AGGIORNAMENTI
Cerca
Politica
02 Gennaio 2023 - 17:38
Il consigliere Davide D'Agostino con la premier Giorgia Meloni
L’ultimo consiglio comunale dell’anno, si è acceso sulla mozione presentata dal consigliere pentastellato, Franco Silvestro.
Silvestro, chiedeva alla giunta di impegnarsi a chiedere al Governo Meloni di reintrodurre il contributo per la morosità non colpevole in tema di canoni d’affitto.
Apriti cielo! Nel parlamentino è scoppiata la bagarre.
Il tema, squisitamente politico, ha infiammato gli animi e ben presto, dal contributo per chi è in difficoltà, si è passati ai giudizi sul governo Meloni.
Sulle barricate, il consigliere di Fratelli d’Italia Davide D’Agostino.
“Quella mozione - sbotta D’Agostino - non poteva neppure essere presentata. La legge di Bilancio, infatti, non era stata ancora approvata. Quindi si stava parlando del nulla, accusando un governo appena insediato di aver sottratto risorse per il sociale. La maggioranza guidata dal sindaco Loredana Devietti, invece, condivideva il tenore della mozione di Silvestro”.
Una cosa che a D’Agostino proprio non è andata giù: “Sono passati dal guardare i tombini a criticare l’agenda di governo - affonda il consigliere commentando la presa di posizione dell’esecutivo -. Ci siamo ritrovati un’amministrazione che lasciato la posizione civica per schierarsi politicamente ed entrare a gamba tesa”.
IL CONSIGLIERE DAVIDE D'AGOSTINO
Poi D’Agostino commenta: “E’ una mozione partigiana. Ci sta che sia così. E’ stata presentata da un consigliere che rappresenta una precisa parte politica. Ma è strano che un’amministrazione che si dichiara civica si presti a sostenere un atto politicamente non neutro. Diciamo la verità. è caduta la maschera di un esecutivo che dice di essere civico, ma che civico non è. La Devietti dovrebbe calare quella maschera una volta per tutte”.
Un punto, questo, sul quale D’Agostino è ritornato più volte.
La discussione è andata avanti a suon di emendamenti alla mozione mentre le lancette dell’orologio continuavano a correre.
“Silvestro proponeva i suoi, io i miei - racconta D’Agostino - e ci siamo completamente arenati. Abbiamo fatto le 2 di notte per discutere”.
A tirar fuori il parlamentino dal pantano ci ha pensato il consigliere Pd Luca Capasso che, con una mozione d’ordine, ha chiesto il rinvio del punto.
IL CONSIGLIERE LUCA CAPASSO
“Ho fatto il difensore d’ufficio del governo Meloni - racconta il consigliere di Fratelli d’Italia -. Rappresento un partito che è al governo e non ho problemi a dire che il mio è stato un attacco di tipo politico all’amministrazione. I modi, i toni di quella mozione non erano accettabili: “Il Governo provveda immediatamente a riscrivere la legge”. Non è certo così che ci si rivolge”.
D’Agostino, però, è contento che in Consiglio si sia tornati a parlare di politica: “Finalmente è tornata la politica anche nel parlamentino di Ciriè. L’anomalia è stata fin ora quando si fingeva di non essere portatori di idee, di valori. Però, in questo modo, cade quel velo di ipocrisia dietro il quale la giunta si nascondeva nel nome della Civica”.
Franco Silvestro, promotore della mozione della discordia, è più che mai determinato ad andare avanti su questa strada: “Era una proposta a sostegno delle persone in difficoltà - batte i pugni il consigliere del Movimento 5 Stelle -. La verità è che qui, in questo Consiglio Comunale, chi tira la carretta sono solo io. 1 su 16”.
Circa la polemica nata in consiglio commenta: “Mi sono trovato in mezzo ad un fuoco incrociato tra l’amministrazione, che non aveva estremo interesse in questa proposta, ma l’ha comunque sostenuta, e la natura distruttiva degli interventi di D’Agostino”.
Poi Silvestro precisa: “Avevo presentato questa mozione già da un paio di settimane. In Consiglio ci si è andati ad impantanare in un discorso di modifica tecnica e la cosa è sfuggita di mano. La ripresenterò con integrazioni tecniche. Anche D’Agostino ne presenterà una sua su questo tema. Ma sarà completamente diversa”.
IL CONSIGLIERE FRANCO SILVESTRO
Sul fatto che si trattasse di una mozione politica Silvestro non ha dubbi: “Si trattava di una mozione con rilevanza politica di ampio profilo. E’ normale che siano usciti gli orientamenti politici. E’ la foglia di fico. A livello locale, per scelta, sono civici. Ma questa è una giunta centrista, conservatrice, liberale. Schierata con Calenda. Lozito in campagna elettorale, faceva i banchetti per Calenda. Lei era Udc. Tutte forme che escono in quell’area”.
Quer quanto riguarda l’oggetto della mozione, poi Silvestro precisa: “Resta da sottolineare che scelte generali a livello nazionale non tengono conto del fatto che tutte queste cose hanno ricadute sui Comuni. Ed è per questo che è importante far sentire la voce dai territori”.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.