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Il caso
05 Febbraio 2023 - 16:35
Bambini in aula con il cappotto (immagine d'archivio)
Dopo un problema analogo a San Mauro, il tema del freddo eccessivo nelle aule delle scuole approda anche a Gassino.
Nelle classi fa freddo, i bambini rischiano di seguire le lezioni con giubbotti (alle volte anche coperte) e di ammalarsi, non proprio una cosa ottimale nel momento in cui ad ogni starnuto o colpo di tosse in più scattano la quarantena o il tampone preventivo.
La scuola L. Borione di Gassino
Al centro della polemica, in paese, figura la scuola primaria Borione, sita nell’omonima via. A sollevare la questione è stato il consigliere di minoranza del Movimento 5 Stelle Alessandro Lorenzon: “sono sempre più numerose le segnalazioni pervenute direttamente al nostro gruppo locale da parte di alunni, insegnanti e rappresentanti delle classi che frequentano il plesso scolastico Borione. Sono state lamentate le basse temperature registrate nelle aule, nella palestra, nei corridoi e nei bagni - afferma - questa condizione si ripete da diverse settimane, soprattutto durante i lunedì”.
Vanno bene caro bollette e risparmio energetico, ma è proprio il caso di mantenere “questo clima”? A maggior ragione d’inverno e con la primavera ancora relativamente distante.
Alessandro Lorenzon, consigliere di minoranza M5S
Le segnalazioni da parte dei cittadini, di bambini e genitori non sono mancate e, negli scorsi giorni, è stato proprio il consigliere Lorenzon a farsi portavoce di questo disagio, rivolgendo al sindaco di Gassino Paolo Cugini e alla sua giunta tutta una serie di domande: “quanti gradi devono essere garantiti, per legge, nelle scuole per il benessere dei ragazzi? È stata effettuata una rilevazione delle temperature all’interno dei vari locali didattici dopo le vacanze di Natale, o comunque a seguito delle segnalazioni? Se sì, si chiede di dare credito ai dati raccolti. Ancora, si interroga il Sindaco su quali provvedimenti siano stati presi, o si intende prendere, al fine di riportare la situazione alla normalità”.
Un disagio non da poco, soprattutto se si tiene in conto che la Borione fa parte dell’Istituto Comprensivo, un plesso in cui teoricamente non si recano solo i bimbi di Gassino, ma anche quelli provenienti da altre città della collina.
Tutte le domande appena citate sono state protocollate all’interno di un’interrogazione che Lorenzon porterà durante il prossimo consiglio comunale, tra circa tre settimane.
La palla adesso passa a Cugini e compagni, a cui resta il compito di rispondere alle questioni sollevate e, eventualmente, prendere provvedimenti contro il freddo che imperversa nelle classi.
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