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Lavoro

Decine di posti di lavoro sotto l'Albero: l'ex Pininfarina torna ad essere produttiva

Ad acquistare l'area per 4 milioni di euro è stata una cordata di imprenditori canavesani composta da Mattioda, Bitux e Cogefa

pininfarina

In arrivo nuovi posti di lavoro all'ex Pininfarina

Da oltre dieci anni i cancelli di quella che è stata una delle più importanti aziende dell'automotive italiane, sono chiusi.

Era il 2011 quando la Pinifarina cessava la produzione dopo un anno di agonia tra scioperi e trattative sindacali. Da 12 anni l'area era in stato di abbandono con mille interrogativi su quello che sarebbe stato il destino di quell'area un tempo così fiorente.

A pochi giorni dal Natale, arriva la notizia che si aspettava fin dall'inizio del 2023. La Taurus, composta da una cordata di imprenditori canavesani ha acquisito l'area per 4,15 milioni di euro. A trainare il gruppo sono tre aziende operative nel campo delle infrastrutture: la Cogefa, la Simco di Manuela Mattioda, di Cuorgné, e la Bitux di Foglizzo.

"Questi tre nomi rappresentano una certezza - dichiara soddisfatto dell'operazione il sindaco di San Giorgio Andrea Zanusso -. Se sono stati disposti a spendere 4,15 milioni di euro è perché già hanno le idee chiare, un progetto e degli acquirenti. Non sono degli immobiliaristi. Hanno acquistato per risistemare tutto, eventualmente ingrandire l'area coperta, e poi vendere".

Il sindaco di San Giorgio Andrea Zanusso

E questo Taurus lo dice a chiare lettere nella nota diffusa per annunciare l'operazione: "L'obiettivo è l'avvio di un intervento di sviluppo immobiliare che prevederà un progetto di ristrutturazione profonda dell'intero compendio industriale volto alla realizzazione di uno spazio logistico e produttivo".

Il contratto preliminare di vendita era stato sottoscritto all'inizio del 2023 e prevedeva il perfezionamento della cessione entro la fine del 2023.

Ora la speranza è quella di poter vedere arrivare al più presto nuovi posti di lavoro in quell'area che ai tempi d'oro, dopo l'apertura nel 1990, è arrivata ad avere anche 300 dipendenti.

"Si parla di realizzare uno spazio logistico e produttivo che non garantirà certo di tornare a quei numeri, ma in questo momento anche solo 50 o 60 posti di lavoro sono una manna. E poi c'è tutto il discorso legato al recupero dell'area".

Il complesso immobiliare Pininfarina, azienda attiva dal 1990 al 2011 nel settore delle carrozzerie per automobili, si estende in un'area di 200mila metri quadri. Si trova lungo la strada provinciale 53 e strategicamente è posizionata difronte al casello dell'autostrada A5 Torino - Aosta. L'area comprende 39mila metri quadri di edifici coperti, tra cui l'ex officina di collaudo e montaggio, la palazzina di sorveglianza, oltre a 11.500 metri quadri destinati a parcheggio.

"Quest'area è la porta del Canavese - commenta il sindaco Zanusso -. Per noi ha un valore immenso già solo il fatto che venga rivista tutta la viabilità di accesso al sito. E poi quell'area coperta di quasi 40mila metri quadri, possono diventare 60mila, anche 80mila. Noi spingeremo per la realizzazione anche di spazi produttivi medio piccoli. Qui in comune ci arrivano molte richieste per ambienti da mille metri quadri. Parliamo delle piccole boite, lotti che imprenditori di quel calibro non prendono neppure in considerazione. Ma se le richieste fossero di 5/6mila metri, allora si potrebbe iniziare a ragionarne. E per questo motivo noi faremo da tramite".

Sempre legato allo sviluppo occupazionale, il sindaco sottolinea l'importanza del rilancio dell'area: "Il recupero del sito strategico è per il territorio - commenta -. Si creerà, infatti, un indotto importante. E poi ci sarà una ricaduta positiva sui servizi. Pensiamo a chi verrà a lavorare qui e magari sceglierà anche di vivere qui. Ai figli che andranno nel nostro asilo nido e nella nostra scuola materna. Alle compensazioni che riceverà il Comune e che ci permetteranno di investire in cultura, con personale da impiegare nel Museo o nel Teatro. Insomma, l'acquisizione dell'area rappresenta solo un primo di tanti momenti importanti che a catena si verificheranno".

Ad inizio 2024 si terrà un incontro cui parteciperà anche il Comune: "Loro dovranno passare da un permesso convenzionato, e quella sarà l'occasione per sederci e ragionare sulle compensazioni che riguardino tutti. Capire se ci sarà un incremento dell'edificabilità dell'area e tutte le questioni pratiche".

Per quest'angolo di Canavese, questo sembrerebbe proprio un momento d'oro. 

"E' stato acquistato anche l'ex centro Meta" dice con entusiasmo il sindaco. Parliamo della beauty farm di via Circonvallazione, dichiarata fallita il 28 febbraio 2007.

Nato come un centro benessere di altissimo livello, dopo il fallimento era stato acquisito da una società rumena che però non aveva mai avviato i lavori per la riapertura del sito.

"Ora l'ha preso un gruppo del settore alimentare. Speriamo davvero che anche questo centro possa tornare a creare benessere per il paese".

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