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Settimo Torinese
09 Novembre 2023 - 12:11
Massimo Pace
Non faceva parte della sinistra cosiddetta estrema. Massimo Pace assessore comunale all’ambiente con Fabrizio Puppo (tra il 2014 e il 2019) e ex consigliere regionale con la governatrice Mercedes Bresso, era uno di quelli che, nel novembre del 2021, stufo delle continue litigate tra “compagni” e “ex compagni di partito” aveva sbattuto la porta e se n’era andato via da Articolo 1.
In campagna elettorale nel 2005
“Io non ho più nessuna tessera - raccontava - certi modi di fare opposizione e maggioranza mi sembrano assurdi”.
A sinistra lo chiamavano “il parrocchiano”, per la sua fede ma, anche, per il suo modo ecumenico di fare politica, quasi da prete, sempre aperto al dialogo. Un modo di fare che forse aveva appreso in gioventù nei tanti anni passati da segreteria della Gioc (Gioventù operaia cristiana).
Fino all’ultimo, ha cercato di ricucire i rapporti tra i giovani e i vecchi del Pd, tra la sindaca Elena Piastra e l’ex sindaco Aldo Corgiat ma è sempre stato tutto inutile. La verità è che ha sempre voluto ad entrambi un mondo di bene e li considerava prima ancora che compagni politici, dei veri e propri amici.
Piastra le stava simpatica a prescindere e a Corgiat doveva, se non proprio tutta, gran parte della sua carriera politica.
Pace è infatti stato l’unico del vecchio gruppo dei Democratici di Sinistra settimesi, ad essere riuscito a sedersi in consiglio regionale, grazie soprattutto al gran lavoro elettorale che fece Corgiat, non certo dei soldi.
Non raccolse tanti voti ma gli bastarono per piazzarsi primo tra i non eletti e poi a subentrare a Oscar Bertetto il 12 settembre del 2006.
Ci riproverà nel 2010, senza successo.
Primo segretario cittadino del Pd, nel 2016 fa parte del gruppo (insieme ad Aldo Corgiat, Sergio Bisacca, Dino Sportiello e Matteo Cantamessa) che in seguito all’adesione al Movmento Articolo 1 viene sbattuto fuori dal Pd dalla Commissione di Garanzia Metropolitana, colpevoli e pure reo confessi d’aver promosso il comitato a sostegno del No al referendum costituzionale. Fecero ricorso al provvedimento. Vinsero ma non rientrarono più. Tutti salvo Pace che in realtà nel Pd ci è rientrato circa un anno fa.
Erano quelli gli anni dei “turbo-renziani” e a Settimo, proprio Pace aveva accolto, pochi anni prima, da segretario del Pd (ebbene sì, ha svolto anche questo incarico) un consistente gruppo di giovani, gli stessi che oggi governano la città, gli stessi che non ci misero più di due minuti a capire che era arrivato il loro turno.
Ma Pace è stato anche molto altro. Giovane operaio a L’Orèal, prima di candidarsi in Regione con i DS, ha svolto un ruolo importante come sindacalista nel comparto dei chimici dove s’è occupato di vertenze per l’Ex Ipca di Ciriè, per la Pirelli e per la Ceat.
Un diploma conseguito al liceo scientifico di Chivasso (dove ha conosciuto Corgiat) negli ultimi anni aveva lavorato prima alla SEI del Gruppo Asm, poi alla Nove (sempre dello stesso Gruppo) infine, con la ristrutturazione, assorbito in Engie.
Tutto questo per dire che Massimo Pace, classe 1958, sposato con Lidia rosso, è morto. Se n’è andato via un pezzo della storia politica di questa città. Il Pd, per tutto quello che è stato, come minimo dovrebbe intitolargli la sede cittadina. Vedremo...
Massimo Pace primo a sinistra. Una foto del suo profilo di Facebook pubblicata in un momento dedicato ai ricordi di gioventù
Commenti all'articolo
maurizio.perinetti
11 Novembre 2023 - 00:31
Ho conosciuto Massimo Pace e abbiamo condiviso insieme per sette anni la presenza e partecipazione nell'Assemblea dell'ATO Rifiuti di Torino, dove lui rappresentava il Bacino 16 (Settimo/Chivasso) e io il Consorzio Canavesano Ambiente. Proprio una bella e brava persona. Grazie per questo ricordo.
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