Cerca

L'acqua è pubblica

Davide contro Golia. Tre piccoli sindaci vincolo la battaglia dell'acqua contro Smat.

Acqua pubblica

Acqua pubblica

La gestione dell'acqua torna pubblica per tre piccoli Comuni dell'eporediese. Ebbene sì! Hanno vinto la "guerra per l'acqua" contro Regione, Autorità d'ambito Torino 3 e Smat.

È un risultato quasi inaspettato per Burolo, Palazzo Canavese e Strambinello (il 5 maggio scorso il Comune di Traves nelle Valli di Lanzo ha rinunciato a ricorrere).

Martedì scorso, i giudici della quinta sezione del Consiglio di Stato, presieduti da Paolo Giovanni Nicolo' Lotti, hanno di fatto  ribaltato una sentenza del Tar del 2019 alla quale i sindaci dei tre Comuni, assistiti dall'avvocato Vincenzo Palmieri, si erano appellati con il dito puntato su un'interpretazione dell'articolo 147 (comma 2-bis, d.lgs. 152 del 2006).

Insomma, potevano gestire direttamente l'acqua, contrariamente a quanto sostenuto e ora l'Ato3 dovrà capire che cosa fare.

Inutile sottolineare che questa sentenza rappresenta un precedente per tutta Italia, ma anche la vittoria di Davide contro Golia, di tre piccole realtà canavesane che insieme contano poco più di 2 mila abitanti e che dal 2016 lottano per gestire autonomamente il servizio idrico.

I sindaci Franco Cominetto (Burolo), Silvano Signora (Palazzo) e Marco Corzetto (Strambinello) sono in un brodo di giuggiole.

"Il nostro ricorso  è stato sempre determinato dalla volontà di tutelare l'interesse dei nostri cittadini, nel pieno rispetto di tutti gli Enti interessati al giudizio", commenta, daPalazzo, l'ex sindaca Amanda Prelle, oggi vice sindaca, che aveva avviato questa "battaglia".

Bene dire che in questi tre comuni l'acqua proviene da sorgenti sottoposte a vincolo, riconosciute "di pregio" da decinedi analisi di laboratorio effettuate nel corso degli anni. Un motivo di orgoglio per gli amministratori.

"Durante il processo - ribadiscono i tre amministratori - abbiamo sempre e solo chiesto al giudice di fornirci la corretta interpretazione della norma, su cui mancavano precedenti del Consiglio di Stato e c'erano divergenze di opinioni rispetto alle controparti. Nulla di più. Naturalmente, anche dopo questa sentenza, continueremo a lavorare nel rispetto della legge e delle competenze di tutti gli Enti coinvolti".

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori