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Il caso

Il crollo di Chiara Ferragni: sotto indagine altri due progetti di beneficenza

L'ipotesi della Procura è quella di truffa aggravata

Il crollo di Chiara Ferragni: sotto indagine altri due progetti di beneficenza

La Procura di Milano intensifica l'indagine su Chiara Ferragni, l'influencer di fama mondiale, iscritta nel registro degli indagati per l'ipotesi di truffa aggravata. La questione si estende oltre il caso del pandoro Pink Christmas della Balocco, coinvolgendo anche le uova di Pasqua della Dolci Preziosi e una bambola venduta online a scopo benefico per l'associazione "Stomp Out Bullying".

L'inchiesta, che intende fare luce su tutte le campagne benefiche della Ferragni, ha portato alla luce nuovi dettagli. La prossima settimana, come annunciato dalla premier Giorgia Meloni, è attesa una norma sulla trasparenza nelle attività commerciali a sfondo benefico.

La Procura milanese ha sollevato un conflitto di competenza riguardo al caso del pandoro rosa Balocco. Il procuratore aggiunto Eugenio Fusco ha chiesto chiarezza su chi debba gestire la vicenda, considerando che anche l'ufficio requirente piemontese ha aperto un fascicolo parallelo. La questione coinvolge Chiara Ferragni e Alessandra Balocco, amministratrice delegata della casa dolciaria.

L'inchiesta ha evidenziato che i casi delle uova di Pasqua e della bambola sono legati dal "vincolo della continuazione". Gli inquirenti milanesi ritengono che la competenza territoriale spetti a Milano, ma i magistrati di Cuneo sostengono che l'ingiusto profitto si sia verificato a Fossano, sede della Balocco.

I legali di Chiara Ferragni, Marcello Bana e Giuseppe Iannaccone, affermano che chiariranno ogni aspetto al designato magistrato, sottolineando l'assoluta innocenza della loro assistita.

Nel frattempo, i pubblici ministeri milanesi dovranno valutare un esposto del Codacons riguardante la campagna del 2020 per raccogliere fondi contro il Covid attraverso una "capsule collection" di biscotti realizzata con Oreo.

Giorgia Meloni ha confermato di "non essere pentita" delle sue dichiarazioni sulla vicenda del pandoro, sottolineando che non c'era alcuna intenzione di scontro con Chiara Ferragni. La situazione continua a evolversi, con la magistratura chiamata a fare chiarezza su una vicenda che coinvolge una delle personalità più influenti nel mondo dell'intrattenimento digitale.

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