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Il caso
04 Aprile 2023 - 17:39
Cacciatori (immagine d'archivio)
Arriva da Cinzano Torinese, nel verde della collina, una curiosa e divertente storia che coinvolge cacciatori, fotografie e soprattutto malintesi.
E dai fraintendimenti al panico, si sa, è un attimo.
“Oggi, verso le 12, in una Cinzano da “Mezzogiorno di Fuoco”, per le strade del paese si aggirava un individuo sospetto apparentemente armato di fucile spara-granate. Si trovava nei pressi del cimitero, tra via Cassina, via Colla e via Francesco Rossi” scriveva tramite social qualche giorno fa Massimo Pontini, residente a Cinzano.
La voce si è sparsa velocemente e gli abitanti si sono subito allarmati. “Un fucile? Ma cosa starà facendo? Non sarà mica pericoloso?”.
Via Rossi all'incrocio con via Colla a Cinzano
Come tutti i primi cittadini che si rispettino, in men che non si dica il sindaco Emilio Longo è subito accorso in loco per accertarsi che il malintenzionato non avesse strane idee.
“L’individuo era sospetto al tal punto che il nostro Sindaco è stato allertato e si è immediatamente precipitato in via Rossi, a controllare con occhio indagatore e senza proferire verbo che non ci fossero pericoli - continua Pontini - ecco, vorrei tranquillizzare tutti dicendo che l’individuo in questione ero io e che l’arma in dotazione non era altro che la mia Nikon con il teleobiettivo. Il mio compito di giornata non era né fotografare alloggi né capanni abusivi da denunciare: molto più banalmente ero in cerca di due o tre inquadrature per fotografare il Castello e far uscire una buona immagine per la locandina del prossimo Cinzano Festival”.
“Il losco individuo”, infatti, è proprio Massimo Pontini, non un cinzanese a caso, ma il presidente dell’associazione NonSoloSportProCinzano, che si occupa di organizzare eventi in paese tra cui uno degli appuntamenti più attesi della città, il festival musicale Fuori Cinzano.
Tutto è bene quel che finisce bene: non cacciatori e fucili, ma presidenti di associazioni e lunghi obiettivi fotografici.
Emilio Longo, sindaco di Cinzano
A onor del vero, comunque, i momenti di panico possono anche essere giustificati in un altro modo: da qualche mese, con l’arrivo della bella stagione, per le campagne e prati della zona davvero si aggirano uomini armati di fucile intenti a sparare in mezzo ai boschi, situazione più volte segnalata degli abitanti. Che siano semplicemente i cacciatori di cinghiali? Possibile, data l’importante presenza di questo tipo di animali sulle nostre colline.
Che sia, da questa vicenda si possono desumere due fatti: il primo che gli allarmismi esagerati spesso causano malintesi e, il secondo, che i cinzanesi, in caso di uomini armati di fucile e con cattive intenzioni, possono fare affidamento su un primo cittadino valoroso e pronto all’azione, anche quando si tratta solo di macchine fotografiche.
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