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02 Novembre 2023 - 17:58
Il treno che ha investito gli operai
E' iniziato nel primo pomeriggio di oggi in procura a Ivrea l'interrogatorio di Andrea Girardin Gibin, uno degli indagati per l'incidente ferroviario alla stazione di Brandizzo dello scorso 30 agosto costato la vita a cinque operai, travolti sui binari da un treno in transito.
A perdere la vita sono stati Michael Zanera, 34 anni; Giuseppe Sorvillo, 43 anni; Saverio Giuseppe Lombardo, 52 anni; Giuseppe Aversa, 49 anni; Kevin Laganà, 22 anni.
Gibin, capo cantiere della Sigifer di Borgovercelli, è accusato di omicidio colposo e disastro ferroviario. La sera dell'incidente si era salvato lanciandosi lungo la massicciata un attimo prima dell'arrivo del treno.
"Vedo ancora i miei colleghi sui binari" ha dichiarato il caposquadra in un'intervista a 'La Repubblica'.
"Come semplici operai - ha raccontato Girardin Gibin - non abbiamo il controllo della sicurezza in cantiere. Noi che eravamo sui binari facevamo quello che ci dicevano. Il nulla osta, da parte delle Ferrovie, non è mai stata una cosa così fiscale. Quando ci davano il via si cominciava a lavorare. Le carte potevano anche arrivare dopo. Si è sempre fatto così e adesso ci dicono che non si deve. A noi però non lo dicevano".
In un video shock recuperato dal cellulare di Kevin Lagnà, 22 anni, la vittima più giovane della strage, si sente chiaramente dire: "Ragazzi se vi dico 'treno' andate da quella parte eh?". Il breve video è stato girato la sera del 30 agosto, pochi minuti prima dell'incidente ferroviario a Brandizzo, costato la vita a cinque operai.
La voce potrebbe essere quella di Antonio Massa, principale indagato dell’inchiesta, tecnico di RFI che avrebbe dato il via libera agli operai prima del passaggio del treno avvertendoli però che sarebbe passato e che al suo segnale avrebbero dovuto spostarsi.
Mette i brividi la risposta in tono ironica di Kevin: "Ho capito. Mi butto contro la cancellata!".
Nel video si vedono gli altri operai al lavoro intenti a rimuovere il pietrisco sotto i binari.
Ma un nuovo video, acquisito dalle telecamere di sorveglianza della stazione di Brandizzo , cambierebbe in parte la dinamica di quanto accaduto,
Il filmato mostrerebbero una diversa scansione temporale e una verità un po' differente da quella emersa finora.
Gli operai erano al lavoro prima dell'arrivo dell'autorizzazione, quindi conferma la prima parte della vicenda: gli operai non sarebbero dovuti essere sulla massicciata.
Il tecnico di Rfi caposcorta per la squadra, Antonio Massa - indagato insieme al caposquadra della Sigifer Andrea Girardin Gibin per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario - in questo video però, subito prima del passaggio del treno per Milano, avrebbe fatto allontanare gli operai dai binari, poi si sarebbe messo al telefono.
IL TECNICO DI RFI ANTONIO MASSA
Proprio mentre lui parlava con la capostazione di Chivasso, Vincenza Repaci, che gli continuava a negare l'autorizzazione a far scendere la squadra sui binari, gli operai sarebbero tornati sulla massicciata.
Da capire resta dove sia collocato temporalmente il video, perché quella notte erano tre i treni previsti: l'ultimo di linea per Milano, uno che doveva trasportare vagoni vuoti da Alessandria a Torino e un terzo, previsto per l'1.30. Il primo convoglio è transitato, il secondo, in ritardo, è quello che ha causato la strage.
Due settimane fa, Rete Ferroviaria Italiana ha licenziato Antonio Massa, il tecnico caposcorta tra i principali indagati dalla procura di Ivrea.
Il motivo è che secondo l'azienda è stato leso "irreparabilmente il rapporto di fiducia con l'azienda.
"Il provvedimento adottato è giunto al termine di un iter procedimentale che, in caso di infrazioni e violazioni di principi, regole e/o procedure da parte del lavoratore, è attivato e svolto nel rispetto di tutte le garanzie di contraddittorio e difesa", spiega Rfi.
Compito di Massa era di vigilare sullo svolgimento dei lavori nel rispetto delle procedure. Secondo l'accusa invece avrebbe dato il via libera ai cinque senza il nulla osta.
Contro il licenziamento del tecnico è stato presentato un ricorso anche da parte dei sindacati.
La Filt Cgil impugnerà il licenziamento di Antonio Massa. "E' assurdo che l'azienda lo licenzi prima ancora che la Procura lo abbia sentito. Avrebbero potuto tenerlo in sospensione cautelare, non farlo lavorare fino alla sua deposizione. Questo vuol dire cercare a tutti i costi un capro espiatorio", ha detto Giuseppe Santomauro, segretario generale della Filt Cgil Torino e Piemonte, aprendo il seminario 'L'ansia punitiva' per riflettere sulla strage di Brandizzo.
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