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Dopo l'ennesimo incidente in collina, il dibattito sulla Tangenziale Est si intensifica

"Scegliere se mantenere i comuni di collina e chierese in una situazione marginale o inserirli nello sviluppo delle infrastrutture"

Tangenziale (foto d'archivio)

Tangenziale (foto d'archivio)

Ancora incidenti sulle strade di collina e il dibattito sulla costruzione della Tangenziale Est si intensifica. Risale a giovedì scorso, 15 dicembre, l'ultimo incidente avvenuto in collina, con un tir che, in mezzo alla neve, si è ribaltato sopra un auto. 

Il tir ribaltatosi al bivo tra Sciolze e Vernone (frazione di Marentino)

 Questo camion, è l'ennesimo di una lunga serie: tra tir incastrati per le strade della collina e poco spazio di manovra. Il motivo? Il trasporto pesante che si sposta dal Canavese al Chierese non ha un'altra vi di percorrenza e gli autisti sono costretti a passare per queste strette stradine, con tutto ciò che ne consegue. 

La soluzione ci sarebbe, ed è molto semplice: la Tangenziale Est, un collegamento il cui progetto è fermo da troppo tempo e che finalmente potrebbe porre rimedio a questa lunga serie di incidenti. A inizio di questa settimana, i Sindaci della Collina si sono incontrati a Torino con Jacopo Suppo, vice-sindaco di Città Metropolitana, per fare il punto sulla situazione. Si intravede una timida luce: 100mila euro messi a bilancio per redigere uno studio di fattibilità per la costruzione della Tangenziale. 

L'incontro in Città Metropolitana con il vice-sindaco Jacopo Suppo

Sulla questione, adesso, è intervenuto Davide D'Agostino, consigliere Comunale di Ciriè e Città Metropolitana: "la gran parte dei comuni della Collina di Torino e del Chierese è consapevole che l'unica soluzione possibile per risolvere i problemi causati dal traffico pesante sarebbe quello della realizzazione della Tangenziale Est. Una soluzione che completerebbe l'anello tangenziale di Torino e che sarebbe un volano di sviluppo e di contrasto all'inquinamento. Qualsiasi soluzione alternativa non solo non sarebbe risolutiva, ma rischia di allontanare ulteriormente la possibilità di realizzare un progetto preliminare che ha già avuto una serie di miglioramenti ed è quello più approfondito - dice d'Agostino - Di fatto la scelta è tra il mantere i Comuni del Chierese e della Collina di Torino in una situazione di sostanziale marginalità o includerli nello sviluppo delle infrastrutture regionali e nazionali che segneranno il futuro sviluppo del Piemonte e della Città Metropolitana di Torino".

Il consigliere di Città Metropolitana e di Ciriè, Davide D'Agostino

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