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CANE MALTRATTATO E LASCIATO SOLO TRA I RIFIUTI: lo salvano le guardie zoofile

"Rugoso" era in gabbia in una sorta di discarica a cielo aperto

Cane maltrattato e lasciato solo tra i rifiuti, lo salvano le guardie zoofile

Le guardie zoofile di Agriambiente hanno salvato, nelle scorse ore, un cane maltrattato.

L'animale - di razza simil sharpei - viveva da tempo da solo, dentro un campo dalle parti di Orbassano usato come discarica a cielo aperto, con sei capre.

Le guardie sono intervenute dopo avere ricevuto una segnalazione e hanno trovato l'animale chiuso in una gabbia, in un appezzamento di terra ricolmo di rifiuti.

Il cane era circondato da escrementi, una ciotola di acqua putrida e lattine di cibo sparse per terra. E' apparso molto magro, con una forte congiuntivite e lesioni alle orecchie ulcerate. Il cane, accertati i maltrattamenti subiti, è stato sequestrato e portato dal veterinario.

La procura di Torino non ha potuto fare altro che convalidare il sequestro, visti gli elementi di prova raccolti. L'animale è stato portato alla Croce Blu di Piossasco (Torino). Tre persone sono state iscritte sul registro degli indagati: il proprietario del terreno, la proprietaria del cane e il custode (affidatario) dello stesso. All'operazione ha partecipato anche la polizia locale di Orbassano.

IL RACCONTO DI UN OPERATORE

Ennesima operazione portata a termine dai “Soliti Bravi Ragazzi” del G.I.O. (Gruppo Intervento Operativo) Guardie Zoofile Agriambiente.
Periferia di Torino.
Viene segnalato in “via confidenziale” ad un nostro operatore (chissà chi) un probabile malgoverno/maltrattamento di un cane apparentemente giovane di razza simil Sharpei.
La fonte “degna di nota” per via delle amicizie in comune (che ci dicono che non è una visionaria) denuncia una situazione che va avanti da diversi mesi.
Si segnala che il povero Rugoso (nome di fantasia, ma lo chiameremo così) vive praticamente sempre solo, dentro un campo usato come discarica a cielo aperto, in compagnia (ma diviso da recinto) di alcune capre sei per l’esattezza. Il tutto, nell’abbandono più totale. Non si conosce nulla degli occupanti. Si vocifera che forse il sedicente curatore, abbia il cane in prestito dal vero proprietario.
Viene chiesto perciò un nostro intervento.
Effettuiamo un primo sopralluogo informale nelle vicinanze per verificare la veridicità della segnalazione e sinceramente rimaniamo sbigottiti.
Nel nulla più assoluto si trova questo appezzamento di terra ricolmo di rifiuti non tutti identificabili da una prima occhiata.
Cumuli e cumuli di macerie, rottami, masserizie, bidoni con liquami sospetti etc etc. Alcune caprette girovagano per il campo brucando qua e la, tra i rifiuti e l’immondizia. Abbiamo visto abbastanza e decidiamo di cercare traccia del cane. Lo notiamo dentro una baracca fatiscente, il terreno ricoperto di escrementi, una ciotola di acqua putrida (color verde alga) lattine di cibo sparse per terra, il tutto molto pericoloso per la salute e integrità del cane.
La copertura sembra sia fatta da lana di roccia o altro materiale non ben identificato ma non certo adatto allo scopo. La cosa più preoccupante è lo stato di forte magrezza, una forte congiuntivite e le lesioni alle orecchie ulcerate.
Ci viene riferito che ogni tanto il sedicente custode provvede a fare una capatina, ma non si sanno nè giorni nè orari. “Rugoso” vive lì in mezzo al nulla, a guardare il nulla, ad interagire con il nulla. Giorno dopo giorno, dopo giorno……per mesi.
Decidiamo subito di intervenire. Contattiamo la Municipale per fare controlli sulla proprietà del terreno ed in un giorno imbastiamo l’operazione.
CONCLUSIONE:
1) il tenero cucciolone alias Rugoso è stato sequestrato ed ovviamente la Procura di Torino non ha potuto fare altro che convalidare il sequestro visto le prove da noi acquisite, portato in clinica alla Croce Blu di Piossasco (alla quale vanno tutti i nostri più sentiti ringraziamenti per l’ospitalità temporanea e la professionalità) per le cure del caso, riabilitazione cibo, coccole e passeggiate
2) Sono stati iscritti nel registro degli indagati numero tre persone: il proprietario del terreno, la proprietaria del cane e il custode (affidatario ) dello stesso.
3) affidamento delle sei caprette con relativo stallo presso La Terra dei Cavalli del nostro amico Raggi. Ringraziamo la Polizia Locale del Comune di Orbassano che ci ha supportato nell’Operazione mettendoci a disposizione sistemi e logistica oltre che ad effettuare i servizi con noi...la Clinica Croce Blu di Piossasco e tutti i Veterinari….La Terra dei Cavalli…ed ora aspettiamo che il nostro “guru” canino Stefano della Bull & Rescue valuti il peloso per poi poterlo dare in affidamento. Ma soprattutto grazie a Noi!
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