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17 Novembre 2023 - 16:16
Il vicepresidente della Regione Fabio Carosso, con delega ai parchi
Altra Fumata nera in consiglio regionale per il parco dei 5 Laghi.
Martedì tutto era pronto per discutere il disegno di legge a firma del vicepresidente del consiglio Fabio Carosso che ha la delega ai parchi. Carosso però in aula non si è presentato.
Con i fogli in mano, già pronto per leggere, c'era il consigliere della Lega Andrea Cane.
"Che sgarbo istituzionale!" hanno tuonato le opposizioni. Tutte, dal Pd ai 5 Stelle passando per Liberi e Uguali: "Che roba: il vicepresidente della giunta non ci mette neppure la faccia su un disegno di legge che porta la sua firma".
Nulla contro il Parco di cui le opposizioni sono pronte a votare l'istituzione, ma quella che si è aperta è stata una questione politica per mettere in luce tutte le contraddizioni della Lega che, prima ha proposto questo disegno di legge e poi, su spinta di Coldiretti ha cercato di frenare.
"Non si è mai visto che su una proposta della giunta, l'assessore competente non venisse in Consiglio - puntualizza il consigliere Pd Alberto Avetta -. Se era impegnato non aveva che da far posticipare la trattazione del punto. La sua assenza lascia il campo aperto a tutta la dietrologia del caso. Viene davvero da pensare che Lega sia in imbarazzo nell'approvare questo progetto".
Una protesta che di fatto ha bloccato i lavori. Il Consiglio è stato sospeso per circa due ore per dare la possibilità al vicepresidente Carosso di raggiungere la seduta.
Alla ripresa dei lavori, però, è arrivato solo un comunicato di Carosso.
Inaccettabile proseguire per le opposizioni, la maggioranza non ha opposto resistenza e si è stabilito di rinviare la discussione del punto all'ordine del giorno.
"La nostra era una battaglia politica e non di merito - puntualizza ancora il consigliere Pd Avetta -. Non ci si venga a dire che il punto non è stato approvato per colpa nostra. Innanzitutto perché noi voteremo a favore e poi perché la maggioranza è la maggioranza, noi siamo l'opposizione e non siamo certo la loro stampella. C'è da dire che se avessero voluto approvare il punto, sarebbero andati avanti. Se valesse la regola che con l'ostruzionismo vinci le partite, le avremmo vinte tutte. E invece hanno ritenuto anche loro opportuno rinviare".
Il consigliere regionale Pd Alberto Avetta
Deluso il sindaco di Chiaverano Maurizio Fiorentini: "E' dal 2015 che aspetto questo momento. Non è vero che un giorno in più o uno in meno non cambierà nulla. Tra poco ci saranno le vacanze di Natale, poi chissà quale altro intoppo. Ho già visto passare i mesi e gli anni in questo modo".
Fiducioso, invece, il sindaco di Cascinette, Davide Guarino che i lavori del consiglio regionale di martedì 14 novembre li ha seguiti in diretta: "Abbiamo aspettato tanto, non è questo rinvio che cambia le cose. Ho più volte parlato del "Parto" dei Cinque Laghi. Ecco, adesso potremo parlare di cesareo".
Per Guarino è ormai cosa fatta: "Stiamo parlando di un Parco, non di un inceneritore. Nessuno potrebbe mai votare contro. Le opposizioni martedì scorso hanno esercitato il loro ruolo, ma hanno già detto di essere a favore del progetto. Non vedo grandi problemi".
Il sindaco di Cascinette guarda al futuro: "La grande sfida è per noi sindaci per lo sviluppo territoriale. Siamo noi che dobbiamo farlo diventare come le Langhe. Interloquire con imprenditori per portarli ad investire qui. Dobbiamo lavorare per le generazioni future. Il vicepresidente Carosso, tempo fa, chiedeva di produrre un business-plan, ma è stato eccepito che non si trattava di un documento necessario e i lavori sono proseguiti dicendo che verrà preparato dopo la nascita del Parco. Beh, da uomo di marketing, da ex imprenditore, devo dire che la sua era una richiesta importante e che al più presto bisognerà iniziare a lavorare su questo documento. Altrimenti il Parco resterà davvero una scatola vuota".
Il sindaco di Cascinette Davide Guarino
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