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31 Maggio 2023 - 03:19
La nuova GIgafactory europea
Apre in Francia - a Douvrin, vicino al sito storico di Psa - la prima gigafactory europea per le batterie elettriche. E' l'inizio dell'offensiva dell'Europa - il progetto unisce tre Stati, Francia, Germania e Italia - contro gli asiatici che oggi controllano l'80% del mercato e condizionano forniture e prezzi.
La fabbrica è stata realizzata da Acc, la joint venture tra Stellantis, Mercedes e TotalEnergy, che entro due anni ne costruirà altre due: nel 2025 in Germania, a Kaiserslautern e nel 2026 in Italia, a Termoli, in Molise. Avranno una capacità produttiva complessiva di 120 Gwh, produrranno ogni anno 2,5 milioni di batterie dal 2030 e creeranno 6.000 posti lavoro, grazie a un investimento complessivo di 7,3 miliardi, una parte dei quali arriverà dagli Stati (in Francia e Germania 1,3 miliardi, in Italia si è parlato di 360 milioni).
"Qui siamo nel futuro, è un grande progetto europeo" commenta il presidente di Stellantis, John Elkann, mentre l'amministratore delegato di Acc, Yann Vincent, ricorda che "oggi le batterie rappresentano il 40% di un veicolo elettrico".. "E' un grande giorno per la regione Hauts-de-France, per il nostro Paese e per l'Europa", scrive in un tweet il presidente francese, Emmanuel Macron che plaude alla realizzazione di "una valle europea della batteria elettrica in Francia". "Tre Paesi, Germania, Francia e Italia, fanno avanzare l'integrazione europea. E' la storia di un grande successo", sottolinea il ministro dei Trasporti tedesco Volker Wissing.
La gigafactory di Douvrin
Uniti per il futuro dell'industria automobilistica europea: è questo il leit-motiv dell'inaugurazione della gigafactory. Il ministro francese dell'Economia Bruno Le Maire attacca la normative Euro 7 sulle emissioni delle auto, invita a proteggere attraverso dazi imprese e prodotti e chiede all'Unione Europea "di mostrare i muscoli".
"L'Euro7 è inutile, non dobbiamo spendere soldi, miliardi, su norme che Cina e Usa non impongono ai loro costruttori" afferma Le Maire che parla di "una fabbrica nata dalla buona volontà dei politici, tanto criticati, che hanno fatto un ottimo lavoro".. Anche l'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, chiede all'Europa di proteggere la sua industria per contrastare l'offensiva cinese. "Cominciamo una nuova fase, grazie anche alla qualità della collaborazione fra tre grandi Stati che ci hanno accompagnato in questo progetto.
La gigafactory di Duvrin
È una trasformazione darwiniana. Siamo anni indietro per recuperare i vantaggi. Per questo siamo orgogliosi di essere i primi a inaugurare una gigafactory", sottolinea il manager che, prima dell'inaugurazione, incontra con Elkann il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
"Abbiamo parlato della possibilità di realizzare un accordo di transizione che impegni Stellantis e il governo a una politica comune di sostegno all'industria dell'automotive italiana. Dobbiamo assolutamente aumentare le produzione di auto in Italia per rispondere alla domanda incentivata e sostenere la transizione. Sono molto fiducioso sul risultato che insieme conseguiremo" spiega Urso.
Nessuna notizia sull'arrivo di nuovi incentivi auto perché per il ministro "tutto deve essere fatto definendo un chiaro quadro di una politica industriale" Tavares annuncia che Stellantis realizzerà altre due Gigafactory in Nord America (oggi ne ha una in Usa e una in Canada) e spiega che Acc "è pronta a vendere batterie anche ad altri costruttori. Nessun problema, siamo aperti per il business. È normale che prima noi azionisti, Stellantis e Mercedes, prendiamo la quota di batterie che ci serve, ma se, oltre a questo, c'è un business redditizio, siamo molti aperti".
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