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Il caso
05 Gennaio 2023 - 00:39
Ferrari
Nel 1985, all'età di sette anni, aveva scritto ad Enzo Ferrari. La risposta è arrivata 37 anni dopo, lo scorso mese di settembre. È la storia, raccontata dal quotidiano Alto Adige, di David Donolato, oggi 44enne, e di suo padre Diego, 79 anni, di San Giacomo di Laives, appassionati tifosi del cavallino di Maranello. Lavorando sette mesi in cantina e garage, Diego aveva costruito per il figlio un modello in scala di una Ferrari da Formula 1, con tanto di motore a scoppio e cambio manuale. L'auto da corsa in miniatura era stata verniciata di rosso, con dipinto in bianco il numero 27, quello che fu prima di Gilles Villeneuve e poi di Michele Alboreto.
Per completarne la livrea e renderla più simile possibile all'originale, al "mini-bolide" mancavano, però, alcuni adesivi che non era possibile trovare in commercio. Diego, così, aveva convinto David a scrivere ad Enzo Ferrari per chiedere alcuni adesivi originali che mancavano per rendere il modello più simile all'originale e, magari, di poter anche visitare la fabbrica. Quella lettera non ebbe mai risposta, e probabilmente era stata ormai dimenticata da David, che oggi è ingegnere civile in una multinazionale con sede a Verona. Qualche mese fa, a sorpresa, è, invece, arrivata una lettera dai vertici della Ferrari che invitava David e Diego per tre giorni a Maranello con un programma da favola: ospiti in hotel extralusso, cena in un famoso ristorante, visita della fabbrica, incontro con i vertici dell'azienda, il tutto con spostamenti a bordo, ovviamente, di auto Ferrari.
Cosa era successo? Gli archivi di Maranello conservano migliaia di lettere, suddivise per anno, spedite dalle categorie di persone più diverse e anche da tanti bambini. I vertici della Ferrari, ha spiegato David Donolato al giornale Alto Adige, lo scorso anno, "hanno pensato di realizzare un filmato promozionale, invitando tre 'ex bambini' a visitare la fabbrica ed a raccontare la loro storia. Hanno scelto l'annata '85 leggendo una per una più di duemila lettere". Così, tra le tante, è stata scelta la lettera di David che, in occasione della visita a Maranello, ha appreso che Enzo Ferrari non aveva ignorato la richiesta del bambino di San Giacomo di Laives, ma aveva risposto come faceva con tutte le lettere che riceveva. Evidentemente per un disguido postale, però, la risposta del fondatore della Casa di Maranello, di cui padre e figlio hanno ora ricevuto copia, non è mai arrivata in Alto Adige.
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