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Palio dei Borghi, Loreto: "Nessun errore arbitrale, la nostra vittoria è legittima"

Il presidente Tony Di Stefano mette la parola fine alle polemiche e l'allenatore dell'atleta spiega cosa dice il regolamento di gara

Palio dei Borghi: Loreto: "Nessun errore arbitrale, la nostra vittoria è legittima"

"Nessun errore arbitrale! La nostra vittoria è legittima".

Con queste parole il presidente di Borgo Loreto, Tony Di Stefano, mette fine alle polemiche di questi giorni sulla vittoria della quindicesima edizione del Palio dei Borghi.

"Siamo stanchi di sentirci dare degli usurpatori. Nulla di ciò che è successo durante la gara del barile avrebbe potuto cambiare la classifica perché il nostro atleta non ha commesso irregolarità. Non era certo da squalificare. Viste le contestazioni nate subito dopo la gara, la cosa migliore sarebbe stata quella di ripeterla. Ed è quello che noi abbiamo proposto. Ma è stato Borgo San Sudario, con il quale eravamo in competizione, che non ha voluto e che ha accettato il risultato. La foto che è stata utilizzata per aprire il ricorso non dice nulla. Al massimo servirebbe una sequenza di immagini. E non direbbero nulla lo stesso perché il regolamento è stato rispettato".

IL GIOVANE FILIPPO MASSA, 14 ANNI, ALL'ARRIVO DELLA CORSA

A spiegarlo bene è l'atleta stesso, il giovane Filippo Massa: "Non c'è una regola che dica che barile e atleta debbano arrivare assieme e comunque nel momento in cui sono arrivato il barile era a metà sulla linea di fine e per inerzia sarebbe continuato ad andare avanti. E comunque se fossi arrivato secondo avrei guadagnato 5 punti, quindi Loreto avrebbe avuto 28 punti contro i 27 di Devesi e quindi sarebbe arrivato comunque secondo".

Ad entrare nel merito del regolamento è Luigi Massa, allenatore dell'atleta: "Il regolamento dice: la gara si svolge mediante rilevazione del tempo necessario a completare il percorso dal Via al raggiungimento della riga di fine percorso".

Poi evidenzia: "Antefatto: alla partenza il barile doveva stare fra due linee di demarcazione e non poteva stare sopra una linea quindi alla partenza il centro del barile non era considerato valido ma solo gli estremi".

IL BARILE TRA LE DUE LINEE DI PARTENZA

"Il regolamento non parla affatto chiaro. L'arrivo del barile è dato da uno degli estremi o dal centro? Dalla foto usata per il ricorso si può dedurre che il centro non è arrivato ma uno degli estremi si. O meglio essendo presa in diagonale non se ne può dedurre nulla".

Cos'avrebbe dovuto fare il giudice, quindi?

"Di sicuro il giudice avrebbe dovuto chiedere di risalire sul barile, ma c'è anche scritto che se un concorrente cade a terra, il barile riparte dal punto in cui l'atleta ha appoggiato il piede (oltre la line di arrivo in questo caso)".

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