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Cronaca
26 Luglio 2023 - 10:47
Maltempo
Tempeste e incendi: L'Italia dell'estate 2023 è piegata dagli eventi estremi dettati dal cambiamento climatico, non più la bella stagione ma grandine e tornado, afa, temperature roventi e incendi. Sono cinque i morti di una giornata devastante che vede molte regioni del Nord sotto la maxi grandine e sferzate da raffiche di vento incredibili e zone del Sud alle prese col fuoco che minaccia case e hotel: tre le vittime in Sicilia assediata dai roghi, un anziano morto in un incendio nel reggino e una scout sedicenne deceduta nel sonno travolta da un albero abbattuto dal vento nel bresciano.
Non solo Sicilia e Lombardia dunque, estremi geografici e metereologici. Al Nord il maltempo ha colpito pesantemente anche il Veneto che conta 30 feriti, di cui uno gravissimo, un 16enne colpito da un ramo a Zimella (Verona). Nel Veronese e nel Trevigiano si segnalano i maggiori danni alle abitazioni e alle coltivazioni.
Pesante la situazione della circolazione ferroviaria per un fulmine sulla sala di controllo di Verona: Molti convogli sono stati costretti a fermarsi lungo la linea. Il vicino Friuli è stato bersagliato da tempeste di grandine con chicchi grossi come arance, come quello da record che si è abbattuto su Azzano Decimo (Pordenone) con ben 19 centimetri di diametro. Fedriga ha già annunciato lo stato di emergenza e uno stanziamento di 50 milioni di euro: il 70% dei raccolti è compromesse, migliaia di cittadini sono senza elettricità.
Colpite in particolare le province di Pordenone, Udine e Gorizia. A Mortegliano (Udine) una casa di riposo, devastata dai temporali, è risultata inagibile e i 90 ospiti sono stati dirottati in un'altra struttura. Il vento, con raffiche fino e oltre i 110 chilometri orari, ha imperversato in Piemonte e Emilia Romagna. Nubifragi hanno colpito le province di Novara, Biella e Vercelli. Decine di rami e alberi caduti.
Tra i centri più colpiti dalle raffiche di vento Trecate, Cerano, Nibbiola, Granozzo dove la viabilità locale ha subito molte chiusure. La Romagna, che ancora sconta i danni dell'alluvione, affronta una nuova emergenza maltempo. Forlì è investita da un vero e proprio tornado.
Un albero ha colpito un treno regionale in transito sulla linea ferroviaria tra Ravenna e Rimini ferendo lievemente un passeggero. Il Comune di Ravenna ha disposto il divieto di accesso a cimiteri, parchi e pinete fino a cessata emergenza. Problemi anche a Forlì colpita da un tornado.
Il vento sferza anche la Liguria mentre in Val d'Aosta i temporali hanno causato un brusco abbassamento delle temperature e un fulmine caduto in Val d'Ayas ha incendiato una parte del bosco. La Puglia e la Calabria combattono gli incendi. A Vieste, in provincia di Foggia, circa duemila turisti sono stati evacuati da tre hotel insidiati dai roghi.
Fiamme anche nella marina di San Cataldo dove anche il poligono di tiro è stato circondato dalle fiamme che hanno minacciato abitazioni. Nel Reggino un'anziano è morto nel suo letto dopo che le fiamme avevano avvolto la sua casa: in tutta la regione si contano 80 roghi attivi, alcuni dal fronte molto vasto.
Sardegna e Campania sono oppresse dal caldo: nella zona sud orientale dell'isola un uomo è morto dopo un malore per l'afa mentre a Napoli continua l'allerta nei pronto soccorso.
Il centro sembra risparmiato dall'inclemenza del meteo, quasi una piccola cesura tra acqua e fuoco: La Toscana registra temperature roventi come il Lazio, dove si segnala il pericolo incendi, nelle Marche si allenta la morsa di Caronte mentre in Umbria, Abruzzo e Molise il caldo torrido resiste. Ma in questa estate estrema i 40 gradi non sono più una novità.
Verso la dichiarazione dello stato di emergenza per Lombardia, Sicilia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, colpite dagli eventi estremi di questi giorni, tra nubifragi al Nord ed incendi al Sud. Il ministro della Protezione civile Nello Musumeci - che ha avuto contatti telefonici con i governatori delle regioni interessate - riferirà domani in Consiglio dei ministri sulla situazione.
"Si verificherà la sussistenza dei parametri, quindi delle condizioni di calamità e, su mia proposta, si delibererà l'emergenza", ha detto Musumeci. In attesa di una quantificazione più dettagliata dei danni - si parla di centinaia di milioni di euro - potrebbe esserci già un primo stanziamento per gli interventi più urgenti.
Il ministro della Protezione civile Nello Musumeci
Nella riunione di domani, poi, potrebbe essere approvato un decreto con norme ad hoc per la cassa integrazione dei lavoratori dell'edilizia e dell'agricoltura, i settori più esposti all'emergenza caldo e in generale alle condizioni meteo. La prima a formalizzare la richiesta al Governo è stata la Lombardia.
Una stima preliminare per gli eventi avvenuti tra il 2 ed il 21 luglio, ha scritto al Governo il presidente Attilio Fontana, indica oltre 41 milioni di danni, di cui 24,7 per il comparto pubblico e 16,7 per il privato, "ma mancano ancora le segnalazioni degli eventi degli ultimi giorni e di quelli in corso".
Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana
La valutazione proseguirà e la cifra, quindi, ha aggiunto, "è, purtroppo, destinata ad aumentare". A stretto giro arriverà sul tavolo di Musumeci una richiesta analoga da parte del governatore della Sicilia, Renato Schifani. "Sono in attesa - ha spiegato - della relazione da parte della Protezione civile sugli incendi. Ci sono danni ingenti ancora non quantificabili e numerosi roghi ancora attivi. Confido - ha aggiunto - in un rapido e positivo riscontro da parte del governo nazionale, di modo che si possa cominciare al più presto a pianificare i primi interventi".
Renato Schifani, presidente della regione Sicilai
In Veneto è in corso la ricognizione dei danni. La regione è stata "bombardata", ha osservato il presidente, Luca Zaia: "servono ristori economici per i territori del colpiti: è quello che chiederemo allo Stato". Oltre allo stato d'emergenza di Protezione Civile per tutti i danni a cose e persone, ha proseguito Zaia, "avanzeremo la richiesta di stato di calamità per quanto riguarda l'agricoltura: in particolar modo si chiede che si intervenga con fondi per far fronte a questi danni, ma anche con tutta una serie di moratorie e aiuti per le aziende agricole rispetto alle scadenze e alla fiscalità".
Luca Zaia, presidente regione Veneto
E c'è poi il Friuli Venezia Giulia. "Stiamo firmando lo stato di emergenza, la regione è fortemente colpita. Interverremo per dare riposte rapide ed efficienti. Stiamo scrivendo un emendamento da 50 milioni di euro e sono fiducioso che anche Roma metterà in campo risorse per fronteggiare la situazione. Partiranno, in coordinamento con i Comuni, i sopralluoghi sul territorio per verificare i danni. Il comparto agricolo rischia di essere pesantemente penalizzato".
Anche il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha annunciato già la richiesta dopo i nubifragi di sabato scorso. in modo da "intervenire al più presto e in maniera efficace per ripristinare quanto distrutto e garantire i rimborsi" Dopo l'ingente stanziamento per l'alluvione che ha colpito proprio l'Emilia Romagna a maggio, il Governo dovrà dunque reperire altre risorse.
Stefano Bonaccini, presidente regione Emilia Romagna
Musumeci avrà in mano i dati delle prime ricognizioni fatte dalle Regioni sui danni e domani in Consiglio dei ministri relazionerà. Si dovranno fare i conti E sempre sul fronte meteo, la ministra del Lavoro, Marina Calderone, al tavolo sull'emergenza caldo con le parti sociali, ha annunciato oggi l'intenzione di varare norme per i lavoratori edili ed agricoli: ai primi si consentirà l'accesso alla cassa integrazione ordinaria in caso di eventi estremi non evitabili, escludendola dal computo delle settimane previste nel biennio mobile (52 settimane); per i secondi ci potrà invece essere l'utilizzo ad ore (e non a giornate) della Cisoa, la cassa integrazione per gli operai agricoli a tempo indeterminato.
Marina Elvira Calderone, ministro del lavoro e delle politiche sociali
Dal Nord al Sud l'Italia soffre tra nubifragi e incendi. E si registrano due vittime: una sedicenne colpita da un albero mentre si trovava in un campo scout nel Bresciano ed una 88enne nel Palermitano che i sanitari non hanno potuto soccorrere a causa dei roghi. Ecco la mappa delle principali criticità, a cominciare dalle regioni più colpite: Lombardia e Sicilia.
LOMBARDIA - Un violento nubifragio ha colpito nella notte Milano: grandine e vento fino a 100 km orari. Centinaia le chiamate ai vigili del fuoco, alberi caduti, allagamenti, tetti scoperchiati. Chiuso il Castello Sforzesco. La Regione chiederà lo stato di emergenza. I danni superano i 100 milioni di euro. A Cedegolo (Brescia), muore una scout sedicenne.
SICILIA - In Sicilia a fare danni sono invece i roghi, favoriti dalle altissime temperature e dal vento. Chiuso l'aeroporto di Palermo operativo solo per le partenze. Le fiamme hanno minacciato le case delle colline. Lambito l'ospedale Cervello con un padiglione evacuato. Una donna di 88 anni è morta nella zona di San Martino delle scale. Via dalle case anche nel Messinese e nel Trapanese. Chiuse diverse strade. Numerosi blackout.
VALLE D'AOSTA: I temporali di ieri non hanno solo abbassato le temperature in Valle d'Aosta. Un fulmine caduto in serata ha provocato un piccolo incendio boschivo in Val d'Ayas. Il cielo è nuvoloso e la scarsa visibilità in alta quota impedisce ancora di trarre in salvo due alpinisti bloccati da oltre 24 ore sulle Grandes Jorasses sul massiccio del Monte Bianco.
PIEMONTE - Nubifragi hanno colpito anche il Piemonte, in particolare nelle province di Novara, Biella e Vercelli. Decine di rami e alberi caduti. Tra i centri più colpiti dalle raffiche di vento, oltre i 110 chilometri orari, ci sono Trecate, Cerano, Nibbiola, Granozzo. Chiuse una serie di strade comunali e provinciali.
TRENTINO - I temporali hanno causato alcuni allagamenti, schianti di alberi e caduta di rami. La gran parte di questi eventi è di lieve entità. Le operazioni di taglio e rimozione delle piante vano avanti con il ripristino della viabilità ed altre sono in via di conclusione.
FRIULI VENEZIA GIULIA - Caduta di alberi e maxi grandine con oltre 900 chiamate giunte nella notte al Nue 112 in Fvg. L'ondata di ha colpito in particolare le province di Pordenone, Udine e Gorizia. Il presidente Fedriga ha annunciato lo stato di emergenza e uno stanziamento di 50 milioni di euro. Migliaia le utenze senza elettricità. A Mortegliano (Udine) una casa di riposo è risultata inagibile e i 90 ospiti verranno trasferiti nel pomeriggio. Danneggiato fino al 70% del raccolto.
VENETO - In Veneto si contano oltre 30 feriti per l'ondata di maltempo delle ultime ore, tra cui uno gravissimo, un 16enne colpito da un ramo a Zimella (Verona). Nel Veronese e nel Trevigiano i maggiori danni alle abitazioni e alle coltivazioni. Pesante la situazione della circolazione ferroviaria per un fulmine sulla sala di controllo di Verona. Molti convogli sono stati costretti a fermarsi lungo la linea.
LIGURIA: Confermata la chiusura dell'allerta gialla emanata ieri a partire dalla mezzanotte. Non si segnalano danni con precipitazioni d'intensità tra debole e moderata. Da segnalare le intense raffiche di vento che hanno toccato i 103.3 km/h.
EMILIA ROMAGNA - Forti raffiche di vento da questa mattina stanno colpendo diverse zone della regione, in particolare il bolognese e la Romagna, con strade interrotte a cause degli alberi caduti sulla carreggiata. Un albero ha colpito un treno regionale in transito sulla linea ferroviaria tra Ravenna e Rimini ferendo lievemente un passeggero. Il Comune di Ravenna ha disposto il divieto di accesso a cimiteri, parchi e pinete fino a cessata emergenza. Problemi anche a Forlì colpita da un tornado. Le raffiche di vento hanno raggiunto e superato i cento chilometri orari.
TOSCANA - Prosegue anche oggi il codice rosso per il caldo a Firenze, dove la temperatura massima percepita sarà di 37 gradi, mentre tutta la Toscana è interessata da un'allerta gialla emessa dalla Protezione civile regionale per una perturbazione in transito fino alle 14, con possibili forti isolati temporali, cui potranno associarsi grandinate e colpi di vento.
LAZIO - Anche nel Lazio l'emergenza è il caldo, con il rischio di incendi che risulta elevato su quasi tutto il territorio, a parte il Reatino.
MARCHE - Nelle Marche si allenta la morsa del caldo. Dopo oltre 8 giorni consecutivi di bollino rosso da domani Ancona scenderà al giallo, per un calo delle temperature.
UMBRIA - ABRUZZO - MOLISE: Caldo e temperature sopra la norma ma al momento non si registrano particolari problemi.
CALABRIA - La Calabria è stretta in una morsa di caldo asfissiante - si toccano i 40 gradi - e incendi. Su quest'ultimo fronte, è la provincia di Reggio Calabria quella maggiormente interessata con le fiamme vicine anche alla città. Roghi sono attivi da Bagnara-Scilla sino alla punta estrema della regione, compreso l'entroterra dell'Aspromonte. Numerosi incendi anche nei comuni sul versante ionico.
PUGLIA - Anche in Puglia il caldo non molla la presa, con 41 gradi a Bari, 40 a Foggia e alcune aree interne delle due province che si superano i 42-43 gradi. Temperature rese ancora più proibitive dall'alto tasso di umidità. L'afa proseguirà anche domani mentre da giovedì dovrebbe esserci un calo delle temperature anche di 10 gradi
BASILICATA - In Basilicata temperature sono ancora molte alte, anche sopra i 40 gradi in alcune zone della regione, ma resta sotto controllo la situazione degli incendi.
SARDEGNA - Il vento di maestrale che ha cominciato a soffiare da ieri sera ha spazzato via la cappa di calore che avvolgeva l'isola dove ieri si sono raggiunte temperature infermali vicine ai 45 gradi e picchi di 48 in Ogliastra. Ed è sempre la Sardegna centro orientale a fare registrare anche oggi le massime più alte, ma con punte fino a 40 gradi.
CAMPANIA - A Napoli continua l'allerta nei pronto soccorso, super affollati per i problemi di salute legati all'ondata di caldo, soprattutto al Cardarelli e all'ospedale del Mare. La Protezione Civile della Campania, intanto, ha emanato un avviso di allerta meteo per vento forte e mare agitato su tutta la Regione e ha segnalato anche un "forte rischio incendi" con il vento che può rappresentare una concausa di diffusione.
Super celle temporalesche, downstream e tornado: sono almeno tre i fenomeni meteorologici che hanno devastato l'Italia settentrionale. Sono molto diversi fra loro e a scatenarli è stato lo stesso evento, vale a dire lo scontro fra la massa d'aria calda spinta verso Nord dall'anticiclone africano e la massa d'aria fresca che dall'Atlantico è scesa verso l'Italia.
"Questo ha determinato una situazione barica particolare, ossia un contrasto di masse d'aria con temperature diverse e un differente contenuto di umidità", dice all'ANSA il fisico dell'atmosfera Elenio Avolio, dell'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Lo scontro fra le due masse d'aria dalle caratteristiche così diverse ha dato origine a moti convettivi che, a loro volta, hanno generato i tre fenomeni violenti che hanno provocato seri danni, soprattutto il Lombardia e in Emilia Romagna.
Le celle temporalesche, per esempio, "sono il risultato dei moti ascensionali delle masse d'aria", spiega Avolio. Andando verso l'alto, l'aria calda incontra temperature inferiori e questo "innesca un processo complesso, che può dare origine anche a grandine".
Correnti ascensionali molto intense possono infatti favorire lo sviluppo di chicchi di grandine all'interno della nube temporalesca e mantenerli sospesi fino a quando raggiungere dimensioni tali da cadere a causa della forza di gravità, osserva il meteorologo Edoardo Ferrara, di 3bmeteo.com.
Può accadere poi che le celle temporalesche raggiungano dimensioni molto grandi, il cui diametro può raggiungere dieci chilometri: sono le super celle, fenomeni "potenzialmente pericolosi che possono generare a loro volta altri fenomeni, come i tornado e le correnti all'origine dei downstream.
I tornado sono fenomeni simili alle tombe d'aria, con un moto vorticoso ascendente. Vengono cioè generati da correnti che richiamano l'aria verso l'alto e possono raggiungere velocità notevoli, superiori a 100 chilometri orari. I downstream sono invece generati da forti correnti discendenti, che vanno cioè dalle nubi verso la superficie "generando pioggia e grandine e trascinando al suolo masse d'aria che si propagano in modo parallelo alla superficie terreste a velocità che possono raggiungere a 150 chilometri orari", dice ancora l'Avolio.
Queste correnti fredde discendenti possono arrivare al suolo sotto forma di raffiche di vento molto violente chiamate downburst, aggiunge Ferrara. "Di sicuro - prosegue l'esperto del Cnr - stiamo assistendo a una situazione fortuita, nella quale i due sistemi barici si sono scontrati su una linea che ha attraversato Lombardia e Veneto, ma che avrebbe potuto interessare anche altre aree".
In generale, aggiunge, "in Italia fenomeni simili non sono nuovi e siamo ancora lontani dal poter affermare con certezza che ci sia un aumento indiscusso di questi eventi. Si tratta di analisi che richiedono serie temporali molto lunghe e studi dettagliati. Senza dubbio - conclude - stiamo assistendo a eventi estremi sempre più frequenti, legati alle alte temperature dei mari: un fenomeno, quest'ultimo, legato al cambiamento climatico".
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