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14 Giugno 2023 - 12:39
La polemica di Chivasso è destinata a far discutere
Il presidente del Consiglio comunale chiede un minuto di silenzio per la morte del quattro volte Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e un assessore e un consigliere comunale di Sinistra Ecologista escono dall’aula.
E’ successo ieri sera a Chivasso, in apertura del Consiglio comunale dove un po’ tutti quanti i consiglieri, sia di centrodestra che di centrosinistra, hanno rivolto un pensiero a Berlusconi.
Tra gli interventi, quello di Clara Marta, capogruppo di Forza Italia: "La prima cosa che mi ha colpito quando l’ho incontrato è stata la sua grande empatia e l’energia che trasmetteva. Un uomo autorevole e affabile al tempo stesso, interessato alle problematiche locali sulle quali mi chiedeva informazioni. Con Silvio Berlusconi scompare un grande politico e un grande imprenditore, un uomo che ha profondamente innovato tutti i settori nei quali si è impegnato. È stato amato dai suoi sostenitori e odiato dai suoi detrattori".
Quello di Matteo Doria che s’è infervorato per la mancanza di manifesti e tiletti in ricordo dell’ex premier, un personaggio che - ha detto - “ha segnato l’epoca italiana”.
Quello di Cristina Peroglio, ad esempio, che ha rappresentato il cordoglio del gruppo consiliare del Partito Democratico per il presidente, ma ha aggiunto in latino che “de mortuis nihil nisi bonum (che tradotto significa "dei morti niente si dica se non il bene”, ndr), quindi io per il resto mi tacerò”.
Ma è sull’uscita di scena dell’assessore Fabrizio Debernardi e della consigliera comunale Chiara Gasparri, entrambi di Sinistra Ecologista, che hanno lasciato temporaneamente la seduta durante il minuto di silenzio, che si sono concentrate le attenzioni.
Chiara Gasparri di Sinistra Ecologista Chivasso
Non prima di aver letto - Gasparri - il comunicato stampa che spiegava il perché di un simile, plateale, gesto di protesta: “Con riferimento alla morte di Silvio Berlusconi riteniamo sia giusto in questo momento esprimere cordoglio alla famiglia e agli aderenti al suo partito. Non pensiamo invece sia opportuno istituire una giornata di lutto nazionale o onorare in altri modi un personaggio politico che ha certamente segnato la storia del nostro Paese, ma in un senso per noi profondamente negativo: nel suo rapporto con le istituzioni viziato da un profondo conflitto d'interessi, per aver contribuito a diffondere messaggi per nulla rispettosi delle donne, per la sua visione del mondo e dei rapporti sociali estranea ai valori della Costituzione e per il suo agire imprenditoriale spregiudicato”.
Una protesta, quella di Sinistra Ecologista, che ha portato alla reazione di Clara Marta, capogruppo in consiglio di Forza Italia: “La mancata partecipazione di Sinistra Ecologista a Chivasso, così come di altre forze politiche in altri Comuni italiani, al momento di silenzio dedicato a Silvio Berlusconi non ha nulla a che fare con le regole della politica, ma solo con l’ideologia. Anche ora che il Presidente non c’è più, gli esponenti di una certa sinistra dimostrano che lui aveva ragione. Lui li considerava avversari, loro un nemico che non merita rispetto neanche ora che non è più in vita. Credo non ci sia bisogno di commentare ulteriormente un gesto che fa a pugni con la sensibilità e il rispetto di un defunto, chiunque egli sia”.
Clara Marta capogruppo di Forza Italia
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