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Il Caso

Clamoroso errore arbitrale al Palio dei Borghi, Devesi: "I vincitori siamo noi"

Ieri sera il comitato de La Spada nella Rocca si è riunito per decidere se revocare la vittoria a Loreto

Clamoroso errore arbitrale al Palio dei Borghi, Devesi: "I vincitori siamo noi"

Clamoroso errore arbitrale al Palio dei Borghi, Devesi: "I vincitori siamo noi"

Clamoroso errore arbitrale al Palio dei Borghi. L'edizione dei trent'anni ha rischiato di essere inquinata da una svista durante la gara del barile. E forse lo è stata perché senza quei 6 punti nella gara del barile, il vincitore non sarebbe stato Borgo Loreto, bensì Devesi.

L'arbitro di gara, infatti, non si è accorto che all'arrivo del barile, l'atleta era oltre la linea bianca del traguardo. Ma il regolamento parla chiaro e barile e atleta devono arrivare insieme.

Un fatto non sfuggito ad un attento fotografo che è riuscito ad immortalare esattamente l'arrivo e il clamoroso errore.

Un fotogramma su cui si è basato il ricorso presentato da Devesi e discusso ieri sera in una riunione d'urgenza convocata dalla Spada nella Rocca.

IL FOTOGRAMMA SU CUI SI E' BASATO IL RICORSO DI DEVESI

IL RICORSO DI DEVESI

Dal fermo immagine allegate, oltre ogni ragionevole dubbio, si vede chiaramente che l'atleta di Borgo Loreto è oltre la linea di traguardo mentre il suo barile è totalmente prima della stessa. Borgo Devesi ricorre in quanto è palese che il risultato di Borgo Loreto non possa essere considerato valido.

IL RICORSO DI BORGO ROSSETTI

Anche Borgo Rossetti ha presentato un ricorso. Dal servizio Tv presentato dall'emittente Prima Antenna, infatti hanno ritenuto che il loro atleta fosse arrivato prima di quello di Devesi. Un risultato che non avrebbe comunque stravolto la classifica, essendo arrivato Borgo Rossetti in sesta posizione.

BORGO SAN ROCCO

Anche Borgo San Rocco, senza formalizzare un ricorso, ha condiviso la necessità di discutere sull'assegnazione dei punteggi.

LA SPADA NELLA ROCCA

Per dirimere la controversia, ieri sera il presidente della Spada nella Rocca Giorgio Fornero, ha convocato un incontro urgente al quale hanno partecipato tutti e sei i Borghi con i rispettivi presidenti e i responsabili degli atleti.

I Borghi hanno deciso unanimemente di accettare il responso e di lasciare la vittoria a Loreto.

IL PRESIDENTE DELLA SPADA NELLA ROCCA, GIORGIO FORNERO

IL PRESIDENTE GIORGIO FORNERO

"Credo fermamente nella buona fede di tutti. Solo chi non fa non sbaglia - dichiara cristallino Giorgio Fornero, presidente del comitato organizzatore del Palio, La Spada nella Rocca -. La riunione andava indetta, la discussione fa sempre bene. I dubbio c'era e probabilmente la cosa migliore sarebbe stata quella di rifare la gara. Ma in questo caso non si poteva fare null'altro. L'atleta non c'entra nulla, non ha commesso irregolarità di alcun tipo. E gli errori arbitrali vanno messi in conto. E' specificato ovunque che l'esito delle gare è a giudizio insindacabile del giudice e i giudici vengono presentati al comitato dei Borghi e convalidati da tutti prima dell'inizio della manifestazione. Puntiamo tutto sulla buona fede e sull'imparzialità".

BORGO LORETO VINCITORE PER LA TERZA EDIZIONE CONSECUTIVA DEL PALIO 

Chi era il giudice in questione?

"Si tratta di un giudice che arriva da Caselle, completamente estraneo alla manifestazione e super partes. Purtroppo è la seconda volta che ci troviamo dinnanzi ad un suo errore di valutazione. Ma ribadisco: sono certo della buona fede di tutti. Il Palio è una gara, comporta sì agonismo, ma non siamo mica la Serie A. Non abbiamo il Var e, come tutti i Borghi sanno, quel che decide il giudice, ribadisco, è insindacabile".

Ci sono stati precedenti in questi anni?

"Certo! Il più clamoroso nel 2017 quando un atleta venne squalificato per scorrettezza. Non rispettò le regole. Ma i ricorsi vennero presentati subito con effetti immediati sulla classifica finale. Non certo a fine Palio. E poi, nel caso sollevato da Borgo Devesi, l'errore è dell'arbitro, non dell'atleta. Non si poteva certo procedere con una sua squalifica. Non ha infranto alcun regolamento. L'unica cosa che si poteva fare era far ripetere la gara, eventualmente. Ma il ricorso andava presentato subito".

I Borghi come hanno preso la decisione finale?

"Molto bene, direi. Alle 22,30 avevamo giù finito l'incontro e la giudice suprema della manifestazione, Giada Caudera, ha convalidato la vittoria di Borgo Loreto. Si è messo così la parola fine a tutte le polemiche e a tutti i ricorsi".

BORGO DEVESI HA VINTO IL PREMIO SPECIALE PER IL MIGLIOR CORTEO

Che edizione è stata?

"Per l'ennesima volta devo dire che il successo della Manifestazione è stato al di là di tutte le aspettative. Un successo che premia tutta la fatica fatta per organizzare un'edizione così importante e impegnativa".

DAVIDE D'AGOSTINO

Il consigliere comunale di opposizione, devesino sfegatato, la pensa così: "A seguito di una serie di immagini raccolte della gara dei barili alcuni Borghi hanno deciso di presentare ricorso sul risultato. Il primo è stato Borgo Rossetti a sollevare la richiesta, successivamente anche Borgo Devesi si è unito con una richiesta formale e anche Borgo San Rocco, senza formalizzare ricorso, ha condiviso la necessità di discutere sull'assegnazione dei punteggi. Il Comitato della Spada bella Rocca, composta d una rappresentanza ristretta di tutti e 6 i Borghi ha valutato le richieste".

DAVIDE D'AGOSTINO DURANTE IL PALIO DI QUALCHE ANNO FA

DAVIDE D'AGOSTINO DURANTE IL PALIO DI QUEST'ANNO

"Quello che mi sento di considerare certo è che nessuno volesse vincere lo spadone senza esserselo guadagnato sul campo, può valere per chi si è visto sfuggire la spada per pochi punti come per chi se l'è vista assegnare. I ricorsi sono stati presentati perché dietro le giornate di palio e dei rapidi minuti di gara c'è un lavoro immane di Borghigiani ed atleti che sacrificano per mesi il loro tempo a questa manifestazione e meritano che quell'impegno venga preso sul serio senza essere sminuito".

Come sperava che andasse a finire?

"Detto questo, per un vecchio ultras come me, la speranza era che si potesse aprire una nuova occasione di fare ancora una giornata di festa con la scusa di fare un bello spareggio. Prima di mettersi tutti insieme intorno ad un tavolo a mangiare e festeggiare, ricordando una delle edizioni del Palio più combattute, contese ed entusiasmanti degli ultimi 30anni. Ma è un mio modesto e personalissimo parere...".

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