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Apolide Festival addio! La manifestazione è stata sfrattata da Pianezze

Dopo 9 anni, il Festival non si terrà più nell'area naturalistica: alla fine hanno vinto le 260 firme raccolte contro l'evento

L'Apolide Festival sfrattato da Pianezze

La quattro giorni di musica "no stop" tra i boschi dell'area naturalistica di Pianezze, quest'anno non ci sarà.

L'annuncio arriva ad esattamente un mese dall'inizio della manifestazione che avrebbe dovuto tenersi tra i boschi di Vialfrè dal 20 al 23 luglio prossimi.

C'era già il programma, un cartellone pieno pieno di ospiti internazionali da tutto il mondo: dagli Stati Uniti (JEFF MILLS, JEAN-PHI DARY AND PRABHU EDOUARD e SOUL CLAP) all’Australia (XAVIER RUDD), da Isarele (NOGA EREZ) alla Siria (OMAR SOULEYMAN) fino al Messico (COCO MARIA). E dall'Europa: AVALANCHE KAITO (Belgio), KERALA DUST e DEADLETTER (Regno Unito), THUMPER (Irlanda) e BULGARIAN CARTRADER (Bulgaria), tutti per la prima volta in Italia, e ancora THEON CROSS dei SONS OF KEMET (Inghilterra) e SAITÜN (Svizzera), in un vero e proprio giro del mondo a tempo di musica.

E non sarebbero mancati all'appuntamento neppure gli ospiti di casa nostra tra i quali LUCIO CORSI, KHALAB, LOLLINO, LEATHERETTE, MATERAZI FUTURE CLUB, ALTEA, R.Y.F., in un succedersi di live, dj set e performing art, dal mattino alla notte, sui tre palchi del Festival: Main stage, Boobs stage e Soundwood/Parade78 stage.

Ora, invece, la Ventesima edizione di Apolide Festival rischia di saltare: "Nelle poche settimane che ci separano dall’inizio della manifestazione - dichiarano gli organizzatori - valuteremo le modalità per mantenere la fiamma accesa, per non spegnere i riflettori, per non abbandonare la strada costruita in tutti questi anni".

A solo un mese dal Festival il rischio è quello di buttare via il lavoro di 11 mesi di centinaia di persone.

E tutto questo, proprio nell'anno in cui Apolide si preparava a festeggiare la Ventesima edizione del Festival: "Siamo vent'anni di Natura, di contatto, di altitudini insospettabili e boschi incontaminati. Siamo tendenze inseguite, intuizioni raccolte e scoperte inaspettate. Siamo collaborazioni, inclusione, pensiero laterale e ricerca identitaria in un tempo variegato, senza valori da seguire, di utile raccolta".

"Già lo scorso anno le autorizzazioni arrivarono all’ultimo giorno utile e portarono conseguenze logistiche complesse e molte problematiche organizzative - spiegano gli organizzatori -. Era già successo. La storia si ripete, in forme e con motivazioni differenti e, di nuovo, per motivi non dipendenti dalla nostra volontà. Amiamo la natura, l’ambiente, la vita nei boschi. Non siamo disturbatori. Siamo professionisti ma, nonostante tanti sforzi, tanti tavoli e trattative, l’incertezza e lo stallo hanno prevalso".

 

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Una battaglia vinta per i 260 cittadini che avevano protestato contro la manifestazione ritenendo che un'area naturalistica non fosse il luogo adatto ad ospitare un grosso evento.

"Hanno vinto l'ambiente, il pelobate fusco, le specie di pipistrelli a rischio. Hanno vinto le 260 firme contro lo scempio di questi anni" dichiara il consigliere di opposizione Ivano Arrighi che negli ultimi anni si è battuto proprio per il rispetto naturalistico dell'area andando contro, a testa bassa, all'amministrazione guidata dal sindaco Pietro Gianoglio Vercellino.

IL PELOBATE FUSCO è una rana in via di estinzione

Perché la giunta, il suo appoggio ad Apolide, lo ha sempre dato: "Ringraziamo il Comune di Vialfrè per averci ospitato in questi nove anni ed aver cercato ogni soluzione possibile per evitare tutto questo" dichiarano dall'organizzazione".

Arrighi, però, precisa: "Vorrei evidenziare che non è Arrighi che ha ottenuto un risultato, ma è stata la battaglia di tutti, dalla petizione agli stessi funzionari della direzione sistemi naturali".

Il "no" alle concessioni per svolgere la manifestazione, infatti, è arrivato proprio dagli uffici di Città Metropolitana, ente competente a rilasciare le autorizzazioni. 

Lo scorso 27 aprile, con lettera indirizzata a Città Metropolitana, Regione Piemonte e circa una decina di altri enti ed istituzioni, il capogruppo di "Per Vialfrè", Ivano Arrighi, scriveva:

"Pianezze è un’area centrale nella ZSC (Zona Speciale di Conservazione) di Scarmagno Torre Canavese istituita nel 2007. Dai primi anni 2000 il Comune aveva attrezzato l’area a zona pic-nic e successivamente è stata la location del festival Gran Bal Trad oltre, via via, ad altri grandi eventi quali Atlas Connection, Apolide Festival, i raduni nazionali degli Scout, con la massima concentrazione fra metà giugno e metà luglio, proprio quando la fauna protetta è in riproduzione. Tre mesi circa che su questa piccola area, protetta vedono emissioni acustiche, l’illuminazione artificiale, il disturbo connesso alla presenza di decine di migliaia di persone, interventi insetticidi, ecc. Durante i singoli eventi il valore ambientale dell’area per le specie più sensibili viene azzerato".

L'AREA NATURALISTICA DI PIANEZZE

"Le prescrizioni disposte dalla Direzione Sistemi Naturali sono state continuamente disattese: tende da campeggio sono state posizionate all’interno della zona di massimo rispetto, gli sfalci di flora invasiva (Solidago Gigantea) scorrettamente applicati per 850 m di fossati hanno disseminato ulteriormente la specie, suoni e luci oltre ogni limite di legge, etc. etc. Il Comune però asserisce di incassare tanti soldi dall’affitto dell’area, mediamente 15.000 € /anno (sic), con buona pace per il piccolo rospo protetto a livello europeo che vive a soli 150 m. dall’area pic nic/campeggio e con buona pace anche delle altre specie protette presenti nell’area, ad esempio, le numerose specie di chirotteri, disturbate da luci e suoni in deroga ai limiti di legge. Il sindaco Gianoglio non sembra proprio vigilare sul rispetto delle prescrizioni dettate dalla Direzione Sistemi Naturali. Il Piano di gestione del sito raccomanda la destinazione dell’area Pianezze per “forme di fruizione naturalistica/educazione ambientale”. Certamente le manifestazioni che vengono organizzate nell’area non si inquadrano in tale tipologia di utilizzo".

La minoranza di “Per Vialfrè” è stata ed è l’unica ad opporsi con denunce ed esposti contro l’uso dell’area di Pianezze, oltre a più di 250 cittadini che hanno presentato a tutti i livelli una petizione contro quello che definivano un vero e proprio "scempio ambientale".

Recentemente anche Pro Natura Piemonte è intervenuta per segnalare agli enti patrocinatori degli eventi musicali gli impatti ambientali negativi di tali attività.

IL BUSINESS IN BALLO 

Ma di quali cifre stiamo parlando?

"I tre grandi eventi principali, Gran Bal Trad, Apolide Festival e Atlas connection - spiega Arrighi - dichiarano una presenza media giornaliera per ciascun evento di 1600 persone. La durata degli eventi va da 3 a 4 gg e il ticket varia fra 50 € e 85€ al giorno a persona, esclusi noleggi vari, bar, ingressi agli ateliers musicali e di danza, etc. Incasso minimo 944.000 € dal 15 giugno al 23 luglio in cui sarebbero concentrati i 3 eventi 2023, per una presenza fra le 16.000 e le 20.000 persone" precisa Arrighi nella sua lettera.

UN VANTAGGIO PER CHI?

"In tutta evidenza - sottolinea Arrighi - gli unici che non hanno interesse concreto sono i cittadini di Vialfrè. Nonostante 20 anni di eventi che dovevano portare benefici sul territorio comunale, nessun negozio di alimentari ce l’ha fatta a sopravvivere. Anche un piccolo, unico, bed&Breakfast è morto recentemente". 

OLTRE IL DANNO...

Oltre il danno ambientale, Arrighi evidenzia la beffa della tassa rifiuti: "Il sindaco scarica sui 253 abitanti del Comune, la raccolta rifiuti solidi urbani prodotti dall’utilizzo dell’area di Pianezze (8.000 €). Il reale costo dello smaltimento dei rifiuti prodotti dai cittadini è pari a 22.000 € (cioè 87 €/abitante/anno) invece i Vialfredesi pagano per € 30.000, cioè anche gli 8.000 € degli eventi che si svolgono a Pianezze. Sono 119 €/abitante/anno ovvero il 36% in più del realmente dovuto di TARI. Quandanche il Comune rifatturi eventualmente i rifiuti prodotti a chi li ha realmente creati, ovverosia gli utilizzatori di Pianezze, l’incasso viene preso come una qualsiasi entrata extratributaria e serve alle spese correnti; quindi di fatto è come se gli abitanti avessero una tassa aggiuntiva di 32 €/abitante, ma nessuno sgravio sulla TARI pagata, oltretutto con IRPEF e IMU, già al massimo". 

IVANO ARRIGHI

"L’utile per il Comune risulta di neanche 15.000 €/anno medi (oltretutto omnicomprensivi anche di circa 5.000 € dell’affitto giornaliero per qualche pic nic di tipo familiare), a fronte dei disagi dei cittadini, dell’aggravio delle tasse e della pervicace distruzione dell’ambiente. 15.000 € che, grazie al finanziamento europeo per la salvaguardia ambientale della ZSC in questione, la Direzione Sistemi Naturali della città Metropolitana di Torino, sembrerebbe disposta a erogare al Comune di Vialfrè a patto che venissero fatte solo attività compatibili con le richieste dell’Unione Europea per la corretta gestione ambientale dell’area".

Questi i termini della battaglia condotta in questi ultimi anni da chi ha voluto schierarsi dalla parte dell'ambiente, delle specie in via di estinzione e del "pelobate fusco".

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Commenti all'articolo

  • Paola

    20 Giugno 2023 - 22:08

    Ma sapete di cosa state scrivendo? Avete mai verificato le vostre fonti? Avete mai visto le 250 firme di questa fantomatica petizione? Come diceva Umberto Eco " troppi ***** con lo stesso diritto di parola dei premi Nobel"

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  • Paola

    20 Giugno 2023 - 22:04

    Ma sapete di cosa state scrivendo? Avete mai verificato le vostre fonti? Avete mai visto le 250 firme di questa fantomatica petizione?

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