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Quei consiglieri ingabbiati tra mura ideologiche …

Ma cosa definisce, nel profondo, un diritto di cittadinanza?

Quei consiglieri ingabbiati tra mura ideologiche …

Ma cosa definisce, nel profondo, un diritto di cittadinanza?

Probabilmente la lingua che si parla, il luogo in cui si cresce, le persone con cui si viene a contatto, le scuole che si frequentano: tutto ciò che forma quanto chiamiamo cultura, ed è davvero molte cose insieme!

Quelle “tante cose insieme”, che ti fanno sentire di essere parte di una comunità, ma sai anche che non è proprio del tutto così! E non è del tutto così perché sei straniero e lo sarai fino al diciottesimo anno di età.

Allora quale può essere l’elemento in grado di interrompere la disuguaglianza tra cittadini nativi e stranieri: la cittadinanza! Una legge che oggi, in Italia, ancora non c’è, perché ad oggi il minore straniero, seppur nato in Italia, può diventare cittadino italiano solo al raggiungimento della maggiore età …

Ecco che l’Ordine del Giorno trattato nell’ultimo Consiglio Comunale, che chiede di riconoscere agli stranieri, che sono cresciuti nel sistema scolastico italiano, la possibilità di diventare almeno cittadini onorari, perché parte attiva della comunità in cui vivono e perché non possono e devono essere considerati semplici ospiti, diventa importante.

Un gesto simbolico, certo, ma che cerca di favorire quel processo di piena integrazione, di uguaglianza, spesso negata ai loro genitori. 

Si è voluto contribuire a costruire una cultura dell’inclusività, che mai più di oggi è necessaria nella nostra società e  riconoscere il ruolo fondamentale e troppo spesso sottovalutato che la scuola quotidianamente svolge in questo processo, non senza difficoltà, ma cercando comunque di garantire quell’uguaglianza delle opportunità affermata dalla Costituzione e richiamata dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, che sollecita i governi di tutto il mondo a mantenere l’impegno di costruire una società realmente inclusiva, partendo, appunto, dagli Enti Locali…in questo caso dal Comune di Ivrea.

Ivrea! Ivrea, città da sempre terra di accoglienza e diritti! È in questo solco che si inserisce il deliberato sulla cittadinanza onoraria agli stranieri, che insegue e fa concretamente suo il diritto all’uguaglianza e all’eliminazione di ogni forma di discriminazione, garantendo così ai bambini e ai ragazzi la possibilità di vivere in una Città capace di annullare ogni stupido pregiudizio riguardante la religione, l’etnia o il convincimento personale.

Tutto questo nell’ultimo Consiglio Comunale, dove abbiamo approvato l’OdG sulla cittadinanza onoraria ai cittadini stranieri; un atto politico, un atto di civiltà per dare speranza ad un giovane straniero di immaginare, qui, ad Ivrea, il suo futuro! 

Peccato che l’aula fosse semivuota, perché diversi consiglieri, della maggioranza di destra, hanno scelto di abbandonare l’aula e non partecipare al voto!! 

Gabriella Colosso
Consigliera PD

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