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Levone

Preparatevi al rombo dei motori, in Canavese tornano i Land Rover

Il raduno avrà luogo dal 17 al 19 marzo a Levone

Un Land Rover

Un Land Rover

Si partirà il 17 marzo. Tenetevi pronti, perché quel giorno sentirete il rombo assordante dei motori di tanti, tantissimi Land Rover. Lo sentirete fino al 19. Due giorni di pura passione automobilistica. Gli appassionati si ritroveranno tutti a Levone in occasione dell'undicesimo raduno dei Land Rover, organizzato da più di dieci anni nel piccolo centro canavesano.

L'anno scorso, gli appassionati sono rimasti col fiato sospeso fino all'ultimo: il raduno si farà? Non si farà? E poi, alla fine, s'è fatto ed è stato un successo. "Dopo la pausa per via della pandemia - racconta il presidente del Club nonché sindaco di Levone Massimiliano Gagnor - siamo riusciti a ritornare a regime: l'anno scorso è stato un anno particolarmente complicato perché le condizioni meteo ci hanno costretto a non offrire tutto il pacchetto previsto per il raduno".

Max Gagnor, sindaco di Levone e presidente del Land Rover Club

Quest'anno le cose dovrebbero, e tutti lo sperano, andare meglio. Anche vista la portata dell'evento: "Il raduno - spiega Gagnor - si svolge a Levone ma viene poi esteso anche ai territori del Canavese che andremo a visitare a frequentare. Speriamo che il meteo ci favorisca e che sia possibile portare tanti equipaggi. Già adesso sono confermati arrivi da tutta italia"

Si tratta quindi di un evento molto atteso in questo settore. "Ormai siamo arrivati all'undicesima edizione - prosegue Gagnor - e possiamo dire che si tratta del principale evento a tema Land Rover in Italia, e questo rende sicuramente grande orgoglio a tutti i ragazzi che ci stanno lavorando da parecchi mesi: i tre giorni che sono il clou della manifestazione, infatti, sono frutto di mesi di lavoro per pianificare, pulire e realizzare le condizioni ideali per svolgere tutto in sicurezza e per fare apprezzare il territorio".

Uno scatto dalla nona edizione del raduno

A tal proposito, Gagnor è convinto anche del potenziale economico del territorio, soprattutto per quanto riguarda le strutture ricettive: "Penso che l'evento abbia una buona ricaduta perché gli alberghi nella zona di Rivarolo e di Ciriè sono al completo per i partecipanti, quindi la ricaduta c'è. Poi c'è una ricaduta non diretta ma importante, che ha che fare con il far conoscere il territorio a chi non sapeva dell'esistenza di un'area del Piemonte così ricca di particolarità come, ad esempio, il Mulino Val o le nostre belle montagne". 

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