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Il caso
09 Dicembre 2023 - 14:20
La pagina Facebook del Comune di San Benigno Canavese è piena di annunci: nuove colonnine elettriche, una pista di pattinaggio, le luci di Natale.
Nulla si legge, però, su quello che il Sindaco e la giunta troveranno sotto l’albero: un aumentone di stipendio. Il Sindaco, Alberto Graffino, porterà a casa 4 mila euro lordi al mese dal 1 gennaio 2024, il vice Sindaco, Michele Cavapozzi 2 mila euro lordi. Gli assessori circa 1800 euro lordi. In pochi anni lo stipendio del primo cittadino è passato da 2500 euro lordi a 4 mila.
Parliamo di un piccolo comune del Canavese da circa 6 mila abitanti. Il Sindaco, in pratica, percepirà 667 euro ogni mille abitanti. Nella delibera di giunta si fa riferimento ad una legge nazionale che “imporrebbe” l’aumento.
I nuovi stipendi previsti in delibera
La legge c’è, esiste, è vero, ma non impone un bel niente.
In verità non si trattava di uno scatto ma di un “incremento” previsto dalla legge di bilancio del 2022, da corrispondersi in parte già nel 2023 e in parte nel 2024.
Solo che, da qui in avanti, in controtendenza rispetto al passato, e probabilmente per evitare polemiche, il Governo (all’epoca c’era Draghi, ndr) ha deciso di utilizzare una logica diversa: rimborsare i Comuni totalmente in base ai nuovi calcoli, salvo chiedere la restituzione di quanto “inviato” a quelle Amministrazioni comunali che (e questo è scritto a caratteri cubitali) avessero deliberato indennità più basse.
Molte amministrazioni comunali lo han fatto: basta farsi un giro sulla rete per scoprirlo. Han detto “no a me basta l’indennità che ho” e han restituito o restituiranno i soldi alla Banca d’Italia, altre han dette “col cavolo” che li restituisco “Me li tengo!”.
in foto, la tabellia con tutti gli aumenti previsti in base alla popolazione
Che i nuovi amministratori si siano aumentati lo stipendio lo si scopre oggi solo perchè la giunta lo ha scritto nero su bianco in una delibera ad hoc.
Inutile, peraltro, cercare di capire perchè la si sia fatta oggi e non invece nel febbraio del 2022 quando l’Anci pubblicava sul proprio sito un testo da copiare e incollare…
Oggi, qualcuno, furbescamente vorrebbe dare la colpa all’ufficio ragioneria e c’è ancora chi continua a parlare “falsamente” di aumenti “obbligatori”. La verità è che un aumento c’è stato e tutto era fuorchè obbligatorio.
Lo si poteva prendere o lasciare e, a San Benigno Canavese, si è preso il massimo che si poteva prendere.
Detto tutto questo e concentrandoci sugli ammontari deliberati. È vero che, almeno fino al 1992, prima della Riforma degli Enti locali, anche nelle grandi città fare politica era considerata pura passione e semplice volontariato.
Era sbagliato e non tutti potevano permettersi di praticarla. Quindi più che giusto prevedere uno stipendio e ci spiace - lo diciamo con franchezza - leggere sui social una lunga serie di speculazioni e giudizi populisti.
Chiaro a tutti che pagare un amministratore pubblico consente ai cittadini di pretendere non solo “passione” ma efficienza e efficacia.
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