveglianza con telecamere di lettura targa di ultima generazione, abbiamo chiesto se fosse possibile mettere dei dispositivi di rilevamento automatico dell'arrivo di questi mezzi pesanti che facciano scattare un semaforo rosso. Pare che sia possibile, seppur complicato. Ma dev'essere la Città Metropolitana a procedere. Non è certo il Comune a potersene occupare".

Alcuni cittadini segnalano poi un altro problema: "Google Maps confonde via Ivrea con via Carrera rendendo il tutto ancor più complicato! Quest'estate, inserendo un qualsiasi civico di via Ivrea, Google Maps rimandava a via Carrera. Ho provato a segnalare il problema a Google ma non ho ricevuto nessun riscontro. Adesso, inserendo un qualsiasi civico, rimanda all'incrocio davanti al museo. Sempre un problema".

Anche tra i cittadini c'è chi propone di mettere una sorta di sbarra che limiti il passaggio in base all'altezza: "Non mi stuferò mai di dire che per quanto brutto, l’unica soluzione è un cartello a portale che ne limiti l’altezza e di conseguenza il tipo di veicolo. È l’unico modo per fermarli prima di farli incastrare".

Soluzione che, come ha già spiegato il sindaco, non è assolutamente praticabile.

E a nulla sono servite le multe che puntualmente fioccano quando la vigilessa è in servizio: "Niente, continuano a passare di là. Un incubo davanti al quale ci sentiamo abbandonati" termina il sindaco.

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