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Pavone Canavese

Da una costola del gruppo storico Yporegia, nasce l'Opificio Culturale

A fondarla un gruppo di tre donne guidate da Valentina Bessolo

Deborah Bonacci, Valentina Bessolo, Katia Braghin

Deborah Bonacci, Valentina Bessolo, Katia Braghin

Da una costola del Gruppo Storico Yporegia di Pavone Canavese, nasce l'Opificio Culturale.

A fondarlo è stata l'effervescente Valentina Bessolo, già presidente di Yporegia dallo scorso anno, insieme a Deborah Bonacci e Katia Braghin.

Valentina Bessolo ha 33 anni, è dipendente del Comune di Ivrea presso l'ufficio personale, segretario organizzativo della Lega, sezione di Ivrea, presidente di Yporegia e del neonato Opificio Culturale, è sposata e ha una bambina di 2 anni di nome Luce.

VALENTINA BESSOLO ha 33 anni ed è pavonese doc

Dove trova il tempo di fare tutto?

"Devo dare il buon esempio. Ritengo sia importante trovare il tempo e il modo di fare qualcosa per promuovere la realtà nella quale viviamo". risponde sorridendo.

Poi aggiunge: "Sono una pavonese doc, da infinite generazioni. Al mio territorio sono particolarmente legata e il desiderio di fare qualcosa per promuoverlo, farlo conoscere, condividere il patrimonio che abbiamo, è grandissimo".

Da quanto faceva parte del Gruppo Storico Yporegia?

"Dalla sua fondazione, nel 2018. A crearlo è stata mia mamma Marina Ribotto, titolare del negozio Marina Abbigliamento, qui a Pavone. Dallo scorso anno ne sono diventata presidente".

VALENTINA con la mamma, MARINA RIBOTTO, fondatrice dell'associazione Yporegia

E come nasce l'esigenza di creare una nuova associazione?

"Ho deciso di lanciarmi in questa nuova avventura perché Pavone è un paese con un immenso potenziale culturale. Basti pensare alla figura centrale di Alfredo D'Andrade".

"Il fine è quello di promuovere momenti di aggregazione e di crescita culturale e morale coinvolgendo la popolazione Pavonese e non solo. Rispetto a Yporegia vorremmo fare qualcosa di meno legato al Medioevo. Sempre restando in tema culturale, ma in modo più libero, meno settoriale, creando un'offerta legata alla promozione del territorio: mostre, serate a tema su argomenti specifici. Nulla di organizzato, per ora. Stiamo mettendo giù le idee".

Con lei in questa nuova esperienza, altre due donne.

"Sì, sono entrambe nel direttivo. Deborah Bonacci, Vicepresidente e Segretario e Katia Braghin, Tesoriere. Quando ho condiviso con loro la mia idea, la risposta è stata: "Qualsiasi cosa tu abbia in mente, noi ci siamo!". Penso e spero sarà una bella sfida".

Dove sarà la sede?

"A casa mia, così come per Yporegia che nel 2019 è stata sfrattata..."

In che senso è stata sfrattata?

"Il sindaco, appena insediato, ha deciso di toglierci la sede per darla al centro prelievi. Sono andata più volte a bussare chiedendo di darci una nuova sede, ma non c'è stato nulla da fare. Per noi non c'è posto. E così quando abbiamo deciso di creare l'Opificio Culturale non l'ho nemmeno più chiesta, tanto la risposta so già qual è".

E dove vi riunite?

"A casa mia, quando siamo in pochi. Altrimenti chiediamo ospitalità ad altre associazioni. Purtroppo è così...". 

E con Yporegia come vanno le cose?

"Insomma, la nostra manifestazione più importante, le "ferie medievali", rischiano di perdersi. Dopo due anni di un evento in grande stile nel 2018 e nel 2019, tutto è rimasto fermo a causa del Covid. Lo scorso anno è stata fatta una rappresentazione di piccole dimensioni. Per il 2023 avevamo presentato un programma davvaero importante, grandioso. Ma il sindaco l'ha bocciato. il motivo non mi è chiaro. Credo si tratti di una questione squisitamente politica. E' un peccato perché quest'associazione poteva essere un fiore all'occhiello per il paese. Ci sono ben 25 iscritti. Ed ora non possiamo fare altro che andare a sfilare in altre manifestazioni". 

YPOREGIA è il gruppo storico fondato da Marina Ribotto nel 2018

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