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28 Maggio 2023 - 01:51
Uno scatto dal corteo di oggi
È partita da piazza Carducci a Torino la 'Marcia della Salute' in difesa della sanità pubblica: sono oltre 12mila le persone che in corteo raggiungeranno il grattacielo della Regione. Sessanta le sigle tra sindacati, associazioni e ordini. Fra i presenti anche l'ex sindaca pentastellata di Torino, Chiara Appendino, la vicepresidente del Pd Chiara Gribaudo, e la vicepresidente del Senato Anna Rossomando con il parlamentare Dem Andrea Giorgis. Molti pure i medici, in camice bianco.
"Il diritto alla sanità è messo a rischio dalle scellerate politiche della destra"
"Siamo qui - afferma Appendino - perché il diritto alla sanità è messo a rischio da politiche scellerate di destra che stanno portando a privatizzare. Non abbiamo imparato le lezioni del Covid, con lunghe liste d'attesa e persone che spesso sono in difficoltà e non possono rivolgersi al privato".
"Siamo il governo - aggiunge - che ha gestito la pandemia, che ha portato la spesa sulla sanità a crescere oltre il 7%, Questo governo invece ci riporta con i tagli al 6% e non spende neanche i soldi del Pnrr, che per la sanità sono 15 miliardi". "Sono qui - rimarca Gribaudo - per difendere la sanità pubblica - i tagli continui sono disastrosi. Questa Regione sembra non sia attenta ai bisogni dei cittadini: questa manifestazione è anche un giudizio sul lavoro della giunta di Alberto Cirio".
Secondo la polizia i partecipanti sono oltre settemila. La marcia è stata aperta dagli striscioni del 'Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure', composto da 60 sigle di sindacati, associazioni e ordini, da quello dell'Ordine dei Medici Piemontese. Il corteo, partito da piazza Carducci a pochi metri dall'ospedale Molinette ha attraversato via Genova e via Nizza per raggiungere la sede della Regione.
La marcia in difesa della sanità pubblica a Torino si è conclusa sotto il nuovo grattacielo della Regione, dove la questura stima siano arrivate circa settemila manifestanti, e gli organizzatori parlano di 12mila persone.
"Non riusciranno a isolarci"
"Avevano detto che saremmo stati in quattro gatti - ha detto nel suo intervento il segretario regionale della Cgil, Giorgio Airaudo - ma non riusciranno a isolarci nell'angolo delle polemiche". Airaudo ha evidenziato come il grattacielo strida con la situazione attuale della sanità: "un palazzo nuovo - ha affermato - mentre in città manca un ospedale da 50 anni".
"Oggi - ha sostenuto - non finisce in corteo ma inizia una mobilitazione: la nostra non sarà una marcia breve, non ci fermeremo". Per il sindacalista la responsabilità non è solo del governo ma anche dell'opposizione. "Perché i tagli arrivano da tempo e l'opposizione deve impegnarsi ora", ha rimarcato. Tra gli slogan più gettonati dai manifestanti, 'La sanità pubblica non si vende, ma si difende', e 'La sanità pubblica è nostra e la salute non può essere mercificata'.
"Fiera dei finanziamenti fatti da Conte sull'edilizia sanitaria"
"La sanità deve essere messa in grado di lavorare. Sono fiera dei finanziamenti fatti dal governo Conte sull'edilizia sanitaria, sulle assunzioni di personale e sullo smaltimento delle liste di attesa: sono serviti per risollevare in qualche modo la sanità. Ma le Regioni non stanno facendo la loro parte": Così la capogruppo M5s in Piemonte, Sarah Disabato, in marcia a Torino con il corteo in difesa della sanità pubblica.
"Le assunzioni fatte nella sanità piemontese dall'attuale giunta regionale di centrodestra - dice Disabato - non coprono neppure il turnover, e le liste di attesa sono eterne. Siamo molto preoccupati anche per gli investimenti in ambito sanitario del Pnrr, destinati alle case e agli ospedali di comunità, che dovrebbero ridare slancio alla nostra sanità . Ci auguriamo che queste risorse non vengano risparmiate, e che i cittadini possano ricevere la sanità pubblica che meritano".
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