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Il caso
02 Febbraio 2023 - 16:53
Cane che fa i bisogni (foto d'archivio)
“Troppe cacche di cane in città, il Comune faccia qualcosa!”. Si potrebbe riassumere così, molto in breve, uno degli argomenti discussi martedì 31 gennaio a Gassino, durante l’ultimo consiglio comunale cittadino. La questione è stata sollevata da Attilio Contran e Sergio Argentero, consiglieri di minoranza della Lega, che hanno lamentato l’eccessiva presenza di escrementi canini in alcune vie del paese.
“Questo è un annoso problema di tutti i Comuni, non solo del nostro - afferma Contran - il fatto era già stato sollevato un po’ di tempo fa dal collega Alessandro Lorenzon (consigliere di minoranza M5S, ndr) ma poi non se ne era più saputo nulla. Adesso alcuni cittadini sono venuti da noi, di nuovo, a lamentare l’assenza di iniziative per cercare di risolvere problema”.
Attilio Contran, consigliere di minoranza della Lega
Effettivamente, la questione degli escrementi dei cani abbandonati in giro per Gassino non è nuova: le persone che hanno denunciato la situazione non sono state poche, con le vie limitrofe ai parchi cittadini (Ozanam, Foratella e Regione Fiore) principalmente “prese di mira”.
“Se le persone fossero ben educate certi avvenimenti non si verificherebbero - continua Contran - alcuni cittadini e proprietari di cani hanno proposto di multare in maniera dura le persone colte in flagrante, di modo che la voce si sparga e i “colpevoli”, prima di fare certe cose, ci pensino due volte”.
Il parco di via Regione Fiore, uno dei punti "presi di mira" dai maleducati proprietari dei cani
La questione delle multe potrebbe essere una cosa furba, certo, ma i poliziotti dovrebbero passare tutto il giorno a monitorare i proprietari dei cani? Questi ultimi, inoltre, se sapessero di essere controllati si comporterebbero come cittadini modello, a modo e ligi alle regole. “È tremendo vedere strade e marciapiedi conciati in questo modo - dice Contran - delle soluzioni però ci sono: in alcuni comuni, come Carmagnola e Orbassano, le amministrazioni si stanno muovendo per cercare di fare la mappatura del DNA canino. È una cosa molto semplice: ci sono dei cotton fioc che vengono passati sugli escrementi e poi inseriti in un macchinario che identifica il cane, tramite il chip obbligatorio che tutti gli animali hanno, e così facendo si riesce anche a risalire al padrone. È una soluzione costosa sì, ma per mantenere pulito un Comune si deve spendere”.
Dal canto suo, l’amministrazione gassinese avrebbe autorizzato la polizia urbana ad essere più severa nei confronti dei proprietari di cani sorpresi ad abbandonare gli escrementi per le strade. Additare il sindaco Cugini e compagni per la mancanza di attenzione sul tema potrebbe avere un senso, ma in ultima analisi questa è una questione che si rimette quasi al 100% all’educazione delle persone e, come dissero a Napoli in occasione di una campagna di prevenzione proprio su questo tema: “se la pesti, ci va già coraggio a chiamarla fortuna”.
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