Guerra dell'acqua in tribunale. Meglio "Acqua Sant'Anna" o "Acqua Eva"?

L'altra settimana ha testimoniato in tribunale a Cuneo il 27enne torinese Davide Moscato, implicato nella vicenda che vede imputati l'Amministratore di Acqua Sant'Anna Alberto Bertone e il direttore commerciale Luca Cheri. Moscato è il giovane che nel 2018 realizzò il sito mercatoalimentare.net, una falsa testata giornalistica creata ad hoc per attaccare Acqua Eva, una concorrente locale di Sant'Anna.

In particolare, le indiscrezioni miravano ad adombrare il sospetto che il marchio Acqua Eva fosse stato acquisito dalla catena Lidl. L'operazione, sostiene l'accusa, avrebbe minato i rapporti dell'azienda di Paesana con la grande distribuzione, in particolare Coop Italia.

Moscato è uscito dal procedimento con la messa alla prova e un risarcimento.

In aula ha raccontato di avere conosciuto Bertone in università, da studente, e di essersi prestato a realizzare il falso su input dei due manager, nel periodo in cui aveva appena iniziato a lavorare per Sant'Anna: "Non mi dissero mai in maniera esplicita che volevano danneggiare Acqua Eva, altrimenti mi sarei tirato indietro. Dissero che era una questione di interesse pubblico".

Anche Luca Cheri, accusato insieme a Bertone di diffamazione e turbata libertà del commercio, si è prestato all'esame delle parti: "Volevamo toglierci un sassolino dalla scarpa. Il gossip sui rapporti tra Lidl e Acqua Eva circolava già da tempo. L'intento era di creare imbarazzo, non certo di danneggiare i concorrenti".

Il prossimo 22 dicembre sarà il coimputato Bertone a fornire la sua versione. 

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