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Ozegna
20 Ottobre 2023 - 16:38
Il sindaco Bartoli ha riaperto la scuola
"Con grande sollievo posso dire che non c'è stato inquinamento ambientale".
A distanza di ventiquattro ore dall'allarme cromo scattato in paese durante lo smaltimento del rifiuto di lavorazione da parte della ditta Cr.G di via Fratelli Berra 14, il sindaco di Ozegna, Sergio Bartoli tira un grosso respiro di sollievo.
L'Arpa ha concluso in mattinata le sue indagini e ha trasmesso la relazione al sindaco che, leggendola, ha definito "rassicuranti" i dati ricevuti, tanto da poter serenamente riaprire la scuola primaria Matté Trucco chiusa ieri in via precauzionale.
"L’insorgere di preoccupazioni relative all’aria e alla sicurezza ci ha portato a chiudere la scuola per due giorni. E questo, per garantire la massima cautela - spiega il primo cittadino -. Le autorità competenti, in particolare l’ARPA, (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) oggi ci hanno detto di non aver riscontrato alcun tipo di inquinamento nell’aria lì dov'erano accaduti i fatti, nella zona di via Fratelli Berra".
La scuola primaria, dunque, riaprirà i battenti regolarmente a partire da lunedì.
"La sicurezza dei nostri cittadini, in particolare dei nostri ragazzi, è la nostra massima priorità - sottolinea con vigore Bartoli -. Ringrazio tutti per la comprensione e cooperazione".
L'allerta cromo e il timore di un possibile inquinamento ambientale, erano scoppiati ieri intorno alle 16,30 alla Cr.G di Ozegna.
Un'operazione di routine per questa ditta che si occupa di cromature, eseguita con l'intervento di un'azienda specializzata proprio nello smaltimento di questo tipo di rifiuti speciali. Ieri, però, qualcosa non ha funzionato.
Durante l'operazione di sversamento dalla vasca dei bagni che conteneva il liquido, ai contenitori per lo smaltimento, la temperatura si è elevata.
Si è innalzata una nube di vapore e, appena gli operatori se ne sono accorti, hanno chiamato i vigili del fuoco.
Ad intervenire è stato il Nucleo NBCR. Si tratta dello speciale dipartimento nucleare-biologico-chimico–radiologico dei Vigili del Fuoco.
Arrivati sul posto e constatata l'anomala alterazione, i pompieri hanno chiesto l'intervento dell'Arpa per le misurazioni.
Quella è un'area industriale, ma a preoccupare il primo cittadino era il fatto che proprio alle spalle dell'azienda, in via San Rocco, vi è la scuola primaria Mattè Trucco.
Il primo cittadino, che sul posto ha inviato anche la Polizia Municipale e il vicesindaco Federico Pozzo, aveva deciso di chiudere il plesso scolastico.
Niente lezione per due giorni, dunque, nelle cinque classi della Primaria del paese chiusa con un'ordinanza emessa ieri sera dal Comune di Ozegna.
Essendo già stata emessa l'ordinanza, anche domani, sabato 21, i circa 80 bambini della scuola resteranno a casa nonostante ormai non ci sia più alcun rischio.
"Ribadisco che si era tratto di una decisione cautelativa - dice il sindaco -, ma finché l'Arpa non stabiliva che non c'era pericolo, i bambini andavano tutelati. Le verifiche della qualità dell'aria sono importanti. Il rischio di un'emergenza sanitaria, comunque esisteva".
IL SINDACO SERGIO BARTOLI E' PREOCCUPATO
Per quanto riguarda il resto della popolazione, il primo cittadino aveva escluso che potessero esserci pericoli.
"Fortunatamente quella è un'area industriale e la nube di vapore si sperava che si fosse subito dispersa. L'Arpa ha continuato a monitorare la temperatura del cromo che si è surriscaldato per tutta la giornata. Ora è tutto sotto controllo" rassicura il sindaco Bartoli.
Dalle prime risultanze, sembrerebbe che l'incidente si sia verificato a causa di un residuo di sostanze contenute nei bidoni all'interno dei quali la società che si occupa dello smaltimento doveva sversare lo scarto di produzione della ditta Cr.G. . Ciò avrebbe creato una combustione che ha alterato la temperatura dell'acido cromico.
Non c'è mai stato un rischio incendio, ma solo quello di un'ulteriore evaporazione della sostanza chimica.
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