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24 Luglio 2023 - 10:30
maltempo
Una perturbazione atlantica interesserà nuovamente, da domani, le regioni settentrionali, a partire dai settori alpini occidentali, per poi estendersi a quelle orientali e alle aree pianeggianti, con temporali sparsi ma di forte intensità.
Lo indica un avviso meteo della Protezione civile, che prevede dal mattino di domani, temporali, localmente intensi e persistenti, su Valle d'Aosta, Piemonte e Lombardia, in estensione, dal pomeriggio, a Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
I fenomeni saranno accompagnati da frequente attività elettrica, grandinate e forti raffiche di vento.
Valutata per oggi l'allerta gialla meteo-idro in Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta e Veneto, oltre che su parte di Lombardia e Piemonte.
Solo tra il 2022 e i primi cinque mesi del 2023 in Italia si sono registrati 432 eventi climatici estremi di elevata gravità, che portano a oltre 100 miliardi di euro la stima dei danni economici subiti dal nostro Paese negli ultimi 43 anni, e più di 22mila morti complessivi.
LA DRAMMATICA ALLUVIONE CHE HA COLPITO L'EMILIA
I numeri arrivano dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), che interviene sul maltempo che in queste ore sta investendo il nord Italia. I dati ufficiali registrano 310 eventi climatici estremi sul territorio italiano nel 2022 (grandinate, nubifragi, trombe d'aria, ecc.) che hanno provocato anche 29 morti, spiega Sima.
Solo nei primi 5 mesi del 2023 c'è stato un incremento di fenomeni avversi del +135% rispetto allo stesso periodo del 2022: ben 122 eventi meteo estremi tra gennaio e maggio.
La sola l'alluvione dell'Emilia Romagna dello scorso maggio ha provocato 17 vittime e danni per circa 10 miliardi di euro.
Se si estende l'arco temporale, si scopre che negli ultimi 43 anni, tra il 1980 e il 2023, l'Italia ha registrato più di 22mila morti collegati ad eventi climatici estremi (escludendo i decessi legati alle ondate di calore), con il conto complessivo dei danni che supera i 100 miliardi di euro.
"Lo scenario meteo che stiamo vivendo nell'alternarsi di caldo torrido, trombe d'aria e precipitazioni anomale è un segno inequivocabile che siamo vicini alla rottura di un millenario equilibrio in grado di sconvolgere il nostro modo di vivere, proprio come sta accadendo in questi giorni con una drammatica riduzione della nostra qualità della vita - spiega il presidente, Alessandro Miani - I determinanti ambientali e climatici della salute devono diventare una priorità per i decisori (chiamando in causa il mondo della ricerca e innovazione) da cui ci si attende risposte e soluzioni immediate frutto di coraggiose decisioni da assumere su una prospettiva di medio-lungo termine".
Stretta tra i temporali, le grandinate - ben 46 con vere e proprie palle di ghiaccio a cadere tra la mattinata di ieri e quella di oggi sul fronte padano -, il vento ad abbattere alberature e pali della luce al Centro-Nord e la morsa di Caronte che continua ad arroventare il Centro-Sud.
A due mesi abbondanti dall'alluvione che ha colpito l'Emilia-Romagna, l'Italia continua a fare i conti con gli sbalzi feroci del clima di questa prima parte d'estate oscillando tra l'allerta di colore giallo della Protezione civile per piogge e rovesci annunciati per domani in sei regioni settentrionali e le temperature attese sulla soglia dei 40 gradi e oltre nei prossimi giorni, in particolare nelle regioni meridionali.
E Catania e Siracusa sono rimaste senza energia elettrica: la temperatura rovente dell'asfalto, che ormai da alcune settimane sfiora i 50 gradi, non consente la corretta dissipazione del calore con conseguente danneggiamento dei cavi interrati, fa sapere per quanto riguarda il capoluogo etneo E-distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce le reti. In diverse zone di Catania manca anche l'acqua.
A Siracusa la causa è invece un guasto per l'eccessivo carico elettrico. Il Nord è invece sotto la pioggia. Nelle ultime ventiquattro ore temporali hanno martellato la Lombardia e l'Emilia-Romagna - da Parma a Reggio Emilia, da Modena a Bologna, da Ferrara a Ravenna - infierendo, ancora una volta, sulle zone alluvionate lo scorso maggio. In una manciata di minuti, nel pomeriggio di ieri, nel Ravennate è tornato l'incubo di quei giorni con il vento a 'scoperchiare' case a Conselice, ovunque chicchi di grandine grosse come palline da tennis, alberi sradicati, cartelli divelti e allagamenti.
Centinaia di interventi dei Vigili del Fuoco e, di nuovo, la conta dei danni. A prima vista ingenti.
Secondo la Coldiretti tra Lombardia ed Emilia-Romagna si sono abbattute in un solo giorno 46 violente grandinate "che hanno provocato danni incalcolabili nelle campagne, dove sono state colpite irrimediabilmente le produzioni di grano, ortaggi, barbabietole, frutta e vigneti" senza contare "alberi divelti, serre distrutte e strutture agricole con tetti rovinati".
Senza contare, come viene evidenziato dalla stessa associazione, "il caldo torrido che sta bruciando la frutta e verdura nei campi lungo tutta la Penisola".
Perché se al Nord le allerte gialle per Lombardia, Veneto, Piemonte, Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia e Trentino domani, parlano di temporali e precipitazioni dalle zone montane e pedemontane fino alla pianura, nelle altre aree del Paese le previsioni dei meteorologi raccontano di temperature con picchi sui 40 gradi e oltre.
E sull'impatto economico del maltempo che si è rovesciato sul suo territorio e sulle sue campagne nelle scorse ore, in Emilia-Romagna, assicura il presidente Stefano Bonaccini, si è "al lavoro sulla conta dei danni, sull'attivazione dello stato di emergenza regionale e sulla richiesta di stato d'emergenza nazionale, per intervenire al più presto e in maniera efficace per ripristinare quanto distrutto e garantire i rimborsi".
In una regione, scrive il governatore sul suo profilo Facebook, in cui "non c'è pace. Dopo le alluvioni di maggio - commenta - la tromba d'aria ieri nel Ravennate, con danni e feriti anche nel Ferrarese, vento e forti precipitazioni e grandinate nelle altre province emiliane. OGGI pomeriggio - conclude Bonaccini - con la vicepresidente Priolo e l'assessore Corsini faremo un sopralluogo nelle zone più colpite in provincia di Ravenna. Nei giorni successivi nelle altre province".
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