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Settimo Torinese
03 Febbraio 2024 - 10:26
Renzo Furlanetto
No al ripetitore 5G di Tim. Monta la protesta a Settimo per l’installazione di un’antenna per telefonia mobile che sorgerà in via Bergamo di fronte al civico 15, su un terreno di proprietà dell’imprenditore agricolo, Sergio Giustetto.
A guidare il fronte dei contrari a questa infrastruttura alcuni residenti della via e zone limitrofe, che hanno lanciato una richiesta di intervento indirizzata all’amministrazione comunale e all’Arpa.
Sabato 27 gennaio, la Sindaca Elena Piastra ha incontrato, davanti al punto incriminato, i cittadini che le hanno chiesto spiegazioni.
A breve inizieranno i lavori e, a detta del Comitato No Antenna la preoccupazione è tanta per le "dirette, immediate e gravi conseguenze per la salute pubblica".
Abitanti di Via Bergamo davanti all'area dove sorgerà il ripetitore
Per questo i cittadini chiedono che vengano subito sospese tutte le procedure.
Tanti i punti critici elencati dal gruppo, tutte osservazioni che striderebbero con la bontà dell’operazione. "Tale antenna sarà installata in prossimità delle abitazioni, a meno di 100 metri – ci racconta il portavoce, Renzo Furlanetto – la popolazione del quartiere non è stata preventivamente informata dell’installazione" e oltretutto "nelle vicinanze risiedono cittadini affetti da gravi patologie cliniche incompatibili con gli effetti dannosi prodotti dai campi elettromagnetici irradiati dai ripetitori". Secondo gli abitanti della zona, non si sarebbe pensato a trovare un’alternativa rispetto all’attuale collocazione, vista la tipologia residenziale del luogo. "Un altro sito avrebbe potuto ridurre al minimo possibile l’esposizione della popolazione residente alle radiazioni elettromagnetiche" aggiunge Gianluca Ferrua, che risiede a qualche civico più avanti.
Renzo Furlanetto
Emerge infine il tema legato all’impatto paesaggistico, per un ripetitore che potrebbe sorgere alle porte di una località di campagna, senza contare il fatto che i residenti contestano una possibile contrazione economica sul valore delle abitazioni situate nelle circostanze.
La sindaca ha ribadito, che l’autorizzazione per installare un’antenna, passa direttamente dagli uffici di Arpa, che stabilirà il rispetto dei parametri previsti e che l’amministrazione comunale non ha potere decisionale in merito. Poi sottolinea: “Dato che l’antenna è considerata un’infrastruttura nazionale, va in deroga a tutta una serie di step burocratici che sussistono invece per altre opere".
Da parte della giunta, presenti anche l’Assessore Luca Rivoira ed il vice Presidente del Consiglio, Manolo Maugieri, c’è comunque la volontà di seguire il caso e trovare una soluzione condivisa. Ci vorrebbe una normativa statale che consenta all’ente pubblico, ad Asl e al privato un confronto prima che sorgano queste strutture.
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