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Crescentino

Tra pochi mesi si vota il sindaco, quindi quest'anno il Carnevale è gratis

Nel 2023, per assistere alla sfilata, chi non abitava nel centro storico doveva pagare il ticket: proteste. E allora Bazzano, capo dei “Birichin” e grande elettore di Ferrero, dice: «stavolta i residenti a Crescentino non pagano»

Tra pochi mesi si vota il sindaco, quindi quest'anno il Carnevale è gratis

Andrea Bazzano (presidente dei "Birichin") con il sindaco Vittorio Ferrero. Sullo sfondo: la sfilata del Carnevale crescentinese

CRESCENTINO. Siccome qui le elezioni le vince chi fa più feste, manifestazioni canore e serate danzanti, forse è il caso di cambiare la legge elettorale: per il Comune, a Crescentino, bisognerebbe votare tutti gli anni. Così avremmo circenses (pagati con soldi delle casse municipali) ogni settimana, ma soprattutto li avremmo gratis.

L'anno scorso, per la prima volta nella storia, per assistere alla sfilata del Carnevale di Crescentino si doveva pagare un ticket di 5 euro. Quindi i crescentinesi di “serie A”, quelli che abitano nel centro storico lungo il percorso di carri allegorici e gruppi mascherati, hanno potuto godersela gratis, mentre quelli di “serie B” (residenti fuori dai varchi d'ingresso: quelli delle periferie e quelli delle frazioni) dovevano acquistare il biglietto.
Di fronte alle proteste per questa discriminazione («le tasse comunali le paghiamo tutti!») provenienti da alcuni consiglieri di minoranza e dall'ex assessore Salvatore Sellaro, il sindaco Vittorio Ferrero - pensando che a Crescentino siano tutti grulli e creduloni (e non va lontano dal vero) - aveva scaricato le responsabilità: «è una decisione dei “Birichin”, organizzatori della manifestazione, che devono supplire ai maggiori costi». Ovviamente i “Birichin” avevano potuto chiudere gli accessi al centro e far pagare gli ingressi solo perché l'Amministrazione comunale li aveva autorizzati a farlo (è comunque suolo pubblico di libera circolazione), ma vallo a spiegare al crescentinese di medio comprendonio che pende dalle labbra del sindaco. “Birichin” che hanno quale presidente Andrea Bazzano, dipendente comunale, uno dei grandi elettori di Ferrero e - da quando il suo amico è sindaco - addetto stampa e marketing di Ferrero stesso.

I due, però, hanno capito che i residenti fuori dal centro non l'avevano presa bene. Certo, per organizzare la sfilata servono soldi, ma quest'anno non si scherza (anche se è Carnevale): a giugno si eleggono il sindaco e il Consiglio comunale, ogni voto è prezioso, guai se qualcuno non rivotasse Ferrero solo perché fa pagare l'ingresso alla sfilata. E allora ecco l'opportuno ripensamento: quest'anno, a differenza dell'anno scorso, i crescentinesi - tutti: del centro, della periferia e delle frazioni - non pagano; devono solo mostrare ai varchi la carta d'identità che certifica la residenza.

Mille euro in più. I crescentinesi non pagano per vedere la sfilata... perché hanno già pagato prima. Da anni il contributo dei Comune ai “Birichin” per il Carnevale era di 6 mila euro, quest'anno è cresciuto a 7 mila (perché - dice - fanno anche una festa per i bambini, e allora gli si danno mille euro in più). Ma il crescentinese medio non legge né le delibere di Giunta né il bilancio comunale, ed è convinto di entrare gratis: grazie sindaco per la Sua magnanimità, si ride si scherza e allegri si sta. Buon Carnevale, e nel segreto dell'urna ricordatevi che Ferrero e il suo amico Bazzano vi fanno assistere alla sfilata "gratis".

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