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Cronaca
03 Ottobre 2023 - 23:41
Gabriele Maffeo
Negano l'omicidio i quattro biellesi arrestati per la morte di Gabriele Maffeo, il 33enne il cui corpo è stato trovato sabato sera in un cassonetto dei rifiuti a Biella. Davanti al gip gli indagati, assistiti dagli avvocati Cristian Conz e Marco Romanello, hanno sostenuto che la vittima, ospite di una struttura di recupero del Torinese dal quale si era allontanato, è morto per un malore o per un'overdose.
Le indagini della Squadra Mobile della Questura di Biella avevano portato poco dopo la scoperta del cadavere all'arresto, con l'accusa di tentato omicidio e soppressione di cadavere, di tre uomini e una donna, Alessandro Solina, 32 anni di Candelo (Biella), Simone Perra, 24 anni, Giuseppe Bonura, 42 anni, di Andorno (Biella) e la sua compagna Marina Coda Zabetta, 34 anni Determinante la testimonianza di una persona che li avrebbe visti muoversi tra il cassonetto e una radura vicina alle case.
Le indagini della squadra mobile biellese hanno portato all'arresto di quattro persone
La vittima aveva trascorso la serata di venerdì insieme a Bonura e Marina Coda Zabetta nell'alloggio di Chiavazza. La coppia, probabilmente sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, non si sarebbe accorta subito del decesso di Gabriele Maffeo. Una volta fatta la scoperta, sarebbe andata nel panico e avrebbe architettato il piano di spostare il corpo e dalla casa coinvolgendo Perra e Solina.
I 4 indagati hanno anche sostenuto che le ecchimosi riscontrate sul corpo della vittima sarebbero la conseguenza dello spostamento del corpo post mortem. A questo punto si attende l'esito dell'autopsia per chiarire le responsabilità e le cause della mote del 33enne
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