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Parte per l'Africa per costruire un ospedale: il paese raccoglie fondi per il suo prete

Don Paolo Burdino si trova a Nairobi da otto anni per aiutare la comunità locale

Don Paolo Burdino

Don Paolo Burdino

È partito per Nairobi nel 2015, quando aveva cinquant'anni, di cui nove passati alla guida della Parrocchia di San Carlo Canavese. Don Paolo Burdino, che oggi di anni ne ha 58, aveva un obiettivo. Anzi, due: aiutare la comunità locale e raccogliere fondi e contatti per costruire un ospedale.

In Kenya, circa il 20% della popolazione è di religione cattolica. Così, Burdino si è messo a guidare la locale parrocchia del sobborgo di Tassia, alle porte della capitale del Kenya, dove ha coinvolto l'intera comunità cattolica locale nella vita comunitaria che ruota attorno alla chiesa. Con dei risultati invidiabili in termini di coinvolgimento della popolazione cattolica locale

"Le 4.500 sedie che avevamo messo a disposizione - raccontava l'anno scorso a La Voce e il Tempo parlando di una festa organizzata a Tassia - per la celebrazione non sono bastate. Oltre 5 mila fedeli hanno partecipato ad una giornata che per la parrocchia dei Santi Innocenti qui a Tassia, periferia di Nairobi è stata davvero una particolare occasione di festa".

La serata per Don Paolo

Ma don Paolo non si accontenta: ora il suo obiettivo è realizzare un poliambulatorio per i poveri del quartiere. Le prestazioni saranno a pagamento solo per le classi più agiate, e il ricavato verrà reinvestito per pagare le prestazioni sanitarie a favore dei più poveri. Un obiettivo ambizioso che necessita di fondi.

Per questo, la Pro Loco di San Carlo ha organizzato ieri sera un concerto di beneficenza per il suo parroco in missione. La partecipazione dei sancarlesi è stata imponente: il ricavato della serata ammonta a 970 euro.

"Noi della Pro Loco - dice il presidente Sergio Droetto - aggiungeremo altri 230 euro, per un totale di 1200 euro che contribuiranno alla costruzione del Poliambulatorio. Un ringraziamento particolare alla filarmonica di Grosso, protagonista dell'evento, e al maestro Fulvio Massa Bova e a tutti i partecipanti per la loro generosità".

Il concerto è stato organizzato dalla filarmonica di Grosso

"Siamo riusciti a comprare un terreno - proseguiva l'anno scorso don Burdino sempre ai microfoni de La Voce e il Tempo - ad un km e mezzo dal compound dove sorge il complesso della parrocchia e abbiamo avviato i lavori per sistemare il terreno. Abbiamo realizzato i servizi igienici e da gennaio vi allestiremo un tendone sotto il quale potremo celebrare la Messa per almeno 200 persone, poi col tempo il progetto prevede che il tendone venga sostituito da una chiesa vera e propria anche se i tempi non si possono ancora prevedere. Sullo stesso terreno sorgerà anche un piccolo ambulatorio perché la maggior parte della gente non si può permettere di andare all’ospedale, di accedere anche a piccole cure che qui significano la possibilità di sopravvivere".

E i cittadini di San Carlo non faranno mancare il loro supporto al parroco.

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