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26 Novembre 2023 - 12:55
Nella giornata contro la violenza sulle donne anche Ivrea ha fatto rumore. Lo ha fatto nel suo stile, con garbo e con la forza delle idee.
Alle 14,30, da piazza Maretta è partita la camminata consapevole nell'ambito del progetto "Le radici del coraggio" organizzata da dottor Fabrizio Bogliatto come presidente della rete Asl contro la violenza di genere e dalla dottoressa Alda Pastore, referente aziendale.
All'arrivo in piazza Ottinetti, un fiume di persone è confluito nel cortile del Museo Garda dove si è tenuto il momento conclusivo tra musica e letture con la consegna a tutti i partecipanti di una fogliolina rossa, simbolo de "le radici del coraggio" con la scritta "grazie".
La rete aziendale contro la violenza di genere dell'Asl To4, ha organizzato una settimana di eventi e quello di sabato è stato il seguitissimo appuntamento conclusivo.
"L'intento è quello di stimolare tutte le donne ad avere coraggio per affrontare quella che è la violenza subita o assistita - spiega il dottor Bogliatto, primario di Ginecologia e Ostetricia dell'Asl To4 -. Si offre loro la possibilità di riuscire ad entrare in contatto con tutte le istituzioni e tutte le associazioni che gravitano intorno alle istituzioni per permettere di vincere la violenza, denunciarla e avere una vita libera".
"Quella che abbiamo costruito è una vera e propria rete aziendale - spiega la dottoressa Pastore, psicologa dell'area ciclo di vita dell'Asl To4 -. Vengono definiti dei veri e propri percorsi esterni che partono dai pronto soccorsi. Il codice rosso, il letto rosa che permette una prima messa in sicurezza della donna e dei minori. Tutte misure che stanno avendo effetto per quello che riguarda l'emersione del problema".
I numeri fanno riflettere: 700 denunce da inizio anno e tre accessi a settimana in ospedale che poi possono diventare dei veri e propri "letti rosa".
"Sono numeri in aumento - spiega la dottoressa Pastore -, ma ciò non vuol dire che la situazione stia peggiorando. Significa solo che i casi stanno emergendo, che le donne iniziano ad uscire dal silenzio. Tre accessi a settimana, di media, che possono diventare "letti rosa" sono davvero tanti".
Il "letto rosa" scatta quando si renda necessario un ricovero temporaneo a seguito di un episodio di maltrattamento o di violenza, assicurando cura, protezione e anonimato alla vittima mentre si cerca un luogo più appropriato di accoglienza.
"Le denunce per violenza in dieci mesi registrate dalla questura di Ivrea, sono 700 - precisa Bogliatto - e consideriamo che quelle 700 denunce rappresentano appena il 5 percento di tutti i casi di violenza.
"Bisogna tener conto anche del fatto che spesso non riusciamo a raccogliere tutti i dati che invece riguardano le associazioni che si occupano di assistenza alle donne vittime di violenza. Ecco perché quel dato che già fa paura è comunque un dato sottostimato" aggiunge la dottoressa Pastore.
L'intento dell'iniziativa di sabato era quello di dare un segno di speranza: "Possiamo regalare delle parole buone per le donne che ci hanno seguito, quelle che abbiamo racchiuso nell'istallazione "Le parole sospese"" conclude la dottoressa Alda Pastore.
La Camminata Consapevole di Ivrea è stata sostenuta dal laboratorio “Il Cammino delle parole sospese” – che ha avuto luogo tra ottobre e novembre presso lo ZAC! – di lettura, pensieri e parole sospese contro la violenza sulle donne a cura di Silvia Trabalza.
Da destra: il dottor Bogliatto, la dottoressa Pastore e Silvia Trabalza
"Oggi c'era moltissima gente a seguire l'iniziativa all'interno del cortile del Museo Garda - commenta Bogliatto - sembrava l'uscita della Mugnaia. Questi eventi servono per far rumore. Poi si lavora tutto l'anno a progetti concreti per aiutare le donne".
Grazie al progetto "Le radici del Coraggio" e alla collaborazione con Federfarma, sono state distribuite nelle 180 farmacie del territorio delle locandine con tutti i numeri utili della nostra realtà. Sia a livello dell'Asl, sia a livello di associazioni presenti sul territorio, in modo che le donne possano accedere direttamente alle informazioni attraverso presidi sanitari affidabili come le farmacie avendo la possibilità di chiedere come muoversi sul territorio.
Alle 18 si è poi tenuto al Teatro Giacosa il tradizionale appuntamento organizzato dall'associazione "Violetta la forza delle donne".
Un progetto partito nel 2017 e giunto alla sesta edizione.
Il prima fila, la viesindaca Maria Patrizia Dal Santo, l'assessora Gabriella Colosso e il consigliere regionale Pd Alberto Avetta.
Ad aprire l'evento, davanti ad un pubblico che ieri sera ha riempito il Giacosa fino alla galleria del terzo anello sono state le emozionanti note del pianoforte suonato dal giovane Simone Agnelli, studente del prestigioso Liceo Musicale di Ivrea.
Quest’anno protagonista dell'incontro, è stato il "Progetto Violetta per la Scuola Primaria" con la presentazione dei lavori svolti nelle scuole presso le quali è stato attivato nell’anno scolastico 2022/23: Istituti Comprensivi Ivrea 1, Ivrea 2, Cuorgné, Castellamonte, Chivasso più quelli realizzati dalle scuole dell’infanzia degli Istituti Strambino e San Giorgio Canavese.
Quella rivolta alle scuole è un'iniziativa con la quale si intende rivolgersi ai bambini rafforzandoli, dando loro delle competenze attive in modo che sviluppino atteggiamenti orientati al rispetto e alla tutela di sé stessi e degli altri; allo stesso tempo si intende informare e formare anche gli adulti di riferimento affinché possano continuare nella quotidianità a trasmettere i messaggi fondamentali della prevenzione, soprattutto attraverso il loro esempio e, in caso di necessità, siano facilitati nel chiedere aiuto ai Servizi specialistici. In una società tanto razionale e mentale come la nostra, la sfida della prevenzione è quella di un’educazione ai sentimenti e alle emozioni.
Ad introdurre la serata è stata, come da tradizione, la presidente Lilli Angela.
Lilli Angela, presidente Associazione Violetta
La vicesindaca Maria Patrizia Dal Santo, l'assessora Gabriella Colosso e il consigliere regionale Pd Alberto Avetta
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