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I peggiori SALDI degli ultimi anni!

Emerge dal sondaggio condotto da Confesercenti fra gli operatori di Torino e provincia

Torino

La stagione dei saldi non sta andando come da previsioni

I saldi a Torino e provincia vanno male.

Sei commercianti su dieci hanno registrato un peggioramento rispetto allo scorso anno; il resto si divide equamente fra chi giudica l'attuale stagione uguale a quella dell'anno scorso e chi vede un miglioramento.

Emerge dal sondaggio condotto da Confesercenti fra gli operatori di Torino e provincia a un mese dalla partenza degli sconti: quattro weekend già svolti, quattro ancora da svolgere.

Al di là delle percentuali, per molti degli interpellati si tratta "della peggiore stagione da molti anni ".

A Torino il volume delle vendite è in calo del 10% nelle zone centrali e supera il 15% in periferia; fra il 10% e il 15% nei principali comuni della provincia.

In diminuzione lo scontrino medio: soltanto per poco più di un commerciante su tre è in linea con le aspettative (140 euro); per gli altri inferiore.

È forse la prima volta che si verifica uno scarto così rilevante rispetto alle previsioni fatte dagli stessi esercenti.

L'esiguità della spesa è confermata dalla tipologia degli acquisti, che vede al primo posto magliette e t-shirt (45,4%).

Neppure la crescita del turismo ha salvato la stagione: il 41,6% dei commercianti sostiene di avere visto meno turisti nel proprio negozio e nessuno ha riscontrato un aumento.

"Siamo alla metà del percorso dei saldi, ma ormai i giochi sono fatti, perché il grosso degli affari si realizza nella primissima fase. Anche questa è una stagione da dimenticare, dopo una primavera difficile. Soprattutto ci preoccupa il futuro: non pare che vi siano le premesse per una ripresa dei consumi. Se tante persone hanno difficoltà a comprare una maglia, figuriamoci una giacca o un cappotto. Temiamo un autunno e un inverno molto freddi, e non dal punto di vista meteorologico" dice Micaela Caudana, presidente di Fismo-Confesercenti, l'associazione dei commercianti di abbigliamento e calzature.

Nota positiva per i commercianti arriva dal bando per il distretto urbano del commercio di Torino.

"Siamo soddisfatti di queste linee di indirizzo sul Duc di via Po, al quale abbiamo contribuito con impegno indicando gli elementi importanti per la sua realizzazione".

E' il commento della presidente di Ascom Confcommerio Torino e provincia, Maria Luisa Coppa sulle linee d'indirizzo e i criteri per la redazione del bando e la concessione di contributi a fondo perduto come sostegno alle micro e piccole imprese situate in via Po.

Maria Luisa Coppa presidente di Ascom Torino e Provincia

"Innanzitutto, la focalizzazione su via Po, che ci sembra la più adatta in quanto ospita numerose attività commerciali di prossimità - osserva Coppa - molte delle quali sono espressione dell'autenticità torinese tanto apprezzata anche dai turisti, mentre altre vie del centro sono maggiormente vocate alle catene e ai franchising. Inoltre, abbiamo lavorato sui tempi del bando in modo che si possa arrivare a fine 2024 con una via riqualificata totalmente, comprendendo sia i lavori della parte stradale, già avviati, sia quelli delle esteriorità dei negozi sotto i portici che saranno resi più gradevoli con il sostegno del Duc. Infine, avevamo molto a cuore il tema della partecipazione al cofinanziamento pubblico da parte dei negozianti, che abbiamo chiesto di rendere il più bassa possibile. Queste linee di indirizzo dimostrano come la collaborazione tra amministrazione e associazioni di categoria sia lo strumento giusto per dare vita a misure effettivamente utili al nostro tessuto imprenditoriale. Auspichiamo che si continui a dialogare su tutte le partite che riguardano il terziario torinese". 

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