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Casi della vita
04 Luglio 2023 - 15:09
«Ciao Daniela, sono su un treno e c’è una donna in travaglio, mi aiuti a farla partorire?», è iniziata più o meno così la telefonata che ha contribuito a far nascere una bambina sul Frecciabianca 8606 ad Arquata Scrivia in provincia di Alessandria. Da un lato del telefono Isabella Carnero, operatrice sanitaria dell’Ospedale di Pisa in viaggio sul treno verso Torino per andare a trovare la mamma, dall’altro Daniela Sanfilippo, collega ostetrica a casa in un giorno di riposo. Nel mezzo, naturalmente, anche il capotreno Loredana Ferreri e il caposervizio Andrea Luschi di Trenitalia, i primi a capire che stava succedendo qualcosa di impensabile e speciale.
Sul convoglio Alta Velocità, partito da Roma con destinazione Torino, dopo aver superato la stazione di Genova, la capotreno viene avvertita. C’è una donna in avanzato stato di interesse che ha iniziato il travaglio. Un fuoriprogramma che deve prevedere, necessariamente, un’azione immediata. Così è, fermata straordinaria nella stazione di Arquata Scrivia e ricerca di un medico, o comunque di personale sanitario, che possa aiutare nella gestione della situazione. Da lì a poco ecco presentarsi Isabella Carnero che, dopo aver capito che il parto è imminente, si mette in contatto con la collega ostetrica. Poi la telefonata e la costruzione dell’insolito (ma efficace) quartetto in grado di assistere, nel migliore dei modi, la signora durante il travaglio.
«La prima cosa che ho pensato, quando ho risposto alla chiamata, è stata a uno scherzo – racconta l’ostetrica Daniela Sanfilippo contatta da FSNews.it – poi quando ho capito che era tutto vero mi sono resa conto che la soluzione della videochiamata, proposta dai dipendenti di Trenitalia, fosse la migliore». Il caposervizi all’inquadratura con il compito di far vedere bene tutto ciò che succedeva, il capotreno a supportare emotivamente e praticamente la mamma, l’ostetrica da casa a coordinare e l’operatrice sanitaria ad aiutare nella gestione del parto. «Il personale di Trenitalia è stato perfetto, ha collaborato in ogni manovra, così come i viaggiatori – racconta Isabella Carnero, operatrice sanitaria – la neomamma si è sentita protetta riuscendo a dare alla luce la sua seconda figlia. Ho capito, inoltre, che tutte le stelle si erano allineate quando, chiedendo degli asciugamani, una viaggiatrice di 86 anni ha aperto la sua valigia e me li ha dati. Erano profumati, puliti e perfino stirati. Una roba di altri tempi».
Un’emozione indescrivibile, un po’ per tutti. Non solo per la donna che ha generato la vita. «Una giornata di lavoro particolare, come mai mi era accaduta – afferma il capotreno Loredana Ferreri – è andata tutto per il meglio. Mi fa piacere aver contribuito a questo bel momento. Lavoro in Trenitalia dal ’95, questo è stato il giorno più adrenalinico e bello della mia carriera professionale».
Trenitalia sta, inoltre, pensando a uno speciale omaggio visto l'evento straordinario.
La bambina è nata, intorno alle ore 12, in appena 40 minuti di travaglio, accolta da tutti i viaggiatori presenti visibilmente commossi e felici. Ora è, insieme alla mamma di nazionalità straniera, all’Ospedale San Giacomo di Novi Ligure trasportata dalla Croce Verde salita sul treno dopo che la piccola era già venuto al mondo. Il convoglio è riuscito anche a recuperare parte del ritardo, è giunto a Torino solo trenta minuti dopo l’orario previsto.
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