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Targhe obbligatorie per i cani: ecco l'ultima invenzione per combattere le deiezioni selvagge

La targa sarà collegata al codice fiscale del proprietario che potrà essere individuato tramite le videocamere di sorveglianza

Pesce d'aprile

Lotta dura alle deiezioni canine.

A Ciriè la giunta del sindaco Loredana Devietti ha deciso di adottare una misura drastica per porre fine alle deiezioni dei cani sulle strade di Ciriè.
Ogni cane che circola sulla pubblica strada dovrà essere dotato di una targa che ne permetta l'identificazione da parte di un sofisticato sistema di videocamere di sorveglianza sparse in tutta la città.

Secondo quanto dichiarato dalla stessa sindaca, il provvedimento è stato preso su spinta delle associazioni di categoria dei commercianti, stufi di trovare pipì e cacche di cani dappertutto. Si tratta, infatti, di una questione di decoro visto che la città ha fatto molti sforzi per realizzare un'isola pedonale in via Vittorio e che non è giusto che chi passeggia si trovi a fare continuamente lo slalom tra i ricordini abbandonati dagli amici a quattro zampe lungo il lastricato della via.

Ma non sono solo i commercianti a essere infastiditi dalla situazione: anche i consiglieri comunali sono molto agguerriti sulla questione. Alcuni giorni fa, infatti, uno di loro avrebbe calpestato una deiezione proprio mentre si recava in Consiglio Comunale. La puzza proveniente dalla suola delle sue scarpe e l'evidente imbarazzo, oltre ad una sonora arrabbiatura, hanno fatto sì che l'intero Parlamentino iniziasse a parlare della questione sospendendo per ben un'ora i lavori.

E non è andata meglio ad un assessore che, pestando una cacca è addirittura scivolato in modo rocambolesco finendo a gambe all'aria. Una scena che non è passata inosservata nell'affollata via Vittorio.

Per cercare di risolvere il problema, la sindaca ha deciso di correre ai ripari avvalendosi, su suggerimento della comandante della Polizia Municipale, dell'ingegnoso stratagemma delle "targhe canine". In questo modo, sarà possibile individuare i proprietari dei cani che non raccolgono le deiezioni dei loro animali e sanzionarli.

Si tratta di una misura che, seppur drastica, sembra essere efficace e che ha già avuto precedenti in altre città italiane dove sono stati registrati incidenti a causa delle deiezioni dei cani.

L'auspicio è che, grazie a questa iniziativa, Ciriè possa finalmente liberarsi del problema delle deiezioni dei cani diventando davvero la "città di charme" piacevole da vivere per tutti i cittadini e i visitatori.

L'ordinanza del sindaco entrerà in vigore sabato 1 aprile e contestualmente inizierà presso l'infopoint della città la consegna delle targhe registrate. A chi non si adeguerà alla nuova ordinanza sarà vietato circolare in città con i propri cani fino a quando non avrà provveduto a dotarsi di targa.

Le targhe avranno un costo e saranno di due tipi: semplici o personalizzate.

La targa semplice avrà un costo di 20 euro l'anno.
Le targhe personalizzate, invece, costeranno 150 euro e diventeranno di proprietà dell'acquirente. Sarà possibile far incidere il nome del proprio amico a quattro zampe oltre che il numero assegnato dall'anagrafe e collegato con il codice fiscale del proprietario.

ORDINANZA E SANZIONI

Secondo la nuova ordinanza del sindaco di Ciriè, i proprietari dei cani devono esporre una targa sul loro animale per renderlo riconoscibile dalle telecamere di sorveglianza, al fine di individuare i responsabili delle deiezioni non raccolte dai padroni.

Qualora i proprietari non provvedano alla raccolta delle deiezioni, verranno identificati dalle telecamere di sorveglianza e, tramite il codice fiscale collegato alla targa, sottoposti a sanzioni pecuniarie.

Le sanzioni saranno suddivise in tre categorie in base alla gravità dell'infrazione: leggera, media e grave.

Nel caso di una violazione leggera, il proprietario del cane dovrà pagare una sanzione di 50 euro. Questo tipo di infrazione è ad esempio rappresentato da una deiezione non raccolta in un'area poco frequentata.

Nel caso di una violazione media, la sanzione sarà di 100 euro. Si tratta di un'infrazione più grave, ad esempio se la deiezione è stata lasciata in un'area molto frequentata o vicino a un'area di gioco per bambini.

Infine, nel caso di una violazione grave, la sanzione sarà di 200 euro. Questo tipo di infrazione si verifica ad esempio se il proprietario del cane lascia la deiezione in un'area riservata ai pedoni, come l'isola pedonale in via Vittorio.

Le sanzioni saranno emesse dalla Polizia Municipale sulla base delle immagini delle telecamere di sorveglianza. In caso di contestazione da parte del proprietario del cane, si potrà ricorrere alla visione dei filmati delle telecamere per verificare la responsabilità della persona.

Il sindaco ha dichiarato che la finalità di questa ordinanza è quella di aumentare il rispetto della città e di migliorare la qualità della vita dei cittadini. La sindaca si aspetta che l'ordinanza contribuirà ad un rapido miglioramento del decoro della città e ad una diminuzione delle infrazioni in materia di deiezioni canine.

I PRECEDENTI

Certamente, ecco alcuni esempi di città italiane che hanno adottato le "targhe canine" e di incidenti dovuti alle deiezioni dei cani:

A Milano, la giunta del sindaco Beppe Sala ha introdotto l'obbligo delle targhe per i cani nel 2018, dopo una lunga serie di proteste da parte dei cittadini e dei commercianti che denunciavano la presenza di deiezioni ovunque. La misura ha avuto un forte impatto sulla pulizia delle strade e ha portato ad una diminuzione del numero di multe per mancata raccolta delle deiezioni da parte dei proprietari dei cani.

Anche a Torino l'obbligo delle targhe per i cani è stato introdotto nel 2020, dopo una serie di incidenti gravi dovuti alla presenza di deiezioni sui marciapiedi. In particolare, una signora anziana ha riportato una frattura al femore dopo essere scivolata su una cacca di cane lungo una strada di quartiere.

A Bologna, la misura delle targhe per i cani è stata adottata nel 2019 dopo una serie di lamentele da parte dei commercianti del centro storico, che denunciavano la presenza di deiezioni lungo le vie più frequentate dai turisti. In questo caso, la misura ha avuto un forte impatto sulla pulizia delle strade e ha contribuito a rendere la città più accogliente per i visitatori.

Infine, a Firenze nel 2017 un turista americano ha riportato lesioni dopo essere scivolato su una cacca di cane lungo il ponte Vecchio. L'incidente ha portato ad una serie di proteste da parte dei cittadini e delle associazioni dei commercianti, che hanno chiesto l'adozione delle targhe per i cani come misura di prevenzione.
In tutti questi casi, l'obbligo delle targhe per i cani si è dimostrato una misura efficace per prevenire la presenza di deiezioni sulle strade e migliorare la qualità della vita dei cittadini e dei visitatori.

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