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Il caso

Gattini avvelenati in paese: parte la denuncia alla forestale

Gli esami dei veterinari hanno confermato i sintomi da avvelenamento

Uno dei gatti avvelenati a Baio Dora

L’allarme era stato lanciato qualche settimana fa da una dei residenti di Baio Dora, frazione di Borgofranco d’Ivrea. Attenzione! Stamattina è stato trovato questo gatto in gravi condizioni - divulga tramite social - si presuppone che qualche essere sprovvisto di cervello stia mettendo dei bocconi avvelenati. Il gatto al momento è sotto cure veterinarie, se sapete di chi è l’animale contattatemi”. Assieme alla segnalazione, è anche stata condivisa una foto del povero gatto, coperto da un ombrello per via della pioggia e accasciato a terra sofferente. 

Uno dei due gattini ritrovati a Baio Dora

Sembra che, in questa frazione borgofranchese, qualche malintenzionato si stia “divertendo” a piazzare dei bocconi avvelenati per i gatti (randagi e non), con il fine di avvelenarli. Il micio trovato a fine dello scorso mese, peraltro, non è il primo: nella stessa zona di Baio Dora, infatti, durante aprile è stato segnalato almeno un altro felino nelle stesse condizioni. 

Gli esami clinici dei veterinari, da cui gli animali sono stati portati, hanno parlato chiaro: sintomi da avvelenamento. La reazione di cittadini è arrivata in men che non si dica: “ma stiamo scherzando? Se sono delle esche velenose messe nei parchi posso essere pericolose anche per i bambini. È vergognoso” scrive qualcuno, con altri che rincarano: “anche il mio gatto la scorsa settimana è stato male per un paio di giorni”.

Frazione Baio Dora a Borgofranco d'Ivrea

A seguito del secondo ritrovamento, la borgofranchese che si è imbattuta nell’ennesimo gatto avvelenato ha deciso in attivarsi: nel corso della settimana appena passata è infatti partita una denuncia alla forestale di Settimo Vittone, che ha riportato la segnalazione alla Procura di Torino. Un passo in avanti, dunque, per contrastare questo malcostume tristemente diffuso, regolato dall’articolo 727 del Codice Penale, con ammende che vanno dai 1000 ai 5mila euro per chi viene colto in flagrante a maltrattare, avvelenare o uccidere animali con sostanze tossiche. 

Le forze dell’ordine sono state allertate e, adesso, si spera che con maggiori controlli questi delinquenti vengano fermati. 

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