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Valperga

2.800 euro di scaffali per l'Unione Montana: "Non potevate andare da Brico?"

È polemica in consiglio comunale su una determina dell'Unione

2.800 euro di scaffali per l'Unione Montana: "Non potevate andare da Brico?"

Si stava votando il conferimento all'Unione Montana della Val Gallenca dei poteri di rappresentanza dei Comuni che afferiscono all'Unione in seno al Ciss38, e la delega della gestione di alcuni servizi sociali, quando è scoppiata la polemica sull'efficienza dell'Unione Montana stessa: l'organismo funziona? Non funziona?

Volendo fare un esercizio di sintesi, si potrebbe fare un'ipotesi sulla risposta che Davide Brunasso e Giuliano Arimondo, consiglieri di minoranza nel parlamentino valperghese, darebbero a questa domanda: No...  In questo caso, dicevamo, si trattava di conferire la gestione dei servizi sociali all'Unione. Ecco come funzionerà.

Ogni Comune avrà un dipendente che verrà impiegato per la gestione del servizio, e l'Unione diventerà l'interfaccia unica presso il Consorzio grazie a una delega permanente. Dalla Giunta valperghese dicono che l'operazione farà aumentare il peso dei Comuni in seno al Ciss: insomma, cinque comuni uniti sono meglio che cinque comuni separati. 

Una decisione politica che ha lasciato perplesso Arimondo: "Non mi pare che l'Unione Montana brilli per attività, nell'ultimo trimestre c'è una sola determina...". 

Giuliano Arimondo, consigliere comunale di minoranza

Il problema, per Arimondo, è sorto quando le Comunità Montane sono state sostituite dalle Unioni Montane. Una prospettiva che in molti hanno: nel passaggio dalle Comunità alle Unioni, avvenuto nel 2013, si è perso molto in fatto di potere di questi organismi sovracomunali.

"Si tratta di un guscio vuoto, di facciata" ha commentato Arimondo parlando dell'Unione. La storia di questo organismo, peraltro, è la storia di una divisione: dalla Comunità Montana Alto Canavese, che fino al 2013 comprendeva i Comuni di Canischio, Cuorgnè, Forno Canavese, Levone, Pertusio, Prascorsano, Pratiglione, Rivara, Rocca Canavese, San Colombano Belmonte e Valperga si è passati a ben due Unioni Montane.

L'Unione Montana Alto Canavese (che comprende Forno, Levone, Pratiglione e Rivara) e l'Unione Montana Val Gallenca (che invece comprende Canischio, Pertusio, Prascorsano, San Colombano Belmonte e Valperga). Cuorgnè è andato per la sua strada così come Rocca Canavese.

Davide Brunasso, consigliere di minoranza

"L'Unione porta tanti benefici al Comune - ha detto il sindaco di Valperga Walter Sandretto - soprattutto dal punto di vista del PMO o della manutenzione delle telecamere. Stesso discorso per i trasporti". A contrastarlo ci ha pensato Brunasso, che ha riportato all'attenzione del sindaco un fatto eloquente.

"Quando questo Comune decise, nel 2015, di aderire all'Unione Montana vi furono quattro voti contrari tra cui quello dell'attuale sindaco Sandretto - ha detto il consigliere di minoranza -. Non si capisce bene quindi come in questi anni siano cambiate le idee". Poi alcune considerazioni sulle Unioni Montane.

Le quali "nacquero per razionalizzare la spesa e per migliorare l'efficienza, ma qui non c'è né l'una né l'altra" ha detto Brunasso riferendosi al conferimento all'Unione della gestione dei servizi sociali. Questo perché ci sarebbe un passaggio in più da fare: dal Comune all'Unione e dall'Unione al Ciss.

Walter Sandretto, sindaco di Valperga

In più "non c'è mai stata la necessità di aderire all'Unione né tantomeno per servizi così importanti come questo". Brunasso ha anche parlato dell'aumento della rilevanza dei comuni che fanno parte dell'Unione nel Ciss, constatando che "i Comuni di Rivarolo e di Castellamonte assieme fanno già maggioranza, quindi basta che si mettono d'accordo e finisce la partita... in più bisognerà mettersi d'accordo tra cinque comuni...".

C'è poi la questione dell'efficienza dell'Unione in sé: "Quando il consigliere di maggioranza Sergio Bretti venne nominato nel consiglio dell'Unione Montana - ha detto Brunasso io chiesi una maggiore attenzione e un maggiore controllo degli atti dell'Unione Montana". 

Insomma, "non mi si può dire che si possa parlare di efficienza ed efficacia quando vengono spesi 2mila800 euro di scaffali dell'ufficio tecnico, ove si cita essere di utilizzo di tutti i Comuni quando invece sono all'interno della struttura del Comune di Prascorsano... adesso che è tutto in cloud e digitale dobbiamo spendere questi soldi per degli scaffali? Ma andate all'Ikea o al Brico e si risparmia, oppure tra i cinque Comuni nessuno ha degli scaffali in più? Ma che efficienza è questa? Questi sono fondi nostri".

Piero Rolando Perino, sindaco del Comune di Prascorsano e presidente dell'Unione Montana Val Gallenca

Brunasso ha addirittura parlato di "attenzionare alla Corte dei Conti" l'attività dell'Unione, perché ci sarebbero "decine di determine che lasciano veramente di stucco sulla gestione dell'Unione Montana...".

Abbiamo così contattato il presidente dell'Unione, Piero Rolando Perino, che è anche sindaco di Prascorsano, per chiedergli di questi 2mila800 euro finiti al centro del dibattito del parlamentino. "Dal 2016 - la replica di Rolando Perino - l'Unione Montana ha fatto 3 milioni di euro di interventi sul dissesto idrogeologico: questo significa produrre dai 50 ai 60 progetti".

Progetti che per ogni lavoro si "triplicano" in studi di fattibilità, definitivi ed esecutivi. "Questo genera dei faldoni che vanno conservati - dice Rolando Perino. Inoltre noi abbiamo anche i documenti della discarica di Rivara". In sunto: i documenti da conservare sono tanti, e vengono conservati "nella sede dell'Unione - dice Rolando Perino - a Prascorsano".

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