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La polemica

Bagarre sui social per l'inaugurazione della nuova panchina gigante: interviene anche il sindaco

L'inaugurazione ha coinvolto tante persone e segna un evento importante per il paese, ma non sono mancante le critiche

Foto di Barbara Frand Largio, da Facebook:  https://www.facebook.com/barbarafrandlargio/posts/pfbid0GGzS4Mhbwjt5oNM6XB7Bw5VDDvutnZQMFfGjxj5T9FnaQvGpkvhdBYaMYK97YuzFl

Foto di Barbara Frand Largio, da Facebook: https://www.facebook.com/barbarafrandlargio/posts/pfbid0GGzS4Mhbwjt5oNM6XB7Bw5VDDvutnZQMFfGjxj5T9FnaQvGpkvhdBYaMYK97YuzFl

E il gruppo "Sei di Pratiglione se..." si trasformò per due giorni in un campo di battaglia. Il casus belli? L'inaugurazione della nuova big bench nel paese canavesano, datata 9 luglio scorso, che ha destato qualche malcontento tra gli avventori provenienti da ogni parte di Italia. Tutto comincia con un post.

"Ieri Inaugurazione big bench di Pratiglione…. - scriveva Laura sul gruppo del paese - una vera porcheria! La bb è collocata in mezzo ad un prato coperto di [emoticon di un escremento, ndr] il servizio navetta solo alle 9.30… poi più nulla fino alla mezza…infatti io me la sono fatta a piedi fino su, mentre dei nostri amici, dopo varie volte che avevano provato a telefonare per la navetta, è stato detto di venire su in macchina fino dove potevano, poi sono andati a recuperarli…al ritorno se la sono fatta a piedi fino alla macchina perché non li hanno portati… Servizio navetta dalle ore 9.30 significa che c’è un automezzo ogni tanto… Arrivati su prima delle 13 per vedere l’inaugurazione….era già stata fatta!! Ma perché anticiparla? Persone che come me sono venute apposta per vederla (due miei amici da Genova, quindi non girato l’angolo)…alla fine sono rimasti burlati!!!mi chiedo come mai tutta questa disorganizzazione!!!!".

Il post ha scatenato i commenti dei cittadini di Pratiglione, alcuni d'accordo con la turista e altri meno, che veniva da un'altra Regione italiana. Tant'è che l'amministratore del gruppo Facebook è dovuta intervenire per calmare le acque: "Visto che i post sull'inaugurazione della big bench stanno degenerando - ha scritto l'amministratore - e mi sembra inutile continuare a denigrare gli sforzi di parecchie persone che hanno cercato di fare una cosa bella, mi trovo obbligata a chiudere tutti i post precedenti".

Le Big Bench, un fenomeno in espansione

A onor del vero va detto che sono stati molti i post di apprezzamenti della giornata di inaugurazione della panchina. In molti hanno riconosciuto la fatica ad arrivarci, visto che la panchina è situata (come le altre) in cima a una salita immersa nel verde. Nel complesso, però, l'inaugurazione del 9 luglio scorso ha attirato decine di appassionati.

Appassionati che vengono da ogni parte d'Italia. Il sistema di funzionamento della "rete" delle panchine giganti è semplice. A ogni nuova panchina inaugurata viene rilasciato un certificato di autenticità dalla Big Bench Community Project, l'organizzazione fondata dallo statunitense Chris Bangle per diffondere il "verbo" delle panchine giganti.

Il fondatore del progetto, Chris Bangle

Dopodiché, le attività economiche che circondano la panchina (bar, ristoranti, vinerie e via dicendo) possono rilasciare i timbri ai turisti che vengono a visitare le benches. Si tratta di un modo per valorizzare il tessuto turistico dei piccoli comuni attirando appassionati da tutto lo Stivale, e non solo.

Un piccolo dettaglio: le panchine vengono spesso realizzate grazie all'aiuto di artigiani locali e, come da regolamento, gli enti pubblici non possono finanziarle. Di fatto finiscono per diventare dei veri e propri strumenti di cui la comunità di cittadini, associazioni e commercianti si dota per valorizzare il territorio.

Interviene il sindaco di Pratiglione

L'11 luglio, a distanza di un giorno, è intervenuto anche il sindaco del paese, Giovanni Trucano. "Buongiorno in qualità di sindaco di Pratiglione, sono rammaricato che qualcuno abbia avuto dei disagi nell'inaugurazione della panchina gigante. Alcun giudizio negativo mi è pervenuto durante la manifestazione, anzi ....anche la gentilissima sig.ra Laura e i suoi amici di Genova ho avuto modo di conoscerli personalmente e offrire caffè e dolcetti, scambiando parole cordiali".

Giovanni Trucano, sindaco di Pratiglione

Il sindaco ha poi chiarito di ritenere "assolutamente lecito esprimere un parere negativo, onde abbiate avuto dei disagi, facendo attenzione a non generare danni d'immagine e diffamatori verso il comune da me amministrato. Ringraziando della comprensione, invito a visitare la panchina gigante di Pratiglione, pensata per essere meta per passeggiate Trekking in compagnia del vostro cane, assaporando l'acqua che sgorga dai ruscelli, tanta aria buona e facendo attenzione a dove si mettono i piedi per le numerose mandrie al pascolo".

Il commento del primo cittadino di Levone

All'inaugurazione della Big Bench ha partecipato anche il primo cittadino di Levone, Massimiliano Gagnor, che sul suo territorio ha investito molto per ottenere una panchina gigante. Panchina che è diventata una vera e propria meta turistica per chi passa dal piccolo borgo canavesano.


Gagnor è intervenuto anche in qualità di presidente del Land Rover Club di Levone. Infatti, sono stati proprio i "Landroveristi" a mettere a disposizione le loro auto per condurre i turisti in cima, fino alla panchina. Questo informale servizio navetta era finito al centro di alcune critiche.


"Mi sono preso qualche giorno prima di replicare - ha scritto Gagnor - perché sono da sempre convinto che, nell'immediato, l'arroganza e la violenza verbale non possano fare altro che generare altra violenza ed arroganza. Prima di tutto voglio fare i complimenti al Sindaco di Pratiglione per la tenacia, la pazienza e la serenità con cui ha affrontato le polemiche sollevate da alcuni "pseudo" turisti che hanno approfittato di qualsiasi pretesto per sferrare un attacco personale e mirato".

Il sindaco di Levone Massimiliano Gagnor

Gagnor ha poi precisato "che il tanto vituperato servizio navetta ha percorso la strada verso la Big Bench per ben 3 volte in salita (una delle quali senza passeggeri) ed una quarta di ritorno all'orario concordato. Tale 'servizio' è stato svolto in maniera completamente gratuita per tutti (sia per i passeggeri e sia per l'organizzazione) e i costi del gasolio e dell'uso delle auto sono stati completamente e personalmente sostenuti dai conduttori delle Land Rover che si sono anche presi la responsabilità di trasportare delle persone estranee con l'unico fine di aiutare (per quanto possibile) a raggiungere la Big Bench le persone meno allenate".

Questo perché, come ha scritto Gagnor, "come associazione Land Rover Club Levone crediamo concretamente nella promozione del territorio e nel lavoro svolto dalle amministrazioni che si impegnano con i pochi mezzi che hanno a disposizione". C'era anche chi si lamentava del fatto che il prato della big bench fosse cosparso di escrementi.

Anche per loro Gagnor ha riservato una replica: "È vero perché ci sono le mucche, è normale che ci siano, e anche se le avete per sbaglio pestate e poi siete saliti in macchina da noi, pazienza puliremo i tappetini e la moquette. La montagna è questo. È amicizia. È vicinanza. È condivisione e solidarietà. Tutto quello che non hanno avuto quelle persone che hanno sollevato questo inutile polverone".

Il commento del Big Bench Community Project

Ricondividendo il post su Gagnor, anche la pagina ufficiale del Big Bench Community Project, l'associazione che si occupa di "certificare" le panchine che nascono in giro per l'Italia - ha risposto alle critiche di alcuni avventori che hanno partecipato all'inaugurazione della panchina gigante.

"Vogliamo condividere questo post - ha scritto l'associazione - perché è molto importante innanzitutto comunicare in via ufficiale da parte di BBCP che siamo completamente solidali all'organizzatore che ne è autore. In secondo luogo, vorremmo che le parole che esprime arrivassero al più grande numero di persone possibili, per rinnovare, ribadire, rafforzare lo spirito che anima e deve animare il mondo BBCP".

Il post su Big Bench Community Project


L'associazione ha ricordato di essere "una realtà no profit, che si basa
su volontariato e impegno individuale, ed è pensata per diffondere gioia, spirito di collaborazione, solidarietà e anche, perché no, spirito di adattamento".

Infine una battuta finale: "A parte il servizio di navetta, che ha spiegato benissimo l'organizzatore era a disposizione (ma che, aggiungiamo noi, non è un diritto da pretendere, trattandosi di iniziativa appunto no profit), vogliamo dire una cosa, con De André: dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior. Viva le mucche!".

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