Medici negano la visita ad un bambino "senza tampone". Esplode la protesta

Un presidio del comitato 'Di Sana e Robusta Costituzione' ha manifestato oggi a Ivrea nel piazzale all'ingresso dell'ospedale.

Nel mirino della protesta, "il prolungarsi delle restrizioni pandemiche", che avrebbe portato la struttura a "rifiutare la visita a un bambino i cui genitori non hanno voluto sottoporlo al tampone per il Covid".

"Il nostro intento - ha spiegato Raffaele Varvara, presidente del comitato - è quello di ottenere garanzie rispetto alla tutela dei ricoverati e del personale, dal momento che malati e operatori sono le vere vittime del prolungarsi delle restrizioni pandemiche".

E' stato sottolineato il recente caso del bimbo che non sarebbe stato visitato nel reparto di pediatria di Ivrea in quanto i genitori si sono opposti alla richiesta di effettuare il tampone sul piccolo.

"Di fatto - ha detto Varvara - sono state rifiutate le cure al bambino: cercheremo di fare luce su quanto accaduto".  

Di ben altro avviso l'Asl To4.

"Il medico pediatra di turno non ha rifiutato di fare la visita, ma ha provveduto a indossare i dispositivi di protezione prima della prestazione: al momento della chiamata però il bambino e i genitori si erano allontanati - chiarisce la direzione generale - La famiglia si è poi recata al pronto soccorso di Ciriè, sempre nella nostra Asl, e diversamente da quanto avvenuto a Ivrea, i genitori non hanno riferito che il figlio avesse sintomi respiratori e per questo motivo il piccolo non è stato sottoposto al tampone".

La Asl precisa ancora che "il reparto si è attenuto alle linee di indirizzo regionali del 15 maggio 2023 che in pronto soccorso prevedono il test solo per chi presenta sintomi respiratori o riconducibili al Covid".

E "il caso segnalato - sottolinea il responsabile della direzione medica dell'ospedale, Calogero Addamo - rientra in questa fattispecie, per cui il reparto ha agito correttamente".