AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
24 Aprile 2023 - 18:27
"ITALIA: OPEN TO MERAVIGLIA", il claim della nuova campagna promozionale del Ministero del Turismo ed Enit, che avrà un’ambasciatrice d’eccezione.
La nuova campagna pubblicitaria internazionale del Ministero del Turismo “Italia: Open to Meraviglia”, realizzata con il contributo del dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della presidenza del Consiglio, firmata dallo studio torinese Gruppo Armando Testa, in collaborazione con l’ENIT (l’Ente Nazionale italiano per il turismo), è stata presentata di recente dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè. La nuova strategia di comunicazione mira a promuovere l’Italia nel mondo, ma quanta italianità vi è in essa? A mio avviso molta: vi è la nostra arte che si accomuna al nostro quotidiano – senza banalizzarlo - e non solo, anche la modernità e la coesistenza del ‘meraviglioso’ di un tempo con i particolari nei quali il mondo intero oggi riesce a rispecchiarsi.
Sulla campagna di ADV non sono mancati articoli da parte di alcune testate giornalistiche italiane (per fortuna non tutte) che hanno posto in evidenza quelli che – a loro avviso – sono gli aspetti negativi, con critiche annesse, anziché provare ad apprezzarne gli aspetti positivi, come la ‘modernità’ e la semplicità che in ambito di comunicazione non è un fattore da trascurare, ad esempio. A prescindere dalle polemiche sull’uso del volto in questione, tratto dal celebre dipinto quattrocentesco di Botticelli, intitolato “La Venere di Milo”, la nuova testimonial si presenta vestita in jeans (mentre la Venere in questione, come sappiamo, è nuda) viene da domandarsi dove sia finito l’orgoglio nazionale, la volontà di ‘affacciarsi sul mondo’, proprio come vuol simboleggiare la bandiera italiana che nel video promozionale si trasforma in una finestra in apertura, per trasmettere positività affinché tutti siano invogliati a visitare le bellezze d’Italia.
Più che disquisire sulle polemiche avanzate da tutti questi ‘guru della comunicazione’ – che oramai sono note a chiunque – in generale, bisognerebbe porsi la domanda sul perché gli italiani siano così propensi al masochismo, a voler evidenziare a tutti i costi i propri punti deboli, auto-denigrare una campagna che ha lo scopo di attirare le persone a visitare le bellezze artistiche della propria nazione, trasformando, in questo caso specifico, un progetto di comunicazione dedicato all’Italia in un banale stereotipo del Belpaese, creando un’immagine distorta del paese stesso…
Bando ai social (sappiamo che alcuni individui si nutrono di polemiche col puro intento di porre in evidenza solo se stessi), a proposito di bellezza, sarebbe bello adottare un approccio più ‘diplomatico’ e – prima di scrivere certe cose, a prescindere dall’appartenenza politica – premunirsi di una buona dose di umiltà: la tattica del ‘basta che se ne parli’ non sempre risulta poi essere così efficace.
Volevate trasformare una campagna di promozione turistica internazionale in una campagna denigratoria con il solo scopo, a quanto parrebbe, di affossare le iniziative del governo? Ecco fatto. Ma tranquilli, ci ha già pensato l'Influencer Chiara Ferragni a “risolvere” la situazione, che – perdonate il gioco di parole – con i suoi post auto-ironici parrebbe avere maggior successo di certi pseudo pensatori esperti di comunicazione… Il punto è che se si vuol far conoscere l’arte, in primis sarebbe opportuno ‘attirare’ (perdonate la scelta del verbo) le persone in uno dei luoghi - potremmo osare ad affermare - nei quali il concetto stesso di arte è stato concepito!
Edicola digitale
I più letti
Ultimi Video
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.