Cerca

Attualità

Torino dà l'ultimo saluto a Gianni Vattimo

Una città commossa ricorda il filosofo

Gianni Vattimo

Gianni Vattimo in una foto del 2007 (dal repertorio)

La piccola chiesa di San Lorenzo a Torino, nella centralissima piazza Castello, non è riuscita a contenere la folla per l'ultimo saluto a Gianni Vattimo.

Il silenzio, parole bisbigliate tra i suoi studenti di molte età giunti anche dall'estero, autorità e colleghi, insieme a parenti e amici, hanno accompagnato nel funerale il filosofo di 87 anni morto nei giorni scorsi.

"Grazie maestro", le parole pronunciate a voce appena un po' più alta da una donna al termine del rito hanno visto nascere un applauso lento, commosso, dello stesso tenore delle parole pure di colleghi come Massimo Cacciari: "Era un grande amico". 

Cacciari: "Era un grande amico"

Massimo Cacciari

O di allievi di un tempo come Federico Vercellone, 68 anni, titolare a sua volta della cattedra di Estetica a Torino, la prima ricoperta da Vattimo, a cui era seguita quella di Teoretica: "C'è un amore immenso - ha detto Vercellone, indicando la tanta gente che per quasi mezz'ora si è raccolta intorno alla bara all'uscita della chiesa -, c'è un'eredità, ci sono delle carte, c'è tanto amore per lui".

Presenti tra i filosofi torinesi Giuseppe Riconda, 92 anni, altre personalità del mondo accademico come il sociologo Sergio Scamuzzi e gli economisti Mario Deaglio e Elsa Fornero.

Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, in prima fila con l'assessore Jacopo Rosatelli e l'assessore regionale Andrea Tronzano, ha parlato di Vattimo come di "un uomo che è certamente stato un punto di riferimento culturale fondamentale per intere generazioni, per il suo amore per la libertà di pensiero e per la sua capacità di dialogo e le attività sia sociali che politiche". 

Allievo di Luigi Pareyson, non si era tirato indietro dall'attività divulgativa, fino al programma ideato nel 1986 su Rai 3, La clessidra. L'omelia di don Giovanni Ferretti, filosofo e già rettore dell'Ateneo di Macerata, ha visto nelle esequie carità e amore come parole chiave.

"La carità non è secolarizzabile, diceva Gianni, nel senso che la carità è il limite invalicabile per lo stesso processo di secolarizzazione. Va oltre la storia, ci fa vivere oltre la morte", mescolando in queste frasi fede e il lavoro filosofico del Vattimo del "pensiero debole", come a volere di fatto spiegare, tradurre per tutti con poche parole, una parte delle riflessioni del defunto.

Il registro funebre così si è riempito come in rari casi di calligrafie tanto differenti, di mani giovani e di altre molto meno, compresa la scrittura a caratteri grandi e indecisi di qualche senzatetto.

Fuori hanno sventolato bandiere No Tav, a ricordare il suo impegno politico e sociale, attivo ad esempio nel Partito radicale, nei Ds come parlamentare europeo e nei Comunisti italiani. Sembrava scomparsa la vicenda giudiziaria degli ultimi anni dell'accusa di circonvenzione d'incapace per Simone Caminada, il suo assistente e compagno, condannato a febbraio a due anni e con cui la Procura aveva impedito a dicembre l'unione civile.

Accuse che Vattimo aveva smentito da teste in tribunale a febbraio dello scorso anno. Fuori dai tribunali è stato Caminada a postare le foto del filosofo nell'ospedale di Rivoli nei suoi ultimi giorni di vita, ad accogliere le persone nella camera ardente e a salire sull'auto col feretro coperto di rose rosse e rami di orchidee bianche.  

Elsa Fornero

Lo Russo: "Un addio commosso da parte della città"

"Torino ha dato questa mattina l'ultimo saluto a Gianni Vattimo. Un addio commosso, che ha nuovamente sottolineato il profondo legame tra la nostra città e un uomo che è certamente stato un punto di riferimento culturale fondamentale per intere generazioni, per il suo amore per la libertà di pensiero e per la sua capacità di dialogo e le attività sia sociali che politiche".

Stefano Lo Russo, sindaco di Torino

Così il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, che ha partecipato oggi ai funerali del filosofo.

"La sua scomparsa - sottolinea Lo Russo - lascia un grande vuoto: perdiamo non soltanto un filosofo e un insegnante che ha contribuito al prestigio internazionale della nostra università, ma anche un rappresentante dell'impegno politico per la libertà. Ci mancherà molto" ha aggiunto uscendo dalla chiesa.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori