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Vercelli: grandi manovre in vista delle elezioni
03 Gennaio 2024 - 17:31
Luca Pedrale
VERCELLI. Morto Berlusconi, nel 2024 si capirà se Forza Italia sarà in grado di sopravvivergli. E anche in provincia di Vercelli, come del resto d'Italia, il partito sta cercando di riorganizzarsi in vista degli appuntamenti elettorali dell'anno prossimo: le regionali (dove è probabile una conferma, quale candidato presidente, dell'uscente Alberto Cirio) e le comunali a Vercelli.
Ecco perché a fine 2023 nel capoluogo bicciolano, nella sala del “parlamentino” dell'Ovest Sesia, è arrivato il coordinatore regionale - nonché ministro della Pubblica Amministrazione - Paolo Zangrillo, che insieme al senatore Roberto Rosso (omonimo di quel trinese che attualmente ha problemi con la Giustizia) e il coordinatore locale Antonio Prencipe hanno presentato tre nuovi “ingressi” nel partito.
Uno è il vicesindaco di Vercelli, il santhiatese Massimo Simion: eletto quattro anni fa con la Lega e assurto allo scranno grazie ai buoni uffici dell'allora ras leghista valsesiano Paolo Tiramani; da quando quest'ultimo è stato fatto fuori dalla Lega (per volere del capogruppo parlamentare Riccardo Molinari, plenipotenziario di Salvini in Piemonte), Simion ha capito che non sarebbe stato ricandidato dai salviniani, che comunque difficilmente conseguiranno le percentuali del 2019: e allora eccolo approdare, pochi mesi prima della formazione delle liste, a Forza Italia, perché per cinquemila euro mensili (questa l'indennità del vicesindaco a Vercelli) si può anche cambiar partito: Parigi val bene una messa.
Altro cambio di casacca in Consiglio comunale a Vercelli è quello di Andrea Conte: che fino a ieri stava all'opposizione, con Roberto Scheda e Paolo Campominosi nel gruppo “Voltiamo pagina”. Dopo quattro anni, anziché la pagina volta la gabbana e passa nella maggioranza del sindaco Andrea Corsaro.
La presentazione di Pedrale al "Parlamentino" dell'Ovest Sesia
L'altra faccia non nuova presentata da Zangrillo e compagnia è quella di un forzitaliota di lungo corso: il crescentinese Luca Pedrale, 61 anni, «il primo a fondare il Club di Forza Italia a Vercelli, nel 1993». Dopo gli esordi al Comune di Crescentino (dove è stato vicesindaco dal 1987 al '90) e alla Provincia di Vercelli, Pedrale è stato a lungo consigliere regionale di Forza Italia (era capogruppo del Pdl quand'è scoppiato lo scandalo dei rimborsi percepiti dai consiglieri).
Negli ultimi anni era stato messo da parte, cercando più volte di riemergere: nel 2019 ha fatto il diavolo a quattro, commissionando e diffondendo sondaggi, per farsi candidare sindaco dal centrodestra a Vercelli; non essendoci riuscito, ha chiesto l'iscrizione a Fratelli d'Italia, ma è stato rimbalzato: «Non intendiamo diventare una discarica della vecchia politica», aveva dichiarato il segretario provinciale del partito Emanuele Pozzolo.
Nel 2021 si è fatto nominare coordinatore provinciale dell'Udc: altra esperienza durata poco, perché nel 2022 ha parlato con Clemente Mastella e si è fatto nominare presidente regionale di “Noi di centro”. E ora rieccolo in Forza Italia: «per dare una mano nel rilanciarla, ripartendo dai valori di Berlusconi, a cui sono legato. Magari gente che ha votato per Fratelli d'Italia, o si è rifugiata nell'astensionismo, stavolta potrebbe votare Forza Italia». Almeno, così spera.
A metà gennaio ci sarà il congresso provinciale per eleggere il coordinatore e i delegati al congresso nazionale. Ma soprattutto nei primi mesi del nuovo anno si comporranno le liste per il Consiglio Regionale e per quello Comunale di Vercelli. E Pedrale, stufo di portare a spasso il cagnolino, è pronto al grande rientro.
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