Cerca

Attualità

Traffico e cantieri: l'autostrada va in tilt, la Valle d'Aosta insorge e il Canavese subisce

Seconda domenica di passione per automobilisti e popolazione locale: c'è anche chi ha scelto di passare per le strade di campagna per non rimanere incolonnato per ore

traffico

traffico

E' stata un'altra domenica di passione per gli automobilisti di ritorno dalla Valle d'Aosta. Traffico e cantieri hanno mandato in blocco l'autostrada e le auto si sono riversate, come sempre in questi casi, sulla Statale 26, l'unica via di collegamento tra Piemonte e Valle d'Aosta.

A farne le spese sono stati ancora una volta i comuni canavesani che affacciano su quella strada, Borgofranco d'Ivrea e Quincinetto in modo particolare con i sindaci lasciati sempre più soli con un problema che sembra solo il loro.

Diversa la musica in Valle d'Aosta dove questa mattina ad insorgere è il presidente della Regione Renzo Testolin: "Scriverò alla premier Meloni. Con lei nei giorni scorsi abbiamo parlato proprio del lodo trasporti e adesso la situazione è insostenibile!". 

Il presidente della Valle d'Aosta Renzo Testolin

Testolin poi aggiunge: "C'è stata poca sensibilità da parte del Ministero verso le nostre istanze. La soluzione del problema potrebbe essere più semplice di quanto si pensa. La nostra possibilità di incidere è marginale, l'unica cosa che possiamo fare è aumentare la pressione sugli organi decisori".

Oggi sono previste riunioni del Comitato operativo per la viabilità e, successivamente, della Giunta assieme alle associazioni di categoria. "Tutto ciò accade - ha aggiunto l'assessore regionale valdostano ai trasporti, Luigi Bertschy - nel momento in cui anche la ferrovia è ferma a causa dei lavori di elettrificazione della linea. Il tema è complesso, in certi orari non riusciamo a fare muovere le persone. E si tratta di un'arteria internazionale. I disagi hanno pesanti riflessi anche in Piemonte".

In Piemonte, invece, dove la situazione si sta facendo insostenibile, il Canavese sembra ormai abbandonato ai propri problemi.

Ieri pomeriggio, quando un veicolo è rimasto fermo nel tratto di autostrada Pont Saint Martin e Quincinetto verso Torino, è successo l'inferno. Con l'autostrada bloccata le auto si sono riversate fuori, sulla Statale 26 creando code lunghe chilometri nei centri abitati. E c'è stato anche chi, per non restare imbottigliato, ha preferito tagliare dai campi, percorrendo vie sterrate.

Scene assurde documentate prontamente dal sindaco di Borgofranco Fausto Francisca che sono anni che si batte per questa situazione. Eppure sia Città Metropolitana che la Regione sembrano proprio non volerci sentire.

"La "tempesta perfetta" si sta avvicinando, è questione di tempo" tuona Francisca.
Il sindaco spiega: "Domenica è stato il caos. Ed abbiamo avuto solo per il traffico di auto. In settimana ci sono anche i Tir e gli autobus sostitutivi di quella linea ferroviaria che resterà chiusa per lavori per ben tre anni".  

Le auto hanno percorso anche le strade di campagna

Le cose che non vanno per Francisca sono tante: "Parliamo di un'autostrada che deve essere rigenerata, una bretella che deve essere accessibile, i ponti che devono essere messi in sicurezza per poi tornare ad una portata di 44 tonnellate, una rete di statali e provinciali che aggirano i concentri, alcuni caselli a raso potrebbero evitare il tappo dell'imbuto verso la Valle d' Aosta.
Ma si fanno solo tante parole. Tanti "tanti bla , bla, bla" ed ora siamo al limite della sopportazione".
La preoccupazione, in vista del Carnevale è tanta: "E domenica prossima cosa succederà? Con il Carnevale dei tre rioni di Borgofranco in programma. Al pomeriggio si troveranno tutti ai Balmetti (proprio nella zona di via Boarie, Via Cavour). La viabilità verrà modificata e per sicurezza le auto potranno passare, solo sulla Statale 26".
In più, cosa non da poco, domenica prossima ci sarà il Carnevale ad Ivrea e si sa già che il traffico non potrà che aumentare.
Francisa allarga le braccia, queste cose le va dicendo da anni, da prima che chiudesse la ferrovia. Da quando la frana di Quincinetto ha iniziato a muoversi e ci sono state le prime chiusure della A5. Eppure nulla, ma proprio nulla è stato fatto.
"Forse - commenta - ci vorrebbe un Commissario Prefettizio per gestire il caos generato da una gestione autostradale tragicamente ridicola, dove si sta giocando una partita di interessi particolari che potrebbe causare vittime innocenti.
È mai possibile che in contemporanea tutti i ponti "non siano sicuri" che tutti necessitino di cure immediate, tanto da giustificare blocchi, e che tutti questi lavori siano necessariamente obbligati in contemporanea ai lavori per l' elettrificazione della Ferrovia e dei lavori ai Trafori Valdostani"".

La situazione di domenica 4 febbraio a Borgofranco

Qui i sindaci chiedono di potenziare la rete di strade locale ormai da anni: "Perché non si sono realizzate quelle circonvallazioni per liberare i centri abitati dal traffico?".
Eppure dei progetti c'erano: "In questi anni si è parlato di "peduncolo", di sovrappassi ferroviari, del traforo di Montenavale, della circonvallazione di Borgofranco Nord Sud, della Circonvallazione di Biò con collegamento al casello di Bajo (se ne parla dal 1972 con quello necessario a San Bernardo in contemporanea alla liberalizzazione del tratto autostradale Quincinetto, Scarmagno, Albiano). Di studi di fattibilità e di progetti e proposte se ne sono fatte tante, nessuna realizzata. Ecco perché dico che forse un Commissario Prefettizio potrebbe decidere, per tutti".
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori