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Settimo Torinese

Tutti contro il nuovo centro commerciale, l'ennesimo...

Sempre più cemento e concorrenza per i piccoli negozi, come sopravvivere?

Centro commerciale (immagine d'archivio)

Centro commerciale (immagine d'archivio)

ToDream, il più grande centro commerciale di Torino, l'allargamento di Settimo Cielo, il centro commerciale in via Raffaello Sanzio e ora un'altra struttura commerciale in Corso Piemonte.

Benvenuti a Settimo, la città dei centri commerciali, crescono quasi più della "famosa" erba alta e superano di gran lunga i 30 centimetri d'altezza, come d'altronde anche l'erba...

La notizia, ormai, gira da qualche settimana e sui social la polemica impazza. Qualche ora fa hanno preso posizione, duramente, anche i consiglieri di minoranza del Movimento 5 Stelle (alla fine saranno in coalizione con Piastra alle comunali del 2024? Boh, vedremo...).

"Non ci scandalizziamo, ma urliamo - attaccano i grillini - non ci scandalizza l’ennesimo nuovo supermercato a Settimo: in questi anni di presenza in consiglio comunale una delle cose che abbiamo scoperto, nostro malgrado, è che “non sempre dove vedi un prato c’è un prato”; per cui il nuovo L1 di corso Piemonte (riconfermato nella scheda 106 della variante generale del Piano Regolatore, ormai in dirittura di arrivo), non ci coglie di sorpresa".

Qui sorgerà il nuovo ipermercato


"È però il nostro spirito ambientalista ad “urlare” - continuano i 5 Stelle- di fronte a questo ennesimo consumo di suolo. Tutti gli studi e i rapporti ambientali considerano ormai il suolo come una risorsa limitata e, visti i tempi estrema-mente lunghi di formazione, si può ritenere che sia una risorsa sostanzialmente non rinnovabile. I suoli che godono di buona salute sono inoltre il più grande deposito di carbonio del pianeta. Questa caratteristica, insieme alla capacità di assorbire acqua come una spugna e ridurre il rischio di allagamenti e siccità (Emilia-Romagna 2023 docet), fa del suolo un alleato indispensabile nella lotta per la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici. In Italia c’è un evento franoso ogni 45 minuti e nonostante questo si cementifica ancora. Con una media di 19 ettari al giorno (il valore più alto negli ultimi dieci anni!) e una velocità che supera i 2 metri quadrati al secondo, il consumo di suolo torna a crescere e nel 2021 sfiora i 70 km2 di nuove coperture artificiali in un solo anno. Il cemento ricopre ormai 21.500 km2 di suolo nazionale. E non esiste un consumo di suolo con “bilancio positivo” (Lo Russo, sindaco di Torino, sul progetto del nuovo ospedale nel parco della Pellerina, sic…)".

ll progetto del nuovo centro commerciale 

E arriviamo al territorio settimese...
"Settimo Torinese, -  concludono i 5 Stelle - purtroppo, non è da meno: ormai ha superato il 41% del proprio suolo consumato, sopra la media nazionale (37%). Nel 2021 ha consumato 16 ettari di suolo vergine (pari a circa 23 campi da calcio!). Ora, Il consiglio comunale della nostra città ha dichiarato all’unanimità lo stato di “emergenza climatico ambientale” (oh, ce ne siamo accorti che qualcosa non va...). Se è pur vero che i comuni subiscono per caduta le decisioni dei livelli amministrativi superiori, ciò non toglie che questa rassegnazione e questo scaricabarile non ci assolverà dai danni che queste scelte produrranno, grazie ad un “mix di ignoranza” (nel senso di ignorare il problema) di politici, sindaci e cittadinanza. E probabilmente è compito proprio della cittadinanza prendere coscienza dell’urgenza e spronare politici e sindaci su questo tema".

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